24)Our intimacy.
08/05/2015
Al mio risveglio Daniel è già andato via. Abbiamo dormito insieme. Da piccoli eravamo abituati a dormire nello stesso letto, ma dai quei giorni sono cambiate tante cose come la nostra età. Era stato gentile con me, quando mi aveva vista imbarazzata aveva messo un cuscino, il Suo, tra di noi, come barriera. In realtà non volevo la divisione, volevo mi stringesse a lui, ma non ho avuto il coraggio di dirglielo.
Tutta la mattina L'ho passata alla Spa dell'hotel, aspettando il ritorno di Daniel. Mi aveva promesso che sarebbe tornato a pranzo, e che saremmo usciti insieme. Ma niente di tutto questo è successo. Così decido di ordinare il pranzo in camera e mangiare da sola.Inizio a pensare a milioni di cose che sono potute succedere a lui, e tutte mi facevano stare ancora peggio. Dopo pranzo decido di essere arrivata al limite e lo chiamo. Ovviamente non risponde. La mia ansia aumenta sempre di più, tanto da farmi chiamare mia sorella preoccupata. Parliamo per tutto il pomeriggio mentre lei cerca di farmi distrarre, ma non riesce per niente.
Solo dopo la cena in camera sento la porta della camera aprirsi e dischiudersi subito dopo. Lo vedo entrare già lavato e sorridente. Si avvicina verso di me, che sono sdraiata sul letto e si appoggia sulle mie spalle.
"Com'è andata?" Chiedo solo, leggermente sollevata di rivederlo.
"Benissimo." Dice sospirando felice.
"O almeno penso.""Come mai ti sei ritirato ora?" Azzardo a chiedere. Non lo guardo.
"Perché abbiamo pranzato fuori insieme ad alcuni ragazzi che stanno sostenendo il provino proprio come me." Mi spiega ed io annuisco.
"Potevi avvisare, Daniel." Dico adesso seccata.
"Mi hai fatto preoccupare.""Scusami, non ci ho pensato." Non è che non ci ha pensato, non mi ha pensato.
"Certo." Sbuffo, e mi giro dal lato opposto al suo visibilmente seccata.
"Amelia." Mi chiama.
"Ameliaaa." Riprova.
"Ameliaaaa." E solo dopo la terza volta, sento delle braccia avvolgermi e poco dopo mi ritrovo su di lui con le mie gambe divise dal suo bacino."Che cazzo vuoi." Dico scorbutica, cercando di scendere.
"Smettila." Dice facendomi rimanere immobile sopra di lui grazie alla forza delle sue braccia.
"Fammi scendere." Dico, ma tutti i miei tentativi di allontanarmi sono invano.
"No, rimaniamo tutta la serata così." Dice sorridendomi. E quel sorriso mi ammazza ogni volta.
"Mi sto seccando." Dico bugiarda. Adoro il contatto con la sua pelle, e riesce a farmi dimenticare tutto.
"Non puoi." Dice alzando il collo per darmi un bacio sulla mia guancia.
"Smettila." Dico con le mani intrappolate con le sue. Ad un tratto capovolge la situazione, facendomi ritrovare sotto di lui, e facendo arrossire il mio viso ancora di più.
"Sennò che fai?" Dice adesso con un po' di malizia. È la prima volta che Daniel usa questo tono con me.
"Non lo so, ma qualcosa di davvero pericoloso." Dico e mi guarda con uno sguardo di sfida.
Non risponde, si limita a guardarmi dentro gli occhi, mi sento nuda quando mi guarda così, perché lui riesce a leggermi l'anima."Stai tremando." Dice l'ovvio.
"Anche io." Ammette.
"Io, so che me ne pentirò.." inizia,cominciando a mollare la presa dalle mie braccia.
"Ma devo, perché se non lo faccio me ne pentirò di più."
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Childhood friend/ Daniel Sharman Wattys2018
FanfictionLei, Mia Müller diciannovenne goffa, Timida, realista, annoiata dalla solita routine. Cosa succede se un vecchio amico d'infanzia (childhood friend) ritorna a traslocare di fronte cosa sua come 10 anni prima? Lui, Daniel Sharman Ventunenne amante de...