Sex Appeal

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La situazione mi sta scappando di mano pensò Ryan mentre sentiva: la voce di una Rachel isterica, il sorriso trattenuto del suo migliore amico e le risatine di qualche cliente che si stava gustando il pranzo più lo spettacolo.
Non ci dimentichiamo di aggiungere lo sguardo curioso e malizioso di Elizabeth, seduta proprio di fronte a lui, in un tavolo posizionato al fondo della sala.
L'aveva notata subito, anzi aveva percepito la sua presenza. Era sempre stato così con lei; percepiva la sua essenza.
Aveva comunque fatto finta di niente e si era messo a leggere il suo giornale preferito. In quel modo poteva guardarla con tranquillità, indisturbato.
Era proprio diventata una bella donna pensò mentre consultava il menù. Era una bella ragazza già all'università, semplice e delicata, molto diversa dalle solite ragazze che si sbatteva.
Era l'aria fresca che non si gustava da una vita, ma adesso, adesso era la rincarnazione della seduzione.
Era uno schianto di donna, sempre delicata e pura, ma con quel lato seducente che poteva portare un uomo alla disperazione, se cadeva nella sua trappola.
L'opposto, inimmaginabile di una Rachel adirata che adesso gli stava urlando addosso tutta la sua frustrazione, il capriccio di turno, che sinceramente non aveva ancora capito.
Ryan valutò bene la situazione che si era creata: la sala era ormai in piena confusione mentre nessuno dei camerieri non sapeva se intervenire in balia dallo stupore che si leggeva benissimo nei loro sguardi.
Il suo amico, Lucas, stava cercando di calmare Rachel, mentre Elizabeth non staccava il suo sguardo beffardo su di lui.
Si stava gustando la scena come si stava gustando il suo salmone. Con lentezza estrema affondava la forchetta nel pesce strappando il boccone succulento, che sempre lentamente, veniva assorbito dalla labbra rosse, gustose.
Vendendola solo mangiare, Ryan sentiva l'eccitazione della voglia di essere lui la forchetta per penetrarla in profondità e gustarla.
Questo fino a quando Rachel non iniziò il suo patetico tentativo di ottenere la sua attenzione. Brutta mossa.
Ryan fissò il viso della donna turbato e prendendole il polso la costrinse, delicatamente, a sedersi.
"Non ti permette di pronunciare un'altra parola Rachel", mormorò deciso e con tono duro.
"Non una parola", precisò fissandola con lo sguardo indemoniato.
Prese la sua forchetta e iniziò a consumare il suo pasto conversando tranquillamene con un Lucas, alquanto insensibile alla situazione.
Ryan sentì che il pranzo nella sala stava ricominciando a riprendere il suo normale andamento mentre Rachel ordinava un Martini.
Non posizionò più lo sguardo su una Elizabeth tentatrice cercando di riordinare le idee e capire come era meglio procedere.
Un punto fondamentale era ben preciso e delineato nella sua mente: Rachel non avrebbe più ricevuto le sue attenzioni. Era ora di darle il ben servito.
Quando le donne che si scopava pretendevano di mantenere il controllo assoluto si di lui era ora di chiudere la storia.
Tra l'altro, ora aveva una Rachel seduta esattamente in prospettiva rispetto ad Elizabeth, e tra le due c'era una netta differenza.
Il rosso dei capelli di Rachel sembrava troppo finto e troppo sciatto rispetto al morbido castano scuro.
Anche il viso, massivamente truccato della rossa, non poteva vincere sulla freschezza di quello di Elizabeth.
Le labbra rosso scuro perdevano fascino a confronto di quelle naturali della ragazza che era tornata inaspettatamente nella sua vita.
La bellezza e la perfezione vincevano in Elizabeth rispetto ad una Rachel con il trucco sfatto e adirata.
Perfetta, Elizabeth era perfetta, pensò Ryan. Aveva quella freschezza giovanile che non sentiva da tanto, ma allo stesso tempo era una tentatrice nata. Posando il suo sguardo su di lei poteva cogliere e percepire i peccati che avrebbe potuto consumare con lei.
Riusciva ad immagine benissimo il suo dolce viso e il suo corpo scolpito circondato da cinture di pelle e fibbie dorate.
E questo pensiero torturava la sua voglia già da qualche notte.
Perfetta per lui pensò Ryan ricordandosi tuttavia il giorno di molti anni prima, in cui proprio quella parola aveva chiuso una storia che non era ancora cominciata.
Stupido pensò ricordandosi come l'aveva ferita in quel pomeriggio d'estate.
Inutile dire che anche lei si ricordava benissimo quel piccolo particolare. Sicuramente se lo ricordava e questo era un problema; le donne portano rancore.
Terminò il suo pasto e concluse la sua conversazione su una gita da organizzare con Lucas in barca.
Rachel terminò il suo Martini mentre il gruppo dei suoi colleghi stava bevendo il caffè.
Si alzò in piedi, salutò Lucas e prese il portafoglio. Sfilò due banconote da un bel taglio e le lasciò cadere sul tavolo.
"Lucas", mormorò sorridendo "ci sentiamo stasera", facendogli l'occhiolino.
Si girò verso Rachel e con sguardo deciso le sussurrò all'orecchio abbassandosi leggermente, "non ti voglio mai più vedere. Non sei una signora dopo la scenata di oggi e io con le donne come te non ci voglio più avere a che fare".
Vide lo sguardo perso della donna mentre accusava il colpo e cercava di protestare.
"Silenzio Rachel, non renderti ridicola ulteriormente. Non mi chiamare e non mi cercare o dovrò prendere dei seri provvedimenti, con tuo marito", disse infine aggiustandosi la camicia sotto alla giacca.
Salutò il cameriere che lo aveva servito e il proprietario del ristorante, scusandosi per l'accaduto.
Uscì dal ristorante prendendosi una sigaretta sapendo già che Rachel non l'avrebbe seguito. Lucas sapeva benissimo che cosa fare.
L'avrebbe consolata e scopata e poi nessuno dei due l'avrebbe più rivista o comunque lui. Lucas poteva fare quello che voleva.
Inspirò l'aria fresca di Londra e si diresse verso l'ufficio. Doveva organizzare una bella sorpresa per Elizabeth, così si sarebbero ritrovati a stretto contatto per un bel po' di tempo.
Inspirò la sigaretta mentre sorrideva guardando il filtro sporco di saliva.
Sentì l'eccitazione crescere mentre pensava ad una certa ragazza sotto il suo corpo mentre leccava e gustava la sua pelle.
Presto pensò, molto presto.

SPAZIO AUTRICE
AIUTO diavolo tentatore in azione... povera Elizabeth.. come farà a non subire il fascino???

Perso di te (#Wattys2019) (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora