25/05/2015
È passata una settimana dal nostro rientro. Ancora Daniel non ha ricevuto notizie da parte del Liverpool ed io ho iniziato a pensare a cosa fare se dovessero prenderlo. Lui si trasferirà in Inghilterra, ed io? Io cosa farò? A volte mi è capitato di pensare Al signor Efron, il direttore della New York Academy, Accademia della danza che mi voleva offrire una borsa di studiare per studiare li. Io ho solo paura, paura di doverlo abbandonare.
In questi giorni siamo stati poco insieme, lui sempre impegnato con gli studi ed gli allenamenti, io provando qualche passo di danza in camera mia, ma la sera sapevo di dover lasciare la finestra aperta perché lui sarebbe venuto. Infatti abbiamo dormito ogni sera insieme, senza fare niente, solo con i nostri corpi in contatto.
Non lo sa nessuno che stiamo insieme, in realtà non lo so neanche io, ma piace pensare che sia così.
Come ogni mattina mi reco a scuola, e come ogni volta che terminano le lezioni aspetto, in una via poco più avanti, Daniel che mi viene apprendere con la sua macchina.
Ad un tratto mi arriva un messaggio di Daniel dove si scusa per il contrattempo ma è dovuto scappare a casa di Dylan per un problema sugli schemi. Non ci ho capito niente in realtà, è molto confuso quel messaggio e ci rimango male a primo impatto, ma subito dopo faccio spallucce e mi avvio a piedi a casa.
Passo dalla Solita Yogurteria e mi prendo il mio solito Yogurt con il cioccolato in superficie.
"Ciao Mia." Mi saluta Gregg, portandomi il mio Yogurt al tavolo.
"Ciao Gregg." Lo saluto sorridente.
"È da tanto che non ti vedo.""Si, ho passato un brutto periodo." Mi spiega dolcemente.
"Problemi economici, ecco.""Mi dispiace Gregg, se Hai bisogno conta pure su di me." Dico rassicurandolo con un mezzo sorriso.
"Sai cosa potresti fare?" Chiede lui, illuminando quella stanza con il suo splendente sorriso.
"Potresti aspettare la fine del mio turno e potrei accompagnarti a casa.""Hai un auto?" Chiedo curiosa.
"No, ma ti accompagnerei a piedi." Dice ridacchiando.
"Meglio di farlo da sola no?""Si certo." Dico ridacchiando. Lui sa sempre mettermi di buon umore.
"Guarda ho finito il turno, possiamo anche andare." Dice togliendosi il grembiule. Usciamo dal locale e cominciamo a camminare per casa mia.
"Come procede con mister simpatia?""Chi è mister simpatia?" Dico ridacchiando, non sapendo minimamente a chi si possa riferire.
"Mister Cannato? Inizi a capire?" Chiede ancora.
"Intendi Cody?" Chiedo schifata al solo pronunciar il suo nome.
"Si, proprio lui." Dice guardando le sue scarpe, non reggendo il mio sguardo.
"Male." Dico io scrollando le spalle.
"Non ci frequentiamo più.""Oh che tragedia." Dice con un sorriso, totalmente incoerente con la frase appena detta.
"Sei felice?" Dico ridacchiando.
"Non si vede?" Dice unendosi alla mia risata.
"Lo odiavo quel tizio.""Anche io lo odio." Dico annuendo.
"Bene." Dice dolcemente, guardandomi.
"Posso dirti una cosa?""Certo, spara."
"Sai Selena? La ragazza con la quale ti avevo detto che mi stavo frequentando?" Dice ed io annuisco.
"Beh è mia sorella."
STAI LEGGENDO
Childhood friend/ Daniel Sharman Wattys2018
FanfictionLei, Mia Müller diciannovenne goffa, Timida, realista, annoiata dalla solita routine. Cosa succede se un vecchio amico d'infanzia (childhood friend) ritorna a traslocare di fronte cosa sua come 10 anni prima? Lui, Daniel Sharman Ventunenne amante de...