Irama's poov
Sono il primo a svegliarmi.
La testa mi pulsa, sento l'acido in bocca e credo di aver bisogno di riposare ancora un po' ma ho una sorta di orologio biologico per cui entro una certa ora, le otto del mattino, il mio cervello si attiva e vuole ad ogni costo cominciare la giornata.
Solo che stamattina non riesco a muovere nessun altro muscolo.
È una sensazione del cazzo quella del dopo sbronza, per questo mi ero ripromesso di non ridurmi mai più fino al punto di non ritorno.
All'inizio della mia carriera, non facevo altro che andare a feste e ubriacarmi fino a ridurmi in pessime condizioni.
Ero convinto che quella vita mi avrebbe reso felice,ma mi sbagliavo.
Alcol, party e ragazze erano diventate una routine per me finché non ho capito che fare parte del mondo della musica significa molto più di questo.
Avevo e ho delle responsabilità: era inammissibile che mi presentassi ancora sbronzo ad un concerto o che mi comportassi da idiota attirando la stampa per le mie azioni sconsiderate.
Essere famosi non significava questo.
Voleva dire far felici i miei fans regalandogli canzoni che trasmettessero loro qualcosa, che li tirassero su di morale quando erano tristi, che li facessero sorridere o che semplicemente fossero belle da ascoltare.
Sicuramente, ieri sera avrei fatto la stessa fine se non fosse stato per Einar.
Dovrò ringraziarlo quando riuscirò ad alzarmi dal letto.
Dio, Emma.
É per lei che mi sono ridotto in questo stato pietoso.
Credo di essere stato talmente alticcio da averla sognata ieri sera.
L'ho sognata venire proprio qui.
Aveva i capelli castano così chiaro da raggiungere il biondo tutti aggrovigliati, il viso stravolto dal pianto, le ciabattine pelose e il vestito tutto stropicciato.
Forse c'era anche una macchia di gelato.
Ma era tremendamente bella, cazzo.
Lei è sempre così bella.
Mi guardava con i suoi grandi occhioni verdi come il mare cristallino e la sua bocca deliziosa era incurvata in una leggera smorfia.
Mi rimproverava e poi mi costringeva ad andare a dormire.
Era da tanto che non dormivamo insieme. L'ultima volta avevamo appena fatto l'amore.
La visione di Emma tutta eccitata e gemente per me, non credo che la dimenticherò mai.
Ho capito di amarla ancora di più in quel momento mentre mormorava il mio nome, accogliendomi dentro di sé e tra me e me ho pensato che non avrei voluto essere in nessun posto tranne che in quel letto con lei, per il resto della vita.
Dal momento in cui mi ha raccontato della sua storia con Simone, un enorme senso di protezione si è insidiato nelle mie viscere (oltre, alla voglia di uccidere quel bastardo). Così l'ho cullata tra le mie braccia e l'ho stretta forte promettendole di non farle mai del male.
Si, mi sa che mi sono innamorato di lei in quell'occasione.
Devo ringraziare il mio migliore amico Lorenzo per avermi fatto iscrivere ad Amici,altrimenti non avrei mai incontrato la mia Barbie.
Così bella, forte e intelligente.
Cristo, che schifo.
Parlo come un'adolescente alla sua prima cotta.
Questa ragazza mi ha davvero cambiato.
Nel mio sogno lei mi diceva che non voleva lasciarmi ma purtroppo tutto ciò non è reale.
L'ho fatta soffrire.
Quando, ieri sera, Ein mi ha detto che lei e Nicole stavano parlando mi è sprofondato il cuore nel petto.
Tutto ciò che dice Nicole é falso e so quanto sia brava a manipolare le persone e far credere agli altri quello che lei vuole.
Ci é riuscita persino con me convincendomi che mi amasse davvero.
Non voglio che Emma le creda e spero che abbia fiducia in me.
La amo e non le farei mai del male.
Volevo dirglielo, ieri sera..che l'amo ma poi lei se n'è andata.
E non ha voluto né parlare con me né vedermi e io ero disperato perché non capivo che cazzo stesse succedendo.
Quando l'ho lasciata era tutta felice e sorridente e non vedeva l'ora di passare del tempo insieme.
Sono andato da lei per risolvere la questione e sono riuscito a parlare solo con Lauren.
Ho detto alla sua amica che sarei tornato il giorno dopo,cioè oggi.
Voglio Emma,non la lascerò andare.
Ecco la lista delle cose da fare: fare pace con lei, baciarla, farci l'amore , dirle che è solo mia , cantarle la canzone che ho scritto per lei e farla finita con Nicole.
Con questi pensieri e degli obiettivi ben precisi in mente mi decido ad aprire gli occhi e vengo accecato dalla potente luce del mattino.
Gemo mentre il mal di testa si intensifica e, mentre mi porto le mani alla testa, sento una voce provenire dal mio petto.
<< Buongiorno >>.
Poi la vedo.
Cristo,è lei.
<< Come va la testa? >> mi chiede guardandomi dolcemente.
È qui.Nel letto con me.
Il mio petto brucia dove mi tocca e improvvisamente sento anche tutte le altre parti del corpo a contatto con lei.
Il mio braccio che le circonda la vita e la fa aderire a me come se fossimo un unico corpo.
Non le rispondo e continuo a osservarla.
Sono ancora un po' sbalordito per il fatto che lei sia davvero qui o forse sono ancora ubriaco.
<< Fil >> mi chiama con tono un po' più preoccupato.
<< Stai bene? >> insiste.
Ora che sei qui benissimo,penso.
<< Tutto ok >> mormoro schiarendomi la gola.
Ho la voce roca e mi brucia la gola.
<< Sicuro? >>mi chiede scostandomi un ciuffo dalla fronte. Adoro quando lo fa.
Di solito poi arrossisce e ritrae la mano come se avesse paura che la sgridi.
<< Non sembri molto.. ehm.. a posto >> ridacchia.
<< Stai tranquilla >> la rassicuro.
Mi lancia un'ultima occhiata e poi si stacca dal mio abbraccio.
Sono sul punto di riportarla sul letto.
Solo altri cinque minuti o per sempre.
<< Ti prendo un bicchiere d'acqua e cerco qualcosa per farti passare il mal di testa >>.
Annuisco e rimango sdraiato a guardarla.
Si sistema un attimo il vestito e poi si riavvia inutilmente i capelli con le dita.
La luce del sole le bacia la pelle e la fa risplendere.
Fa risplendere quel corpo perfetto.
È meravigliosa.
<< Emma >>la chiamo interrompendo la sua marcia verso la cucina.
Si gira e alza un sopracciglio con aria interrogativa.
<< Perché sei qui? >> chiedo e trattengo il fiato mentre mi guarda con espressione strana.
È ovvio, idiota.
<< Che razza di domanda è? >> mi dice il mio subconscio.
<< No,non ho intenzione di lasciarti >> mi risponde capendo la mia vera domanda.
Mi sento estremamente sollevato perché vuol dire che possiamo aggiustare le cose.
Lei continua a fissarmi come se si aspettasse che io faccia o dica qualcos'altro.
Poi scuote la testa e corre fuori.
Non so perché, ma ho l'impressione di aver appena sbagliato qualcosa.
Continuo ad avere questa sensazione mentre bevo la pasticca e facciamo colazione insieme.
Non parliamo mentre mangiamo e lei mi sembra assorta nei suoi pensieri mentre evita il mio sguardo.
Vorrei baciarla ma so che non me lo lascerebbe fare perché prima dobbiamo chiarire sebbene, in questo momento, sono persino invidioso delle fragole che possono toccare le sue labbra e io no.
<< D'accordo >> inizio la conversazione posando i piatti nel lavello e mettendo un po' di distanza tra noi.
<< Parliamo di quello che sta succedendo perché io sto impazzendo >> sospiro.
Lei sgrana gli occhi facendoli sembrare ancora più grandi e si lecca nervosamente le labbra.
Credo stia cercando qualcosa da dire ma che non trovi le parole.
<< So che ieri sera hai parlato con Nicole dopo il concerto >> comincio per aiutarla.
Annuisce.
<< Lei mi ha detto delle cose.. >> dice a voce bassa.
<< Quali cose? >> le chiedo.
Sapevo che era questo il punto.
<< Lei sa di noi >> .
Incrocio le braccia al petto confuso.
<< Mi ha detto che sei stato tu a dirglielo >> aggiunge con tono deluso.
<< Io? >> esclamo incredulo.
<< Nemmeno i miei amici più stretti lo sanno,credi davvero che lo direi a lei? >> quasi urlo.
<< Non lo so >> sbuffa frustrata stringendo i pugni in grembo.
È sexy quando è arrabbiata. Mi correggo, è sempre sexy.
Vorrei dirglielo ma penso che mi tirerebbe uno schiaffo visto che stiamo parlando di una cosa seria.
<< Non gliel'ho detto io, piccola. Non so nemmeno come.. >> provo a riflettere.
Francesco è anche il suo manager, forse l'ha scoperto tramite lui.
Nicole sarebbe capace di tutto.
Non mi stupirebbe sapere che sia riuscita ad ottenere quell'informazione.
<< Okay >> mi dice soltanto.
<< Ah, e mi ha detto che passate ancora molto tempo insieme, che siete ancora legati >> mi comunica con la voce spezzata.
Aggrotto le sopracciglia così tanto da riuscire a vedere le pieghe della fronte.
Ora si che sono arrabbiato.
Non posso credere che le abbia detto una cazzata del genere.
E perché mai poi? Che cosa vuole ottenere?
<< Non è assolutamente vero >> esclamo.
<< Aveva un pass per il backstage,sarebbe andata a trovarti in camerino.. >>
<< Alcune volte lo fa >> ammetto.
La sua espressione cambia da arrabbiata a ferita, come se non credesse alle sue orecchie.
Accidenti, non volevo farla sentire così.
Si alza di scatto e la sento emettere un respiro tremante.
<< Okay >>dice di nuovo.
Sta per piangere ma non vuole farlo davanti a me.
Probabilmente vorrebbe anche urlarmi contro ma non lo farà.
Lei preferisce tenersi tutto dentro.
<< No, non è okay. Non hai capito >>protesto avvicinandomi a lei.
<< Va bene così, Filippo >> dice lei con voce strozzata.
La scrollerei con forza o la bacerei,anzi entrambe le cose contemporaneamente.
Le prendo il viso tra le mani e la fisso dritto negli occhi. Verde contro verde.
<< Sta zitta e ascoltami >> ordino.
<< Alcune volte viene e mette giù uno dei suoi spettacolini.
Mi dice che mi rivuole, che vuole che torniamo insieme e cose così.
Non le ho mai dato retta: per me é finita da tempo.Non so neppure io come ottenga i pass nonostante io abbia espressamente chiesto che non le vengano più forniti.
Deve avere più conoscenze di quante io creda >> dico tutto d'un fiato.
<< Comunque, non mi interessa perché continuerò a respingerla all'infinito visto che non è lei quella che voglio >> concludo.
<< Dice di amarti >> fa Emma mordendosi il labbro indecisa.
La mia piccola. Così forte e così insicura.
<< Non mi ama,credimi >> la rassicuro.
<< Uhm,okay >> dice. Di nuovo.
Alzo gli occhi al cielo.
<< Quando dici okay non capisco se mi credi o meno >> la rimprovero con aria scherzosa.
Le sue guance si tingono di rosso e ancora mi ritrovo a pensare a quanto sia deliziosa e a quanto ho voglia di strapparle il respiro con un bacio.
<< Scusa. Ti credo >> sussurra dolcemente. <<Non dovevo dubitare di te,mi dispiace >>.
Le accarezzo la pelle soffice del viso con i pollici.
<< Conosco Nicole,riuscirebbe a vendere il ghiaccio agli eschimesi con la sua parlantina >> commento facendola ridere un po', finalmente.
Mi piace il suono della sua risata, è una melodia pura.
Mi piacerebbe poterlo riprodurre con la mia chitarra e scriverci una canzone.
<< Solo, voglio che tu me lo dica se non sei sicura di qualcosa o c'è qualcosa che ti turba e abbi fiducia in me, piccola >> quasi la prego.
Lei muove la testa in segno affermativo e per me quello è anche il segnale per poterla baciare.
Lei risponde al contatto e si aggrappa alla mia maglietta tirandosi sulle punte dei piedi.
<< Piccolì,ti amo >> affermo sfiorandole le labbra.
Lei mi guarda e ride.
<< Ti amo anch'io ragazzo misterioso >>.
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Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.
Hayran Kurgu"Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina acca...