Finisco di respirare e di inumidire le labbra prima di sorseggiare l'acqua dal piccolo bicchiere di plastica.
Ogni volta che concludo una riunione mi sento assetato, ma è normale.
Mi concedo di passare il dito dentro il colletto stretto della camicia per poi sistemare il nodo della cravatta.
Robert, seduto ancora al mio fianco, discute con Erik, il membro più difficile da gestire del consiglio di amministrazione.
Non mi preoccupo, il capo è un osso duro.
Controllo le lancette del mio orologio da polso e penso già a tutti i fogli che dovrò firmare più tardi.
Documentazione su documentazione da analizzare, vagliare e poi firmare.
Va bene, non mi lamento del mio lavoro, vivo per questo.
Osservo ancora un attimo, uno ad uno i membri che compongono il consiglio, sistemando i disegni che ho sparsi davanti ai miei occhi.
Indistintamente mi accorgo che Claire si sta alzando dalla sua poltrona e un secondo dopo la sua mano, un tempo giovane, si posa sul mio braccio, "ottima esposizione Kent".
Alzo gli occhi su di lei con un sorriso sincero, lei è la zia che non ho mai avuto.
"Grazie Claire, sempre troppo gentile", le rispondo mentre Valery si avvicina con un biglietto fra le dita.
"Un messaggio da Rachel", mi comunica la mia nuova assistente, assolutamente non richiesta.
Apro il biglietto anche se conosco già quello che c'è scritto sopra: Ti aspetto.
Sorrido fra me e me immaginandola già fra le lenzuola nere del letto, nel suo costosissimo loft.
La vedo distesa e già pronta per ricevermi.
Sorriso di nuovo mentre accartoccio il biglietto, per poi buttarlo in una tasca della giacca.
Mi alzo dalla sedia, allineo tutti i fogli pensando già a come gestire la serata. Stasera non ci saranno cene o fiori comprati, perché subito dopo l'ufficio, berrò una birra con un mio amico e poi andrò dritto a casa sua, prendendo quello che ha da offrirmi e lasciandola addormentata nel suo letto.
Funziona così con lei, per ora.
"Rachel", mormoro pensando a quanto è ridicola quando fa la bambina capricciosa.
Tutte uguali le donne, tutte che sorridono mentre pensano di averti già ammaestrato.
Non importa, penso. Quando mi stancherò di lei, le darò il ben servito.
Sento la risata stupida di Valery mentre parla con Richard, un altro membro del consiglio.
Quanto odio la sua stupida risata e l'aria da mocciosa snob che si ritrova.
La osservo bene mentre mi soffermo sul suo costosissimo abito firmato che indossa; sicuramente un regalo del papà, nonché migliore amico proprio del nostro consigliere.
Ed eccola qui, fresca di laurea e con un contratto, non di certo guadagnato per le sue eccellenti qualità professionali.
Sospiro perché stavo bene da solo e mi bastava Claire come pseudo-segretaria.
"Elizabeth", sento chiamare proprio da Claire. La mia mente recepisce il nome pronunciato, un nome che ha segnato il mio passato ed ormai chiuso in qualche piccola parte del mio essere.
Collego il nome al fatto che da poco è stata assunta un'altra ragazza nell'ufficio della segreteria, una ragazza che grazie al suo curriculum aveva schiacciato Valery.
Mi giro curioso di vedere proprio questa ragazza, che dalle parole dette da tutto il mio gruppo di lavoro, dev'essere proprio una bella bambolina.
Per prima cosa noto un bellissimo paio di décolleté nere, lucide che fasciano due piedini da cenerentola. Apprezzo la scarpa e salgo su seguendo due sinuose gambe lisce e toniche da quello che posso vedere. Toniche come il corpo fasciato da un semplice tubino nero, accompagnato da una giacchetta di pizzo.
Sicuramente non costosi come quello di Valery, ma perfetti e mille volte più sexy del suo.
Non le vedo il viso perché è girata di spalle mentre si confronta con Claire.
Molto probabilmente stanno parlando degli ordini che ho appena effettuato.
Gli occhi mi cadono su un bel fondoschiena fasciato ad arte dalla stoffa per poi risalire su boccoli castani scuro, che si muovo delicatamente lungo la schiena.
Attirato da questa ragazza e con gli apprezzamenti sentiti da quei scalmani di ragazzi in testa, cerco di catturare più dettagli possibili.
Le mani, belle e sinuose hanno lo smalto nero su unghie lunghe e curate.
Il fondoschiena cattura di nuovo la mia attenzione mentre la voglia di vederla in faccia si fa più aggressiva.
Mi avvicino lentamente gustandomi l'incontro che so già avverrà fra poco.
Noto che è un po' più bassa delle solite ragazze che mi scopo, dato che arriva alla mia spalla, ma non posso negare che per il momento l'insieme è più che eccezionale.
Inspiro rapidamente ossigeno mentre sento l'adrenalina scorrere nelle vene. Voglio conoscerla e vediamo se il visino è carino come il resto.
Claire ha finito di parlare e noto che la ragazza stringe il suo quaderno fra le braccia mentre le dita fanno scattare la chiusura della penna che ha in mano.
Sorriso gustandomi il momento mentre entrambe si accorgono di me e posano il loro sguardo sulla mia figura.
Sto per presentarmi quando la voce si inclina, il corpo si ferma e il cuore esplode in petto.
Ingoio un po' di saliva mentre i miei occhi guardano altri due, che già conosco fin troppo bene.
"James, ti presento Elizabeth, la nostra nuova collega".
Elizabeth, la mia Elizabeth è proprio qui davanti a me, con lo sguardo pieno di una miriade di sentimenti miscelati.
Riprenditi stupido mormoro mentre la osservo sorridere come se nulla fosse e alzare la mano; sorriso freddo e di pura cortesia.
Inspiro ossigeno e con la sostanza vitale per il corpo arriva anche un dolce profumo; il suo.
Afferro la sua piccola mano ghiacciata e la stringo forte fra la mia calda.
Quanti anni sono passati? Non lo so in questo momento, ma riconosco il suo tocco, la morbidezza della pelle e la sua temperatura.
Ha sempre avuto le mani fredde Elizabeth.
"Piacere di conoscerla dottor Kent", mi dice con la sua voce. Non è cambiata quella a differenza del suo corpo.
Era una giovane ragazza e ora davanti ai miei occhi increduli c'è una donna.
Una donna elegante e bella, molto bella, ma soprattutto fiera.
Leggo la sfida nei suoi occhi, vedo la provocazione quasi fossi un avversario da sconfiggere a duello o in qualsiasi altra competizione.
Le stringo ancora la mano accettando la sfida mentre sento il mio corpo ricevere una scarica elettrica.
"Il piacere è mio dottoressa", le rispondo abbozzando un sorriso.
Non mi aspettavo di rivederla, non mi aspettavo di risentire la sua voce ma, soprattutto, non immaginavo di poter vedere la bellezza che crescendo era diventata.SPAZIO AUTRICE
Ryan ha appena rivisto Elizabeth.Aiuto!
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Perso di te (#Wattys2019) (completa)
RomanceJames Ryan Kent, direttore operativo della RMT Industries, un'importante azienda inglese nel settore aerospaziale e della difesa, è di un'affascinante ed arrogante bellezza. Elizabeth è la nuova assistente dell'Amministratore Delegato ed è giovane...