•Capitolo 12•

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| Regina's pov |

Ma cosa gli è preso? Quanto ha bevuto per uscire così fuori di testa?
Non capisco, non sono abbastanza sveglia per capirlo quindi vado di nuovo a letto.

Sono le 7:00 in punto quando la sveglia suona. Non sono riuscita a riprendere sonno e mi sento abbastanza nervosa.
Vado a farmi una doccia veloce e mentre mi lavo ripenso alla scena di ieri sera: Kyle che mi ha baciata. E io l'ho assecondato. Non so se sia una cosa positiva o meno, sento solo che con quel bacio mi sono sentita amata dopo tanti anni. Mi sento rinata e viva. Sento che finalmente qualcuno ci tiene a me, o almeno spero. Ma la questione più importante è: io tengo davvero così tanto a lui da non rifiutare il suo bacio oppure non l'ho rifiutato per altro?
Però credo di si.. credo che mi piace e che tengo a lui.. Credo…
Ieri siamo stati circa fino alle 2 di notte in quel bar, poi siamo tornati a casa, e in quel periodo di tempo mi sentivo protetta, stavo bene e mi sentivo al sicuro, non avevo paura di niente e di nessuno, e soprattutto mi sono sentita amata.

Esco dalla doccia e indosso un abito blu con calze nere e tacco a spillo nero. Poi vado a fare colazione giù.

-Buongiorno. Saluto i miei coinquilini del B&B.
Noto che Robin mi ha guardato e mi ha salutata con solo un cenno di testa. Non ha mai fatto così, mi ha sempre salutata con un sorriso enorme, è mai possibile che è ancora ubriaco? Mi accomodo di fianco a Roland e all'altro suo lato c'è Robin.

-Sei ancora ubriaco? Gli chiedo infastidita dagli sguardi che mi manda mentre mangiamo.

-No. Hai dormito bene? Mi chiede alzando un sopracciglio un pó come se fosse irritato.

-Si, fino a quando mi hai svegliata. Gli rispondo. Sto iniziando ad innervosirmi, a che gioco sta giocando?!

-Va bene. Dice. Poi si alza e si rivolge a Roland: Quando hai finito raggiungimi in camera così ti preparo per andare alla gita con la scuola, va bene? Si rivolge a lui con un tono molto più dolce rispetto a quello che ha usato con me e questo mi fa capire che ha un problema solo con me e che non è ubriaco.
Roland lo risponde con un cenno di testa e poi vedo che Robin va via.
Lo vedo allontanarsi e dirigersi alle camere. Decido di alzarmi e andargli dietro.
Lo riesco a raggiungere solo quando è entrato in camera sua. Resto fuori la porta per un minuto a decidere se devo entrare oppure lasciarlo perdere.
Decido di parlargli e capire perché fa così.
Busso e la porta si apre mostrandomi Robin senza maglia e col bottone dei pantaloni sbottonato che lasciano notare i suoi boxer neri al di sotto di essi, probabilmente si stava cambiando. Non avevo mai notato il suo corpo quanto fosse scolpito, ne tanto meno avevo mai visto il suo tatuaggio sul suo braccio destro: un Leone.
Appena mi vede noto che resta sorpreso.

-Cosa ti prende?! Gli chiedo alzando leggermente i toni.

-Pensavo fossi Roland, non avevo immaginato che saresti venuta qui proprio mentre mi cambiavo. Scusa ora mi rivesto. Dice freddamente. Lascia la porta aperta ed entra più all'interno della stanza per abbottonarsi i pantaloni e rimettere la maglia.

-Non intendo questo. Dico entrando in camera sua e chiudendo la porta alle mie spalle senza rendermi contro della mia ultima azione.

-Ah, e a cosa ti riferivi? Resta immobile.

-A te! A come ti sei comportato questa mattina quando sei venuto a bussare alla mia porta e quando prima eravamo a tavola. Mi spieghi cosa ti prende? Ieri era tutto normale, eravamo due amici che si raccontavano tutto e invece questa mattina sei impazzito. Sei freddo e distante, ti comporti come se io fossi l'ultima persona con cui vuoi parlare. E non dire che sei ubriaco perchè non lo sei come non lo eri questa mattina! Dico con toni alti e gesticolando.

Resisto. (R)esisto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora