Emma's poov
Siamo tornati da poco in casetta e in un certo senso mi sento affogare.
Mi manca ogni minima sensazione che abbiamo provato io e lui in questi due giorni e non riesco a nasconderlo.
Ho passato le ultime due ore con Simone che ha cercato di avvicinarsi a me in qualsiasi modo ma io non riesco a smettere di pensare a quello stronzo che mi ha fatto innamorare perdutamente di tutte le sue minime imperfezioni.
Da quando c'è Filippo sono più felice,questo è vero,ma sono sempre tesa e agitata.
Forse perché finalmente tengo di nuovo a qualcuno nella mia vita e ho paura che vada via,che possa crollare tutto.
Vorrei essere rinchiusa in una campana di vetro senza vedere il mondo che va avanti intorno a me.
Quasi scoppio in un pianto nervoso mentre vedo il braccialetto che gli ho rubato ieri sera durante la notte.
È incredibile come le cose possano cambiare in meno di 24h ore.
Mi passo una mano sul viso più volte per poi legare i capelli in una coda alta.
Vado in bagno accendendomi una sigaretta.
So che in questo momento sono incoerente con me stessa,insomma odio fumare ma ne ho davvero bisogno,per rilassare i nervi.
Mi sciacquo il viso più volte per cancellare tutto.
Ho gli occhi arrossati,indosso solo una maglia bianca che mi arriva a metà coscia,coprendo a stento le mutandine nere.
Ho un aspetto terribile.
L'acqua fresca sembra non aiutare.
Tutto è impregnato dall'odore di fumo mentre vado in cucina con una scatolina a forma di cilindro fra le mani piena di calmanti che sono costretta a tenere per ogni evenienza.
Prendo un bicchiere d'acqua e ingoio due pastiglie mentre penso a Filippo.
A me ieri sera fra le sue braccia,al sicuro.
Torno in bagno e mi siedo sulla tazza con le gambe incrociate chiudendo gli occhi.
Dopo pochi secondi qualcuno bussa.
Chiunque sia deve subito andarsene.
Non ho intenzione di aprire ma mi accorgo di essermi dimenticata la chiave quando sono andata a bere.
Maledizione.
La porta si apre ed entra l'ultima persona che volevo vedere: Filippo.
Vorrei scomparire,svenire o qualsiasi altra cosa pur di non affrontare questo momento orribile.
Mi guarda in modo cupo mentre si passa un dito sulle labbra.
Sembra decisamente arrabbiato.
Continua a guardarsi intorno per poi sbattere la mano con violenza vicino al lavandino,esattamente accanto al mozzicone di sigaretta che ho fumato.
<< Cos'è tutta questa merda Emma? >> urla.
L'ansia prende il possesso del mio corpo e io quasi piango perché non mi ha chiamata Barbie.
È davvero finita...o è mai iniziato qualcosa?
I miei occhi diventano lucidi ma decido di essere forte e non gli rispondo mentre tengo lo sguardo fisso verso il pavimento color crema.
La sua mano mi afferra il braccio provocandomi dolore ma sembra non importargli,se ne pente sempre dopo.
<< Smettila di stare in silenzio,non è un gioco! >> grida più forte e io cerco di allontanarmi dalla sua presa.
Il suo sguardo finisce sul barattolo dei calmanti e posso sentirmi morire dentro.
<< Wow,pillole >> dice facendo una risata finta e buttandole per terra spargendole in tutta la superficie.
A questo punto non riesco più a fermare le lacrime.
<< Parli sempre di lui e poi rovini tutto>> afferma riferendosi a Simone.
<< Sai benissimo perché l'ho fatto Fil e sai anche che io non provo più niente per lui!>> sospiro con aria disperata.
<< Ma a te non importa,non capisco>> concludo.
<< Tutto questo mi confonde,davvero.
Mi hai fatto male,dentro >> dice toccandosi il petto.
<< E tu a me non hai fatto male?Non hai creduto in me! Pensi che questo non possa ferire? >> ribatto passandomi una mano fra i capelli.
Abbassa lo sguardo e scuote la testa.
<< E adesso scordati di me,insultami,prendimi in giro per quello che ti importa...>> grido avvicinandomi a lui e amplificando il nostro contatto visivo.
<< Ma che dici,si che mi importa! >> dice incredulo delle mie parole.
<< No no no,non è così.
Non sai quello che penso,quello che sento,non mi credi,non mi vedi >> affermo prendendogli la mano.
Rabbrividiamo entrambi.
<< Si che ti credo...io ti penso,tutto il tempo.
Non ti rendi conto che ho capito che senza te non posso stare,che ti amo? >> mi dice fissandomi le labbra.
Improvvisamente tutta la rabbia che provavo nei suoi confronti per non avermi ascoltata sparisce perché si...lui ha il potere di cambiare il mio stato d'animo in un batter d'occhio.Wow.
<< Però Barbie,sai cosa?
Sono stanco di affezionarmi alle persone,di soffrire.
Ho fatto questo errore tantissime volte e ci ho provato di nuovo,con te è stato diverso ma poi si è distrutto in mille pezzi come con le altre.
Io non sono fatto per amarti,ma per farti del male.
Devo tornare ad essere il pezzo di ghiaccio che ero prima di conoscerti,senza emozioni e punti deboli.
È finita perché non voglio farti entrare nella vita di una persona che non fa altro che cancellare la tua felicità e il tuo meraviglioso sorriso >> mi sussurra tra le lacrime mentre mi accarezza la guancia.
Oh,ragazzo misterioso perché non capisci che tu sei l'unica ragione per cui mi alzo con un minimo di allegria la mattina?
Quelle parole sono uscite così affilate dalla sua bocca e una ad una mi hanno trafitto come delle spade.
Non mi lascia neanche il tempo di ribattere e mi da un bacio fortemente sentito sulla fronte.
L'ultimo rumore che riesco a sentire è quello della porta che sbatte violentemente e dei miei singhiozzi disperati.
Se n'è andato da me,si è spaventato solo perché ha paura dell'imperfezione.
Mi sento come una specie di aereo che ha sempre volato senza problemi e un giorno cade improvvisamente nel oceano.Tutto si spegne.
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Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.
Fanfiction"Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina acca...