•Capitolo 29•

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| Robin's pov |

Ritorno a casa con mille domande senza risposta.
Apro la porta d'ingresso, metto le chiavi sul mobiletto sotto lo specchio all'entrata e appendo il giubbotto sull'uomo morto. Entro in salotto e Kristen, non appena mi vede, si alza dalla poltrona su cui era seduta.

-Devo parlarti. Mi dice.

-Che succede? Le chiedo.

-Promettimi che con quello che sto per dirti non mi odierai, per favore. Mi prega.

-Kristen, che cosa succede? 

-È tutta una bugia. Ciò che ti ho detto sono tutte menzogne. Mi dispiace averti detto tutte quelle bugie ma io ti volevo per me.. ma ho capito che ho sbagliato e se potessi tornare indietro non ricommetterei lo stesso errore.

-Kristen- mi interrompe.

-Non dire nulla, lasciami finire. Non è vero che siamo stati insieme, nè che tu mi hai detto di amarmi. Siamo usciti insieme solo una serata ma tu credevi addirittura fosse una serata in amicizia e non un vero e proprio appuntamento. Scusami, sono stata molto ingiusta con te e con tutti quanti gli altri -si avvicina prendendomi il viso tra le mani- ma l'ho fatto solo per poter stare con te. Tengo davvero tanto a te e speravo potessimo stare insieme.

-Mi hai raccontato solo bugie? Quindi Regina aveva ragione?

Abbassa lo sguardo senza rispondermi.
Tolgo le sue mani dal mio viso, indosso di nuovo il giubbotto, riprendo le chiavi e vado via. Non voglio stare qui ora, non con lei, quindi vado al Granny's a bere qualcosa e per stare un pò da solo a pensare.

| Emma's pov |

Esco dalla casa della signora la quale è stata molto gentile da cedermi il video della telecamera per ricontrollarlo più volte.
Fuori dalla casa, mentre attraverso il vialetto, vedo Regina immobile sul marciapiede.

-Hey Regina, tutto ok? Le chiedo.

Lei si gira e sul suo viso c'e un minuscolo sorriso.

-Ho visto Robin, è passato di qui.

-Raccontami tutto mentre andiamo al mio ufficio.

-Ha detto che dal bacio di ieri è confuso. In lui è scattato qualcosa, forse ora inizierà a ricordare. Sprizza felicità da tutti i pori.

-Per aiutare la sua memoria a tornare potresti fare come ti ha detto tua madre.

-Si, lo farò.

---minuti dopo---

| Gold's pov |

Sono nel mio negozio quando, all'improvviso, mi sento male. È il mio cuore il problema, lo so.
Cerco di sopportare il dolore il più possibile ma le forze iniziano ad abbandonarmi e cado a terra sofferente. Sbatto la testa vicino al bancone ma ho ancora conoscenza. Sento che le forze mi stanno abbandonando pian piano. Poi sento il campanello del mio negozio, non riesco a vedere chi è, né capisco la sua voce. Perdo i sensi. In un attimo il buio totale.

---nell'ufficio dello sceriffo---

| Emma's pov |

Inserisco il disco all'interno del mio PC e con Regina guardo il filmato per più volte, o meglio io guardo il video dato che lei è occupata a trovare un modo per far ritrovare la memoria a Robin.
Inizia a fare ragionamenti su ragionamenti. Inizia a farmi confondere e non riesci a seguire nè il video nè le sue idee.

Resisto. (R)esisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora