Perso di te (#Wattys2019) (completa)

Ti aspettavo II

L'emozione che stava provando Elizabeth mentre le dita calde di Ryan le infilavano l'anello, non era descrivibile.

La pelle fredda del divano dava sollievo al suo corpo, invaso dal calore generato dal rogo che stava consumando la sua anima.
Voleva bruciare Elizabeth, avrebbe voluto bruciare in eterno dal fuoco che solo Ryan riusciva ad accendere.

"Vieni qui da me", le sussurrò con il sorriso più bello che Elizabeth avesse mai visto mentre la mano calda le afferrava il polso.
Le labbra erano socchiuse e la lingua sbatteva contro il palato per permettere alla voce di uscire; una voce sublime da incantatore.

Elizabeth seguì quella voce, quel sorriso non smettendo mai di staccare i suoi occhi da quelli neri, tentatori e rapitori.

Con movimenti delicati e naturali si lasciò attirare da lui, contro il suo corpo divino, dalle braccia possenti e le spalle larghe.

Il vestito leggero si adattava velocemente ad ogni sua posizione così si ritrovò a cavalcioni su robuste gambe toniche, ricoperte dai jeans. La stoffa non riusciva a reprimere le forme che contenevano ed Elizabeth si ritrovò a sedersi su un'erezione già pronta.
Le mani roventi di Ryan marchiarono le natiche di Elizabeth mentre con la bocca baciava e venerava tutto quello che la scollatura nascondeva.

Sentire il respiro caldo sulla pelle le faceva venire i brividi ghiacciati lunga la schiena nuda mentre i baci possessivi rendevano turgidi i capezzoli rosati.

"Ah", si lasciò sfuggire Ryan mentre la mente di Elizabeth era già annebbiata. "Il profumo della tua pelle mi rende pazzo", confessò.
Un sorriso goduto si materializzò sulle belle labbra di Elizabeth, che avevano finalmente il sapore del suo uomo.
Poter toccare Ryan, sentire le sue parole piene di amore e devozione nei suoi confronti e sapere che lei, e solo lei aveva questo effetto su di lui, le scaldava il cuore.

Le dita di Ryan premettero sulla pelle soda graffiandola delicatamente, ma spingendola contro la voglia che aveva di prenderla, ansimando dal piacere quando i corpi si scontrarono.
Ad Elizabeth mancò il respiro sentendosi eccitata e completamente bagnata. Era già pronta per lui.

"Elizabeth dimmi che mi devo fermare se non vuoi, perché sto perdendo il controllo", riuscì a dire mentre sentiva il corpo di lei adattarsi al suo.
"Ti voglio Ryan, ti amo e ti voglio tutto" replicò decisa. Non poteva essere altrimenti.
"Non hai fame?", le chiese preoccupato.
"Ho solo fame di te", gli disse cercando di sbottonargli i pantaloni.
Con un movimento fluido i jeans vennero sbottonati e sfilati via mentre Elizabeth rimaneva aggrappata al colletto perfetto della camicia bianca.
Strinse fra le dita la stoffa leggera mentre il calore del corpo nudo di Ryan le bruciava l'interno delle cosce.

Che piacevole ed eccitante sensazione quella del contatto fra pelle contro pelle. Le gambe diafane di Elizabeth, in netto contrasto con quelle abbronzate di Ryan, erano avvinghiate al bacino già pulsante dell'uomo che aveva ormai perso il controllo dei suoi istinti sessuali.

Le mani di Elizabeth si infilarono nei capelli e strinsero le ciocche nere costringendolo a guardarla. La febbre e il delirio, causati dal prepotente desiderio di possederla, erano perfettamente mescolati nelle iridi nere.
Un vero e proprio godimento per lei, che con un sorriso da vera dominatrice, morse e succhiò le labbra dj Ryan.
La carne polposa ospitò i suoi denti che se da subito provocarono dolore, il mugolio si trasformò in godimento.
Ryan però non era da meno e se stava riscoprendo il gusto di essere dominato, non perdeva l'occasione di gustare la sua preda.
Le mani si infilarono sotto alla gonna per stringersi intorno al cordino del perizoma.
Con uno strappo, la leggera stoffa si spezzò liberando il suo diamante più prezioso.

Fu un piacere sentire quel pezzo di stoffa strapparsi fra mani possenti e quasi rabbiose ed era immensamente eccitante sentire le dolci carezze che Ryan aveva iniziato a donarle molestando il clitoride.