•Capitolo 27•

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(Volevo scudarmi per non aver pubblicato fino ad ora, avebo finito internet e non ho avuto modo. Scusate hahaha)

--- il pomeriggio dopo l'incontro ---

| Regina's pov |

Non riesco a lavorare nemmeno oggi, penso ancora a Robin, a quello che mi ha detto e al suo sguardo assente nei miei occhi. Mi manca, ho bisogno di sentire di nuovo la sua voce che mi dice "Ti amo", i suoi occhi che mi fissano come se fossi una cosa unica, mi mancano le sue carezze, i suoi baci, mi manca sentire il suo calore su di me.. Devo rivederlo. Guardo l'orologio da muro che punta sulle quattro meno 10 minuti del pomeriggio, tra 10 minuti Robin andrà a prendere Roland. Mi affretto ad uscire dal mio ufficio per andare a scuola di Roland.

Sono di fronte il cancello della scuola, sto aspettando l'arrivo di Robin, so che tra non molto sarà qui.
Dopo poco ecco arrivare Robin nella sua auto. Lo vedo parcheggiare poco distante da me e cammina dall'altro lato del marciapiede. Attraverso la strada e lo fermo bloccandogli la strada.

-Regina, che cosa ci fai qui? Mi chiede.

-Avevo bisogno di vederti.

-Come facevi a sapere che mi avresti trovato qui?

-Robin, io so tutto di te, so tutti i tuoi orari,  so tutto quello che fai e tutto quello che ti piace. Ancora non ti sei messo in testa che io ti ho detto soltanto la verità?

-Devi smetterla di tormentarmi Regina, ora spostati, devo andare a prendere mio figlio.

-Permettimi prima di fare una cosa. Gli dico col cuore pieno di speranza.

-Cosa?  Chiede.

Mi avvicino lentamente a lui, abbasso lo sguardo sulle nostre mani che faccio toccare, poi porto una mano dietro la sua nuca e lo bacio. C'è del magico in questo momento. Spero che con questo bacio possa ricordarsi di tutto.
Una volta staccata, dopo qualche instante, noto uno strano sguardo in lui.

-Regina.. Dice.

-Robin -Si, forse sta ricordando-, dimmi che ora ricordi.

-Togliti, devo andare a prendere mio figlio. Dice dopo un pò e nel dire questa frase il suo sguardo cambia in negativo.

-Non ricordi proprio niente? Gli chiedo con le lacrime agli occhi.

-Regina, una buona volta, mettitelo in testa: io non ti amo. Non l'ho mai fatto. Io sto con Kristen. Devi smetterla di tormentarmi, di spiarmi e di spuntare nel nulla e baciarmi. Smettila perché per me non sei nessuno! Dice per poi lasciarmi sola per andare a prendere Roland.

Quello che mi ha appena detto mi fa tanto male ma io non mi arrendo, quindi vado vicino la sua auto e lo aspetto qui.
Lo vedo arrivare con Roland, si accorge di me solo quando Roland, nel vedermi, urla il mio nome e corre verso di me con le braccia spalancate. Appena mi raggiunge abbraccia le mie gambe, dato che è basso. Mi abbasso e lo prendo in braccio, lo tengo stretto a me felice di averlo rivisto dopo tanto.

-Come stai piccolino? Gli chiedo.

-Bene. Perché non vieni a vedere la mia nuova cameretta? Chiede lui ingenuo di tutta la situazione.

Prima di rispondergli rivolgo lo sguardo a Robin che ci guarda impietrito dalla nostra complicità.

-Appena il tuo papà starà meglio ti verrò a trovare tutti i giorni e giocheremo con i tuoi Dinosauri, promesso. Gli dico.

Resisto. (R)esisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora