•Capitolo 19•

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| Regina's pov |

Appena arriviamo davanti al B&B Kyle entra nel parcheggio per parcheggiare l'auto. Scendiamo ed entriamo nel B&B.

-Dovrei farmi anche una doccia, ti dispiace se aspetti qui in salotto? Tanto non ci metto nulla. Chiedo a Kyle.

-Non posso aspettarti in camera? Dice con uno sguardo malizioso.

-Preferirei di no, potresti essere una distrazione per me. Gli sto al gioco.

-Prometto che resteró vestito in modo da non farti eccitare troppo. Dice alzando un sopracciglio.

-Ma io dovrò andare a lavarmi, e per lavarmi devo essere nuda. Quindi sei tu quello che potrebbe eccitarsi troppo al pensiero di avere me dall'altro lato della porta completamente svestita. Dico cercando di non farmi sentire da orecchie indiscrete. Lui mi sorride maliziosamente.

-Spero che almeno non mi farai aspettare a lungo. Dice arrendendosi.

-Tranquillo, farò in fretta. Dico sorridente e soddisfatta dalla mia vittoria.

Gli lascio un bacio sulle labbra prima di salire le scale.
Nel corridoio del piano della mia stanza c'è un silenzio tombale, si sentono solo i miei tacchi.
Mi fermo dinanzi la mia porta, apro la borsa in cerca delle chiavi e appena le trovo le inserisco nella serratura. Mentre sto aprendo la porta sento un'altra porta aprirsi poco più avanti e posso immaginare di quale porta si tratta. Inizio a sentire l'ansia che sale, il cuore inizia a battere forte, sento una fitta allo stomaco che mi fa compagnia, lentamente giro la testa verso la porta della camera n° 8, quella di Robin, ed ecco che lo vedo fermo sull'uscio della sua porta che mi fissa. Indossa solo un pantalone nero, è a torso nudo. Ci guardiamo negli occhi, o per meglio dire ci fissiamo, nessuno dei due si muove fino a quando lui alza la mano destra in segno di saluto, io ricambio col suo stesso gesto. Dopo qualche altro istante di silenzio decido di entrare in camera dato che è inutile continuare a restare lì ferma a guardarlo.

Appena dentro, chiudo la porta alle mie spalle e appoggio la borsa sul letto per permettermi di togliere il cappotto. Appoggio il cappotto sull'uomo morto e metto il cellulare sotto carica. Prendo la biancheria intima pulita dal cassetto e mi dirigo in bagno a lavarmi. Ci metto poco, e appena finisco esco dal bagno e prendo il mio abito viola lungo da sera dall'armadio, indossero' questo. Indosso l'abito, delle scarpe nere e prendo la mia pochette nera lucida che appoggio sul tavolo. Alzo i capelli con due mollette ai lati per non farmi andare i capelli davanti agli occhi, inizio a truccarmi e, appena finisco il mio capolavoro, sciolgo i capelli. Infine indosso un cappotto nero che mi fa ricordare il passato, è quello che comprai con Kristen, a lei piaceva come mi stava e alla fine mi convinse a comprarlo. Prendo la pochette in cui metto il cellulare, il rossetto rosso e le chiavi della camera. Mi do un'ultima occhiata allo specchio e poi esco dalla camera. Chiudo la porta a chiave e mi incammino. Quando passo davanti alla porta della camera di Robin, essa si apre. Ha il pantalone nero di prima e questa volta ha indosso anche una camicia nera.

Resisto. (R)esisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora