Per sempre - Epilogo

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Giugno arrivò inesorabile perché non importa che cosa fosse successo o che cosa dovrà succedere nella nostra vita; il tempo passa.

L'estate scoppiò così, all'improvviso, fra temperature alte, alberi in fiore e colori sfumati.

Elizabeth amava perdersi in quei colori, soprattutto se i colori che le sue iridi ora stavano memorizzando, erano i colori del mare.

Come non si poteva amare quel blu, che cambiava inavvertitamente, nascondendo tesori dentro di esso? Come non si poteva amare il verde graffiante della vegetazione, che cresceva e viveva sulle scogliere imponenti, che si tuffavano spavalde nell'oceano?
Come non si poteva amare la carezza del vento, che con calore toccava le sue guance e giocava libertino con i suoi lunghi capelli?
Come non si poteva amare il profumo del mare che ti inchiodava lì e ti attirava ad esso?

Niente di tutto questo, per Elizabeth, era però paragonabile all'immensa emozione che provava ogni volta che il suo sguardo si posava su Ryan.

Ryan che con la sua essenza, che con le sue perfette imperfezioni, riempiva costantemente la sua anima.

Come poteva non amare il primo ragazzo che le aveva fatto battere il cuore e innamorare fra i banchi dell'università?
Come poteva non amare il cattivo ragazzo per bene, che le rubava i baci nell'ascensore, le faceva vibrare l'anima e bruciare il corpo dalla intrigante passione?
Come poteva non amare l'uomo che aveva rischiato la sua vita per salvarla?
Come poteva non amarlo, ora e per sempre, con il ricordo di aver vissuto l'unica vera paura esistente; perdere la persona amata.

Perdere la metà della mela, l'ultimo pezzo del puzzle mancante, l'altra mano da intrecciare.

Brividi ghiacciati cospargevano la sua pelle,  lividi pietrificati marchiavano la sua anima ma, soprattutto, i suoi ricordi.
Il ricordo di Eric che rideva arrogante di loro, il ricordo dello sparo e del sangue.
Quell' odore acre, che accompagnava la fuoriuscita della nostra linfa vitale e osserva lo scorrere via della vita dal corpo.

In quei momenti non bastava posare lo guardo su di lui, Elizabeth doveva toccarlo, doveva respirarlo, doveva sentirlo dentro la sua anima.

Con un gesto tanto meccanico quanto amato, infilò le dita tremanti nella sua mano calda, chiuse gli occhi e si gustò la sua consistenza; pelle contro pelle e il suo cuore ricominciò a battere normale.

"Sono qui Elizabeth", sussurrò la voce delicata di Ryan. "sono qui vicino e non ho intenzione di andare da nessuna parte senza di te".
Con un sorriso delizioso appoggiò il capo alla giacca blu, elegantemente rifinita con minuscole righe celesti.
Elizabeth era lì vicino a Ryan, era a casa, ovunque loro si trovassero.

La voce baritonale, intrisa di puro orgoglio di Robert annunciò con immensa felicità, il battesimo della loro nuova ammiraglia.

Torpoint stava assistendo al varo della nuova nave, la punta di diamante della flotta britannica. La RMT Industries stava annunciando alla sua patria, la nuova vita di una nave che rappresentava una vittoria per tutti loro.

Claire, stupenda in un bellissimo abito lungo color acquamarina, risplendeva di luce propria a fianco a Robert e di Albert, lo zio di Ryan.
Il sorriso radioso, sul viso felice, rispecchiava una serenità finalmente trovata.

Tutto lo staff della RMT Industries era al completo, come il Consiglio di Amministrazione.
Inutile dire che Eric Thompson fu arrestato nel momento stesso in cui la polizia entrò sul suolo privato aziendale.
Il consigliere non era al corrente del secondo circuito di telecamere e il suo piano, quello di sabotare la RMT Industries, far cadere la testa di Robert, ed assumerne il comando, fu contrastato.

Perso di te (#Wattys2019) (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora