S/A: (scrivo ora per avvisarvi) VI CONSIGLIO DI LEGGERE IN UN LUOGO PIÙ INTIMO DOVE NESSUNO POSSA VEDERE LE VOSTRE REAZIONI ALLE VARIE VICENDE, SE INVECE SAPETE COME CONTROLLARVI SIETE LIBERI DI LEGGERE DOVE PREFERITE.
Ovviamente se il capitolo vi piace mettete una stellina e commentate, Buona Lettura!Dopo tre giorni
|Regina's pov |
Robin e Roland stanno portando le loro ultime cose in casa mia, ormai nostra. Io e Robin non abbiamo parlato molto su quest'argomento, mi ha solo detto che avrebbe fatto il trasloco con Roland ma quando gli ho chiesto, più di una volta, di spiegarmi il motivo per cui non avrebbe voluto convivere si è rifiutato di rispondermi e mi ha proposto di passarci sopra e andare avanti, "è un dettaglio insignificante" ha detto. Crede che mi sia passata e che non gli chiederò più una motivazione ma si sbaglia: quando mi bacia non gli ricambio il bacio, non lo lascio avvicinarsi a me per abbracciarmi o anche fare una piccola carezza, gli rispondo freddamente.. insomma gli sto facendo capire che sono arrabbiata.
Roland ha sistemato tutte le sue cose in una camera che avevo vuota e che ora sto facendo sistemare come una camera da letto per lui, Robin ha sistemato le sue cose nella mia camera da letto.
Sono le sei di sera, torno dal mio ufficio dato che devo preparare la cena, ora si può dire che ho una famiglia a casa? In ogni caso non c'è solo la mia bocca da sfamare ma anche quella di un uomo e di un bambino.
Appena entro in casa vedo disordine ovunque tra giocattoli e panni sporchi gettati dappertutto.
Sento di svenire a momenti.-Tesoro, sei tornata. Dice Robin sentendo la porta dell'entrata chiudersi. È a petto nudo, indossa solo i pantaloni del pigiama di colore blu notte.
-Che cosa diamine è successo qui?! È la prima cosa che dico.
-A cosa ti riferisci? Chiede lui sorseggiando un break di succo alla pera.
-A cosa mi riferisco? A COSA MI RIFERISCO?! Sul serio Robin?! Non capisco se è passata una mandria di tori o se c'è stata la terza guerra mondiale qui! Guarda che casino. -mi avvicino alla ringhiera in legno delle scale, prendo il calzino che c'è al di sopra di essa- Cosa ci fa un tuo calzino qui?!
-Oh si, scusami. -si avvicina a me e me lo toglie dalle mani- Avevo dimenticato di portarlo in camera. -dicendo ciò fa cadere delle gocce di succo, probabilmente l'ha strizzato troppo, sul mio parquet in legno di quercia- Oh diamine, aspetta lo asciugo io. -si abbassa e usando il calzino "asciuga" il succo a terra.
Mi sto letteralmente sentendo male guardandomi intorno.
-Papà! -Roland corre all'entrata chiamando il padre. Ma.. È TOTALMENTE NUDO!- Sta iniziando il secondo tempo dai, corri, vieni!
-Oh si subito! -dice Robin- Tesoro, potresti metterlo di sopra? -mi dice ridandomi il suo calzino ormai bagnato dal succo, poi va in salotto col figlio.
Getto il calzino a terra e mi dirigo immediatamente in salotto. Mi posiziono di fronte il divano su cui sono seduti mentre vedono la partita di baseball, mi dicono di spostarmi dato che non riescono a vedere la partita ma io non lo faccio. Prendo il telecomando dal divano, spengo la TV e attendo che finalmente mi concedono la grazia delle loro attenzioni.
-Dai, è appena iniziato il secondo tempo! Dice Robin.
-Punto primo: Roland perché sei tutto nudo? Dico come se io fossi un tenente.
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Resisto. (R)esisto.
FanfictionLei: « Amami sempre, anche quando sono difficile da capire, anche quando ti farò impazzire, anche quando ti dirò di andare via perché è proprio in quei momenti che ho più bisogno di te. » Lui: « Non c'è bisogno che tu me lo chieda. Ti amerò sempre...