Capitolo 4

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Emma's poov
Sono le 9:00 di domenica mattina e io ho dormito si e no quattro ore.
Decido di farmi una doccia calda e mi dirigo verso il bagno che trovo stranamente ordinato.
Nel relax e nel silenzio la mia mente vaga come persa in un mondo pieno di pensieri che scivolano via come l'acqua.
Appoggio i piedi sul morbido tappetino bianco e mi metto l' accappatoio.
Vorrei buttarlo via perché me l'ha regalato Simone due mesi fa quando tutto andava per il verso giusto ma non ci riesco perché in me c'è ancora un barlume di speranza.
Torno in stanza e penso a cosa indossare.
Sul letto di Valentina c'è una felpa bianca molto graziosa e decido di rubargliela.
Mi sta enorme ma è comoda.
Ha un profumo piuttosto forte ma mi piace moltissimo.
Cerco dei leggins nel mio armadio,mi alzo per andare davanti allo specchio e provarli ma noto un'ombra dietro di me.
<< Perché ti sei messa la mia felpa Barbie?>>
Sussulto e mi ritrovo davanti all'ultima persona che vorrei vedere : Filippo.
<< La tua felpa?Oddio scusa,non era assolutamente mia intenzione.
Era sul letto di Vale e io....>> non finisco il discorso e divento rossa come un peperone.
<< Non importa tienila.Ti sta bene.>> dice.
Annuisco e faccio un piccolo sorriso.
Prende il suo pacchetto di Lucky Strike quasi finito,i fogli con le canzoni che deve studiare e il suo amato Mp3.
<<Filippo,aspetta.>> dico prendendogli la mano.
<< Perché sei venuto a prendermi alla festa a quell'ora e mi hai portata a casa? >> chiedo.
<< Perché sei ingenua Barbie.
Ti illudi,non sai riconoscere chi ti merita.
L'ho fatto perché saresti tornata frignando e siccome purtroppo abitiamo sotto lo stesso tetto avrei dovuto sopportarti.>> sbotta.
Queste parole così fredde e crude mi fanno impietrire e una lacrima scende dalla mia guancia.
<< Pensi che io sia felice di dover passare tutto il mio tempo con te?
Sei dannatamente lunatico e stronzo.
Sei un'idiota e un vigliacco.
Ti importa solo di te stesso e nonostante ciò io ho cercato di capirti,di instaurare un rapporto civile con te ma tu non cambierai mai!
Non ti voglio più vedere.Ti odio!>>grido.
Sono attraversata da un senso di liberazione mentre tutto ciò esce dalla mia bocca.
Gli tiro un schiaffo e lui non ha nessun tipo di reazione.Esce dalla camera e sbatte violentemente la porta.
Mi tolgo la felpa che profuma di lui e cado in un pianto profondo.
Gli uomini sono tutti uguali.

Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora