Fallen II

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La sala delle riunioni dalle grandi pareti di vetro, del terzo piano, ospitava un Ryan pensieroso e preoccupato. 
Accostato dietro le tende, che concedevano privacy, osservava con occhi attenti l'ingresso di Elizabeth nella RMT Industries.
Era quasi surreale la staticità della sala riunioni, messa a confronto con il caos che poteva sorgere se non si interveniva subito, fuori dal palazzo.

Non resistette oltre e con dita veloci le scrisse un messaggio. *dove sei?*
*sono in ascensore*, ricevette immediatamente come risposta.

Ryan infilò il cellulare nella tasca della giacca e con passo deciso si presentò nell'ufficio di Claire, salutando la sua stimata collega.
"Cosa sta succedendo James?", domandò una Claire sconvolta mentre fissava i giornalisti dalla finestra intenti a strappare qualsiasi informazione a chi cercava di entrare, ignaro di tutto, in azienda.
"Qualcosa che non avrei mai pensato potesse succedere", rispose incerto. "Hai chiamato la sicurezza?", si informò ancora Ryan avvicinandosi a lei e alla finestra.
"Sì, saranno qui a momenti", gli rispose mentre Elizabeth faceva il suo ingresso in ufficio.

"Buondì Claire e buongiorno Direttore", pronunciò cercando di mantenere il respiro normale.

I suoi occhi si riempirono di un bellissimo completo bluette chiaro che veniva messo in risalto da una camicia bianca con la cravatta coordinata con l'abito. Il fondo schiena veniva elegantemente fasciato e messo in risalto, come del resto le spalle larghe.
"Buongiorno", si sentì rispondere da un Ryan serio, immerso nella sua parte preferita; quella del suo superiore.

"Buongiorno Elizabeth, hai visto che impiccio stamattina? Robert andrà su tutte le furie!", pronunciò sinceramente triste Claire che provava a mettersi in contatto con il capo già da un po', ma senza successo.
"Hai ragione Claire", mormorò cercando accuratamente di ignorare il direttore, che in quel preciso momento faceva finta di non vederla.

Ryan, però, non perdeva un suo respiro e fu così che si ritrovò ad osservare Elizabeth mentre si toglieva la giacca nera leggera, mettendo in mostra il suo aderente vestito grigio perla, senza maniche. La stoffa leggera ricopriva il suo corpo come una seconda pelle, e arrivava fino al ginocchio. Lo spacco dietro lasciava le gambe libere di muoversi mentre un motivo a barchetta sul seno impreziosiva l'abito; le alte décolleté nere lucide, completavano la sua mise.

Ryan non riuscì a nascondere lo sguardo di apprezzamento mentre con la scusa di preparare il caffè, Elizabeth si avvicinava a lui con un sorriso radioso sulle labbra.

"Lo fai apposta?" le mormorò Ryan mentre Claire stava parlando al telefono con gli addetti alla sicurezza appena sopraggiunti sul luogo, coordinandoli al telefono.
"Io?", chiese Elizabeth divertita.
"Si, signorina proprio tu!", le rispose Ryan cercando di mantenere il controllo fra i suoi pantaloni.
"No, no. Non faccio proprio niente io", replicò cercando di trattenere il sorriso. Sapeva benissimo l'effetto che gli avrebbe provocato con quel vestito; dolcemente sedotto.

Iniziò ad armeggiare con la macchina del caffè mentre con la scusa di prendere le cialde si scontrò contro un corpo solido e caldo. Il profumo di Ryan, di pulito, di uomo e di colonia molto costosa, era lì nell'aria che aspettava solo lei per ricordargli quanto debole era quando si trattava di lui; lei che si sentiva felice di poter essere la sua schiava, arrendevole, ma combattiva allo stesso tempo.

Terminò il suo caffè mentre in cuor suo cercava di autoconvincersi che lei poteva benissimo evitarlo tutto il giorno, senza battere ciglio.
Si portò la tazzina di caffè alla bocca guardandolo e trovando un paio di occhio dal nero profondo e caldo.

Poteva annegare in quello sguardo, felice di venire trascinata in un vortice fuori controllo.

"La sicurezza è attiva", pronunciò Claire cercando con lo sguardo il consenso di James. Consenso che le venne concesso riprendendo il ruolo che doveva interpretare e allontanandosi dalla sua distrazione principale; Elizabeth.

Il cellulare di Ryan squillò facendosi sentire rumorosamente per tutta la stanza. "Robert, dimmi tutto", rispose attento mentre Valery faceva il suo clamoroso ingresso chiedendo ad Elizabeth un caffè caldo, amaro e ristretto; richiesta che la nostra Elizabeth ignorò palesemente.

Fatti il caffè da sola, vipera che noi sei altro pensò tenendo gli occhi puntati su Ryan, come Claire del resto.

La voce dell'amministratore si sentiva debole attraverso il telefono che Ryan teneva in mano. I grandi occhi neri si ingrandirono e si riempirono di stupore  miscelato con fastidio e preoccupazione ad ogni parola aggiunta dal loro superiore. Elizabeth non si perse nessuna piccola espressione di avversione e di cruccio che increspava le labbra carnose che fino a poco ore prima aveva baciato; e che desiderava aderentemente di ribaciare.
"Procediamo subito", replicò poco dopo un Ryan determinato.

"Claire, chiama mio zio e digli che ci deve fornire una relazione dettaglia sull'accaduto di questa notte", pronunciò gentile.
"Elizabeth, per favore chiama Richard e fai sistemare l'ufficio di Robert per una imminente conferente call con il ministro della difesa", disse con un tono di voce affabile.
"Valery", affermò infine deciso e con sguardo risoluto, "fatti il caffè da sola".

Parole che contenevano una serie infinita di altri significati che solo Claire ed Elizabeth potevano conoscere. Fra i sorrisi trattenuti e soddisfatti delle sue assistenti Ryan si mosse deciso verso l'ufficio di Robert, lasciando una Valery stizzita e alterata sulla soglia della porta.

Valery lanciò ancora uno sguardo di fuoco e si diresse verso il suo nuovo ufficio, incrociando nel corridoio un Nicolas con un sorriso imbarazzato.
"Buongiorno a tutte voi", pronunciò l'uomo salutando tutte, ma ammirando con discrezione Elizabeth.
"Se si può dire oggi", continuò indicando l'impiccio che si stava verificando e gonfiando davanti al cancello principale della RMT Industries.

"Claire", pronunciò Ryan affacciandosi sulla porta dell'ufficio di Robert e salutando con un gesto del capo l'ultimo arrivato. "Manda una comunicazione ufficiale a tutti i dipendenti; nessuno e ripeto nessuno deve parlare con la stampa".

"C'è qualcosa che posso fare dottor Kent?", chiese con tono professionale il Responsabile delle Risorse Umane.
"Certo, può indire una riunione e preparare un bel discorso da fare a tutti i dipendenti su come ci si deve comportare in questi casi; Claire le spiegherà tutti i dettagli sull'accaduto".
"Provvedo subito", rispose Nicolas avvicinandosi a Claire, mentre i telefoni dell'ufficio iniziavano a squillare all'impazzata.

"Signori", pronunciò infine Ryan guardando lo staff della RMT Industries al completo, "cerchiamo di mantenere la calma, di tenere sotto controllo la situazione e di far arrivare un messaggio ben preciso; ogni illazione verrà severamente punita".

Spazio autrice
La situazione potrebbe sfuggire di mano e in gioco c'è la stabilità e il futuro della RMT industries e dei suoi dipendenti. Ryan e Elizabeth riusciranno a resistere a tutti gli attacchi ma, soprattutto, alla loro attrazione e a nasconderla ad occhi indiscreti?
A presto Helena ❤️

Perso di te (#Wattys2019) (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora