Le piccole gocce che scendevano dalla doccia, scivolavano leggere sulla delicata schiena di Elizabeth.
La giornata lavorativa si era conclusa frenetica fra riunioni, ordini da effettuare e documenti da rivedere.
Il cattivo umore dell'amministratore delegato, rendeva l'aria alquanto tesa e non permetteva di poter svolgere serenamente il proprio lavoro.
Anche Claire non aiutava in questo; la sua frustrazione sentimentale, accentuata ora anche da quella lavorativa, aveva creato un mix perfetto di astio ed acidità.
Elizabeth capiva perfettamente il disagio, il dolore e la sofferenza provata dal suo tutor e ne soffriva per questo.
Amare una persona e vederla tutti i giorni, sapendo benissimo di non potergli stare vicino, doveva essere qualcosa di demoralizzante.
Immedesimarsi in quella situazione con Ryan, come controparte, le procurava un dolore immenso al petto. Una morsa avvilente stringeva il collo e scatenava un senso di soffocamento.
In questi casi la solitudine si insinuava nel profondo dell'anima e ti schiacciava con tutto il suo peso, senza darti una via di fuga.
Uscire dall'ufficio e non vederlo o salutarlo era stata una tortura, ma questa è la vita.
L'ultima volta che l'aveva visto era passato un attimo dal suo ufficio per consegnare della documentazione a Robert, l'amministratore, e si era trattenuto con lui.
Vederlo lì vicino a lei, a pochi metri di distanza e non poterlo toccare, le lasciava un sapore amaro in bocca. Notare ulteriormente che lui evitava con cura di guardarla, non le procurava solamente del dolore, le procurava una sensazione penosa.
Il suo spirito fu invaso da una profonda sofferenza provocata da una realtà ineluttabile; dentro la RMT fIndustries, Elizabeth non avrebbe ricevuto un solo sorriso se non rubato in qualche attimo dal destino.Elizabeth chiuse l'acqua della doccia e dal soffione non uscirono più le calde goccioline, che le donarono un po' di conforto.
Lasciare la struttura con il ricordo di lui negli occhi, che passava senza considerarla, aveva destabilizzato il suo cuore minando le poche certezze che aveva.
Con il tormento nell'anima uscì dalla doccia e si asciugò con l'enorme asciugamano che aveva preparato.
Resa la pelle asciutta passò ai capelli che spazzolò lasciandoli ad asciugare naturalmente; ad ogni colpo di spazzola, i neri capelli si allungavano per poi arrotolarsi su se stessi in soffici boccoli.Una canotta bianca e un paio di mutandine bordeaux erano il suo pigiama.
Si lasciò cadere sul divano mentre prendeva fra le mani il depliant del take away; quella sera si sarebbe consolata con il sushi.
Fuori, per le vie del centro, i tifosi delle due più grandi squadre di football inglese intonavano i loro cori, scaldandosi prima della partita mentre lentamente la città si preparava ad assistere al derby.
Elizabeth, comodamente sdraiata sul divano, iniziò a scegliersi i numerosi piccoli stuzzichini di sushi quando qualcuno suonò alla porta.
Guardò di scatto l'orologio del salotto che segnava neanche le sette di sera, ricordandosi del messaggio di Emily; passo da te appena esco dall'ufficio.
Con il sorriso sulle labbra e la felicità di poter abbracciare la sua migliore amica aprì velocemente la porta.
Fu lì, in quel preciso momento che il suo cuore ricevette una scossa di puro piacere. Davanti ai suoi occhi un ragazzone, dagli scuri occhi, era appoggiato alla porta con un sorriso birichino.
STAI LEGGENDO
Perso di te (#Wattys2019) (completa)
RomanceJames Ryan Kent, direttore operativo della RMT Industries, un'importante azienda inglese nel settore aerospaziale e della difesa, è di un'affascinante ed arrogante bellezza. Elizabeth è la nuova assistente dell'Amministratore Delegato ed è giovane...