Capitolo 27

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Emma's poov
<< Baciami e basta >> mi supplica.
Le mie gambe sono strette intorno al suo bacino mentre passo le mani tra i capelli castani del ragazzo e gli alzo la testa verso la mia.
La sua bocca si schiude cercando le mie labbra dando inizio a un bacio infinito e sentito da entrambi.
Inarco la schiena quando lui inizia a baciare ogni centimetro di pelle sul mio collo e solo dopo mi ricordo che ci sono le telecamere.
<< Fil >> ansimo.
Lui mugugna qualcosa e mi stringe ancora di più a se.
<< Il b-bagno >> gli sussurro all'orecchio cercando di coprire il più possibile il piccolo microfono che sta sul mio petto.
Fa di no con la testa ma io quasi lo prego e finalmente si stacca dalle mie labbra,ormai bollenti.
Con una mano si tiene in equilibrio e poi mi prende in braccio velocemente avviandosi verso il bagno.
<< Sai che so camminare vero? >> gli dico e ridiamo entrambi.
Non capisco come faccia a tenermi in questo modo,senza nessun tipo di sforzo.
Chiude la porta con un calcio e io avvolgo il suo collo con le mie braccia.
Lui mi stringe il sedere e io sussulto.
Le nostre lingue cominciano a giocare senza fermarsi neanche per un secondo e creano qualcosa di magico.
Riesco a sentire il suo sapore di tabacco e menta.
<< Fai l'amore con me Emma,ho bisogno di sentirti mia >> dice con il fiato corto.
Chiudo gli occhi quando le sue mani passano sulle mie cosce, le accarezza leggermente, delicato e silenzioso, il contrario di quello che siamo stati fino ad adesso.
Arriva piano al mio inguine, toccando i pantaloni che coprono la mia pelle in fiamme e non ho mai desiderato tanto di non indossare un vestito.
Le sue dita affusolate si arricciano sopra la mia intimità.
Ci guardiamo e posso dire che i suoi occhi amplificano tutto. Ogni dettaglio.
<<Ti prenderei proprio qui, contro questo muro>>sussurra al mio orecchio.
Lascia un bacio bagnato sotto la mia mascella prima di soffiarci sopra e lasciare il mio corpo in balia dei brividi.
Non riesco a controllare nemmeno una mia azione, una mia sensazione.
Sono sotto il controllo di Filippo.
Lui viaggia sotto il tessuto della mia maglia e io sono lì,stretta a lui per la paura che tutto questo non sia vero.
Spingo il mio corpo in avanti e la mia testa nell'incavo del suo collo.
L'unica fonte di luce è quella della luna piena che si intravede chiaramente dalla grande finestra.
Prendo una sua mano portandola al bottone dei miei jeans che lui slaccia e io me ne libero il più velocemente possibile.
I suoi occhi si allargano nel modo che tanto amo mentre studia tutto di me.
L'aria nella stanza è già finita e noi dobbiamo ancora iniziare.
Tolgo la sua felpa bianca e la lancio da qualche parte nel bagno senza curarmene minimamente.
Traccio con l'indice ogni suo singolo segno di inchiostro sotto le mie dita.
Mi incuriosisce sempre, come la prima volta. Lui mi guarda e si tira il labbro inferiore fra i denti,è così sensuale.
I nostri petti sono premuti così tanto da poterne formare quasi uno solo.
Filippo disegna la riga della mia colonna vertebrale e io sono incapace di reggere il suo sguardo.
Lui slaccia il mio reggiseno che rimane intrappolato fra di noi e fa un passo indietro facendo cadere l'unica barriera rimasta sui miei seni.
<<Dio,Barbie>> dice.
La voce terribilmente roca, i suoi occhi quasi più scuri,i capelli scompigliati e il petto che trema.
Le pupille si allargano e la sua bocca si schiude quando sbottono i suoi jeans, li lascio scivolare via dalle sue gambe e faccio lo stesso con i boxer.
Il suo sguardo è fisso su di me.
Sono io l'unica cosa che guarda, l'unica cosa che vuole guardare.
Filippo afferra le mie mani e mi mette a cavalcioni su di lui,al bordo della doccia.
<<Sei incredibile>> dice.
<<Tu sei incredibile>>ridacchio e scappo dalla sua presa.
Sento il calore crescere dentro di me mentre afferra le mie cosce e apre le mie gambe.
Gioca con gli slip neri, passandoci sopra il pollice, e abbassandoli lentamente sui miei fianchi, le mie cosce, le mie ginocchia, le mie caviglie, fino a quando non toccano il pavimento.
Strofina la mia intimità, iniziando a fare dei piccoli movimenti circolari.
Afferro il tappetino mentre il mio corpo si contorce sotto di lui.
Un ghigno di vittoria si apre nel suo viso nel vedere che l'effetto che mi fa è sempre lo stesso.
<<Shh, fai la brava. Piccola>> sussurra.
La sua voce non fa altro se non aumentare l'eccitazione dentro di me.
Filippo passa l'indice sopra al mio centro nervoso, sfiorando la mia entrata.
Sento le guance andare in fiamme e mi muovo sotto di lui, incapace di aspettare ancora.
Mi sorride un'ultima volta, prima di affondare la testa fra le mie gambe, la sua lingua e la sua bocca lavorano insieme per procurarmi un piacere nemmeno spiegabile.
I suoi movimenti lenti e circolari, la sua bocca che si chiude come un fiore attorno a me.
Mi tiene ferme con le sue mani grandi e io tiro i suoi capelli più volte.
Non ce la faccio più, voglio solo baciarlo e voglio averlo tutto per me.
Serro gli occhi e sussurro il suo nome mille volte,quando la sua lingua colpisce un punto debole a sinistra, ancora e ancora portandomi all'orgasmo.
Filippo appoggia la testa sulla mia pancia e mi guarda mentre riprendo fiato.
Si lecca le labbra con la lingua.
Passa dall'ombelico fino alle mie costole.
Quando si trova ai miei seni si ferma.
Le mie mani si allacciano dietro le mia schiena.
Le nostre intimità si sfiorano e sento ogni parte di me esplodere.
Provo ad attirarlo più vicino a me.
<<La pillola>> mormora
<< L'ho già presa >> sorrido.
Lui si acciglia e io accarezzo la sua guancia, come per rassicurarlo.
Si abbassa sul mio corpo, entrando piano dentro di me.
Rimane fermo, non fa nessun movimento.
<< Fammi tua >> gli chiedo.
Inizia a muoversi, sale e scende su di me, piano e lento, romantico.
Mi bacia ogni parte di pelle a cui gli è possibile accedere e io lavoro sulle sue scapole, creando una linea di cerchi rossi, quasi neri, sulla sua pelle tauata.
<< Più veloce>>lo imploro.
<< Potrei farti male>> sospira
<<No, sei te. Sei il mio Fil >>ansimo.
Passa dal mormorarmi cose dolci a cose sporche.
Spinge più veloce e con più forza, ogni spinta più in profondità e ogni volta più passione mentre mi dice tutte le cose che vorrebbe farmi e che giura un giorno faremo.
Tocca il mio punto, e lui lo sa.
<<È questo il tuo punto, Barbie.
Io lo so e l'hai scoperto solo con me, non con quelli che hai avuto prima.
Solo io so che qui ti provoco piacere, proprio qui >> continua toccandolo più volte.
Il mio corpo trema.
<<Filippo >> urlo.
Mi aggrappo alle sue spalle, i miei seni toccano il suo petto e questo sembra farlo impazzire.
Mi muovo per fargli sentire ancora quel contatto.
La sua mano scende lungo il mio fianco, tenendomi stretta e vicino a lui.
Lo sento, sento ogni parte di lui collegata con ogni parte di me.
Le mie labbra cercano disperatamente le sue che si schiudono subito, iniziando un bacio confuso e bagnato, passionale e perfetto, mentre entrambi raggiungiamo l'orgasmo.
Lui rimane dentro di me appoggiando il suo corpo sopra il mio, schiacciandomi sotto il suo peso senza nemmeno accorgersene, ma non è un dolore.
È come una coperta.
Il mio scudo,una specie di rifugio.
Accarezzo i suoi capelli mentre lui deve ancora riprendere fiato.
Alza lo guardo verso di me, mi sorride.
Scivola via, sparendo in camera mentre io mi sistemo meglio.
Quando torna indossa solo una maglia e ne lancia una anche a me, che afferro e mi metto.
Si sdraia vicino a me e mi guarda ma è troppo silenzioso.
<<Perché non parli?>> gli chiedo.
<< Perché non ho parole per descrivere me,te,noi >> mi sussurra.
Tutto questo è magico.

Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora