Capitolo 24

2K 104 10
                                    

Emma's poov
È strano come a volte due persone sono destinate a non stare insieme nonostante il grande sentimento che le lega.
Ma io non posso fare a meno di dire che ormai la mia anima appartiene a un paio di occhi azzurri e a delle grandi mani tatuate.
Nella mia vita non ho mai creduto in niente di così grande e pauroso come l'amore finché non è arrivato lui,Filippo.
Ogni volta che litighiamo mi sento un vuoto nello stomaco e provo in tutti i modi a cacciarlo via dai miei pensieri.
Lo cerco negli occhi di ogni altra persona ma non lo trovo mai perché lui non è comparabile a nessuno.

Questa sera non voglio tornare in casetta presto perché sarebbe tutto troppo annebbiante e malinconico.
Ecco perché ho deciso di andare nel mio bar preferito,vicino agli studi.
Non è male come posto anche se ha uno stile un po' vecchio e cupo.
Mi siedo in un tavolo abbastanza isolato,la luce è bassa e ci sono solo quattro persone.
Tiro fuori dalla tasca del giubbotto un accendino e una moneta per poi farla girare sul tavolo in legno rovinato.
Ci sono tantissime date e le iniziali delle persone che sono passate in questo posto.
Accendo più volte la fiamma dell'accendino per passare il tempo e comincio a mordermi il labbro inferiore.
Dio,è incredibile come il calore dei suoi baci mi possa mancare così tanto anche se sono passate poche ore.
<< Ragazza cosa ti posso portare? >> mi chiede la barista con voce roca.
<< Uhm,un bicchiere di Sambuca >> dico.
So che non dovrei bere ma un sorso non può farmi niente,voglio solo alleggerire lo stress.
<< Arriva >> mi avvisa tornando al bancone e io faccio un cenno con il capo.
Dopo pochi minuti finisco il liquido e faccio del mio meglio per non ordinarne un altro perché sinceramente non voglio girare per le strade come un' ubriacona e magari incontrare qualche fan.
<< Non è ancora venuto? >> chiede una bionda.
<< No >> risponde la proprietaria del bar facendo una faccia dispiaciuta.
<< Deve,quel ragazzo è un piacere per gli occhi >> conclude ridacchiando.
<< Addirittura? >> quasi urlo e le due donne si girano verso di me facendo un sorriso malizioso.
<< Oh si >> dicono all'unisono.
Da come lo descrivono questo tipo deve essere una copia di Leonardo Di Caprio.
<< Viene qua solo il sabato e si siede vicino alla finestra stando in silenzio >> mi spiegano.
Misterioso.
<< Ah e porta con se un fascicolo nero rilegato che sembra contenere delle canzoni >> continua la bionda.
A quelle parole sussulto.
Il mio cuore si annulla e il respiro mi muore in gola quando capisco che il ragazzo di cui parlano è proprio lui,il mio Filippo.
<< C-come si chiama ? >> La mia voce è decisa ma allo stesso piena di ansia.
<< Filippo Fanti...credo che partecipi a quello strano talent show che fanno qui vicino >> risponde.
Non è possibile,perdo un altro battito.
Perché deve essere ovunque?
Sembriamo collegati da una specie di filo invisibile che che fa di tutto per farci stare insieme.
Rimango in silenzio e mi metto il cappuccio della felpa per isolarmi da tutti gli altri.
E vuole il destino,sarà la sfiga,o quello che volete,ma dalla porta entra proprio Filippo.
Penso a un modo per uscire dal bar senza farmi vedere ma non mi viene in mente nessun'idea.
Cammino a passi non troppo veloci e sento i brividi impossessarsi del mio corpo.
Il suo tavolo è l'ultimo,proprio vicino alla porta che fa uno strano rumore quando appoggio la mano sulla maniglia e tutti si girano verso di me.
Merda.
Filippo alza la testa dal suo telefono e i nostri occhi si incatenano.
Corro via il più veloce possibile.
Perché ogni volta che voglio stargli lontana succedono queste cose?
Irama's poov
So che ho rotto io con lei ma non me ne accorgo nemmeno quando i miei piedi in un lampo sono fuori dalla porta.
Lei è davanti a me e al contrario di quello che mi aspettavo non sta correndo,è semplicemente ferma.
<< Emma >> sussurro.
Lei non si gira stringendosi nel suo giubbotto
e io vorrei solo abbracciarla e chiederle scusa per tutte le stronzate che le ho detto.
Lo so che è triste e la cosa che mi fa più male è che si sente così solo e unicamente per causa mia.
<< Io...io >> mugugno.
<< Tu cosa Filippo? >> mi chiede.
<< Non lo so okay? >> sospiro.
<< Sei un'idiota >> mi dice.
Ha ragione,sono una specie di cruciverba irrisolvibile.
<< È questo che hai da dirmi?>> chiedo passandomi una mano fra i capelli.
<< Cosa dovrei dirti?
Ti sei arrabbiato per una cosa che io non ho voluto e questo tu lo sai bene >> urla.
<< Non urlare Barbie >> la richiamo e lei stringe ancora di più i pugni.
<< Tu non sai quanto ti vorrei odiare in questo momento ma proprio non ci riesco perché quello che provo per te non mi da tregua per neanche un secondo.
La testa mi dice una cosa e il cuore un'altra.
Il punto è che quest'ultima è troppo forte >> mi spiega.
Mi ama.Forse mi ama ancora proprio come io amo ancora lei. 
Appoggia le mani sulle mie spalle e mi spinge ma non lascia che mi sbilanci dato che tiene stretta la stoffa della mia maglia nelle sue mani.
L'attiro a me e metto le mie braccia intorno alla sua schiena mentre lei nasconde la testa nel mio petto proprio come faceva quando andava ancora tutto bene.
La sensazione è familiare e splendida, resterei così per ore. 
Solo adesso realizzo che non è questo il momento per fare lo stronzo, non è il momento di far pesare ogni errore ad entrambi.
È il momento di parlare, di far uscire fuori tutto..se ci siamo incontrati in questo cazzo di posto, in modo ridicolo qualcosa vorrà pur dire. 
Se la perdo ora, l'ho persa per sempre.
<< Scusami piccola >> sussurro.
<< Promettimi che questo durerà per sempre >> mi dice.
<< Sempre >> ribatto.
Lei aumenta la stretta sulla mia maglia e sento le lacrime bagnare sia me che lei. 
Così stretto non mi ha mai tenuto.
Il profumo dei suoi capelli è quello che le ho spruzzato io stesso questa mattina,la mia Barbie.
Mi stacco lentamente da lei e i suoi occhi persi e cupi mi guardano come se avessero paura che io possa andarmene via..
Prendo la sua mano e solo ora mi accorgo che  tiene un mio orecchino.
Mi mostra un mezzo sorriso quando io continuo a guardarla quasi incantato...
Lei è la donna più bella di questo mondo. 
<< Possiamo continuare a parlare anche tutta la notte, ma non qui>> le dico.
Lei sorride e io la prendo in braccio.
Voglio che questa notte sia magica.

Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora