La vibrazione insistente, di un telefonino dimenticato, riecheggiava nella camera da letto di Elizabeth.
La piccola sveglia argentata, posizionata sul comodino, segnava efficientemente le 01:37 a.m.
Un sospiro, dettato dal disturbo di quell'intrusione, uscì dalle labbra di Ryan.Lentamente, il direttore operativo della RMT Industries, alzò il viso addormentato dal cuscino che sapeva di Elizabeth, e cercò di realizzare dove si potesse trovare quel maledetto strumento di tortura.
La vibrazione cessò di disturbare la notte silenziosa, scalfita dai riflessi argentati della luna piena.
Ryan, soddisfatto, si lasciò ricadere sul cuscino con un sorriso beato.
La beatitudine però durò poco, perché quel dannato rumore ricominciò da capo.Non poteva fare altrimenti. Ryan si alzò dal letto cercando di capire la posizione precisa del suo cellulare; ovvero nella tasca dei suoi pantaloni.
Ma dove diavolo si trovavano, in quel preciso momento, i pantaloni?
Cercando di non far rumore o di sbattere contro qualcosa, iniziò a cercare nella camera da letto di Elizabeth, i suoi pantaloni.
La luce flebile, del display del suo cellulare, cercava di richiamare la sua attenzione dal corridoio.
"Trovati", mormorò avvicinandosi per prenderlo ringraziando di aver almeno addosso i boxer.Frugando nella tasca prese il cellulare che smise di suonare e le sue inseparabili sigarette.
Ne infilò subito una in bocca mentre prendeva l'accendino e il telefono.Riattraversò la camera da letto in direzione della porta finestra scorrevole.
Senza far rumore si ritrovò così sul piccolo terrazzo dell'attico di Elizabeth, con Londra ai suoi piedi.Si accese subito la sigaretta mentre con lo sguardo ammirava il corpo addormentato e baciato dalla luna, completamente nudo della sua donna.
Meraviglia e stupore si ritrovò a sentire in tutte le membra del suo essere.
Cosa si era perso in quei lunghi anni di storie senza senso e solo con un unico fine; il sesso.Un sorriso gli increspò le labbra mentre lentamente si gustava la sigaretta e l'aria fresca, di inizio estate, rinvigoriva il suo giovane corpo.
Il telefono ricominciò a squillare e Ryan rispose guardando il nome di suo zio lampeggiare sul display.
"Sono qui zio, dimmi", mormorò cercando di mantenere un tono di voce basso.
"Scusami James se ti disturbo a quest'ora, ma la situazione lo rende necessario".
"Che cosa è successo?", replicò in pensiero.
"Ci hanno riprovato James. Hanno provato a superare la recinzione dell'hangar"."Quando?", chiese Ryan inspirando la sigaretta e ammirando i lunghi boccoli neri, delicatamente addormentati su una schiena nuda.
"Venti minuti fa", rispose lo zio guardando i cani correre per tutto il perimetro della recinzione che poteva osservare, accompagnati dalla squadra speciale per la sicurezza.
"Robert è stato avvisato?"
"Appena quei maledetti hanno fatto suonare l'allarme".
"Ci sono stati dei danni?"
"Hanno sabotato l'impianto dell'elettricità che alimenta la recinzione e poi hanno iniziato a tagliare la rete con delle cesoie. Grazie al generatore di emergenza si è attivata di nuovo la corrente e il sistema di controllo ha rilevato una falla nella recinzione".
"Feriti?"
"Nessuno James".
"Che cosa ne pensi zio", gli chiese un Ryan pensieroso.
"Hanno lasciato le cesoie attaccate, ma nient'altro e neanche nessuna minuscola parte di essere vivente attaccato; anche solo un po' carbonizzato mi andava bene".
"Non mi piace tutta questa storia", precisò Ryan notando piccoli movimenti effettuati dal corpo di Elizabeth. Abbassò ulteriormente il tono di voce.
"Non è stato un caso, non sono dei piccoli sprovveduti".
"Credi che stiano giocando con noi?"
"Io credo che questo sia solo l'inizio", commentò lo zio di Ryan con tono assorto. Fra le mani la sua inseparabile pistola."Devi fare attenzione zio, non mi piace proprio per niente. Qualcuno ci ha preso di mira".
"Torneranno James, ma noi sappiamo come fare".
"C'è qualcosa che non torna però è come se ci volessero attaccare ripetutamente e destabilizzarci".
"Sono dei fottuti bastardi che vogliono danneggiare la nostra azienda".
"Tienimi aggiornato zio, ogni singolo movimento, ogni singola anomalia che si verifica. Domani mattina mi confronterò subito con Robert e incrementeremo il numero degli addetti alla sorveglianza; ci sono troppo soldi in gioco con quella maledetta nave".
"È qui il punto Ryan; ci sono troppi soldi e qualcuno li vuole, ma dobbiamo solo capire da quale punto di vista".
"Non credi che sia un semplice caso di spionaggio industriale?"
"Rubare un disegno non fondamentale?", replicò lo zio.
"A chi servirebbe? Alla nostra concorrenza?"I pensieri si affollarono fra due menti identiche, ma qualcosa ancora sfuggiva.
"Domani mattina ti chiamo io", sussurrò Ryan notando Elizabeth che cercava di azionare la sveglia per vedere l'ora.
"Sei con lei, vero? Sei con Elizabeth!", gli chiese infine suo zio.
Ryan, del tutto stupito, non rispose immediamente, "sì zio, sono qui da lei".
"Lo sapevo che è quella giusta", rispose sorridendo.
"Ma come diavolo hai fatto a capirlo?", volle sapere il nipote.
"In tutti questi anni, quando ti chiamavo di notte, non hai mai parlato sottovoce per non disturbare qualcuno che dormiva lì vicino a te".Quelle parole sottolineavano qualcosa di veramente profondo, che solamente un cuore innamorato poteva percepire.
"Hai ragione zio, è così".
"Buona nottata e sicuramente buon risveglio", gli augurò sapendola lunga.
"A domani", rispose semplicemente Ryan spegnendo la sigaretta.
Elizabeth si era seduta nel letto avvolta dal leggero lenzuolo e lo stava osservando.Vederla sveglia e in sua attesa lo fece eccitare come non gli era mai successo, così non attese oltre.
Ritornò velocemente in camera sedendosi sul letto e prendendola fra le braccia.Posò le labbra vogliose di lei sulle sue e le baciò l'anima. Piccoli e ripetuti semplici baci di labbra che racchiudevano mille parole; tutte con un significato ben preciso.
"Ti sei svegliata?", le chiese inspirando il profumo della sua pelle; ormai ne era dipendente.
"Non ti ho più sentito qui vicino a me nel letto", gli rispose donandogli il collo.
Pensieri arditi e maliziosi si materializzarono nella mente ormai eccitata di Ryan.
"Mmh, mi vorresti sentire di nuovo?", le chiese eccitato.
A quelle parole anche il respiro di Elizabeth manifestava un certo grado di eccitamento e la sua bocca si impossessò della sua.
Da lì a poco Elizabeth sentì di nuovo la presenza, forte e dura di Ryan.
Insieme curarono di nuovo le loro ferite raggiungendo il paradiso.SPAZIO AUTRICE
chi c'è dietro questi attacchi alla RMT Industries? Quanto sono teneri, ma soprattutto a chi piace un Ryan innamorato?
A presto helena ❤️
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Perso di te (#Wattys2019) (completa)
RomanceJames Ryan Kent, direttore operativo della RMT Industries, un'importante azienda inglese nel settore aerospaziale e della difesa, è di un'affascinante ed arrogante bellezza. Elizabeth è la nuova assistente dell'Amministratore Delegato ed è giovane...