Emma's poov
Sono le dieci quando i raggi caldi del sole mi svegliano.Erano secoli che non dormivo così bene,mi sento rinata e sorrido ripensando a tutto ciò che è successo ieri.
Filippo accanto a me dorme ancora,la sua bocca è leggermente aperta e i capelli sono scompigliati.È così tenero...
Prendo una sua felpa che,come sempre, ha un profumo travolgente e me la infilo velocemente.
Vado in bagno cercando di non fare rumore per darmi una sistemata,non voglio che lui mi veda in questo stato.
Metto gli auricolari mentre muovo il mio bacino seguendo il ritmo della canzone e spalmo un po' di crema sul mio viso.
La porta si apre di colpo facendomi sussultare.Filippo mi sorride mentre si avvicina e mi da un bacio a stampo.
<< Buongiorno Barbie >> sussurra con la voce ancora impastata.
<< Buongiorno Fil >> gli dico mentre passo le mie dite lungo i suoi pettorali perfetti mentre ridacchio.Sembra sereno.
<< Allora non sei così timida >> mi prende in giro scherzosamente.
<< Tu non sei da meno >> dico facendogli vedere i fiori rossi che ha creato sul mio collo.
Tocca tutti i punti dove ha segnato la mia pelle e si morde il labbro.
<< Ti fa male? >> mi chiede con tono preoccupato.
<< Che?No! È stato fantastico...>> dico mentre prendo il suo viso tra le mani e lo porto a guardare il mio.
<< Non è stato doloroso >> lo rassicuro.
<< È stato semplicemente perfetto >> concludo e gli do un bacio sulla fronte.
<< Allora...faccio la colazione? >> dico arrossendo.
<< Mh sì...vediamo di cosa sei capace >> risponde facendo un sorriso malizioso.
Quando decido di preparare qualcosa da mangiare vuol dire che sono veramente felice,che sono serena ed è così.
Ho optato per la ricetta dei pancake di mia nonna e devo dire che mi sono venuti proprio bene.
Aggiungo un po' di sciroppo,posiziono delle ciliegie e sorrido soddisfatta del mio operato.
Oggi sono proprio affamata,ieri sera abbiamo praticamente digiunato.
Filippo entra in cucina e posso dire che il suo volto è sorpreso,non se lo aspettava.
<< Irritante ma perfetta come cuoca >> scherza mentre morde il pancake nel suo piatto.
Se prova a dirmi che sono irritante un'altra volta non so cosa gli faccio,sul serio.
<< Ti spengo una sigaretta nell'occhio >> scherzo e gli faccio l'occhiolino.
<< Non arrabbiarti piccola >> sussurra lui e afferra una ciliegia con i denti alzandosi e portandola sulla mia bocca.
Impazzirò,lo so.
<< Comunque,a proposito di sigarette >> dico con il fiato corto.
<< Si? >> chiede alzando il sopracciglio.
<< Hai fumato pochissimo in questi giorni >> confermo.
Sì,odio il fumo e sinceramente per sfogarmi preferisco una vaschetta piena di gelato.
<< L'ho fatto per te >> risponde.
<< Per me? >> quasi urlo.
<< Per te >> dice facendo un piccolo sorriso.
<< Non devi cambiare per me Fil >> mi acciglio.
<< Se a te da fastidio non posso sopportarlo.Non ti garantisco nulla ma ci proverò piccola >> ribatte.
Non posso credere al fatto che abbia smesso di fare una cosa del genere solo per me,wow.
<< Non ho voglia di tornare in casetta >> sbuffa.
<< Vuoi che ci squalifichino? >> ridacchio e lui fa di no con la testa.
—
Irama's poov
Siamo in macchina e la musica dei Coldplay suona ancora alta in quello spazio,per me non è un problema.Amo la musica e lei sembra pensarla come me.
Canta quasi tutte le canzoni e la sua voce angelica mi trasporta in un altro mondo.
È bella mentre ride perché sbaglia qualche parola o perché mi osserva mentre guido.
Sono un po' triste di tornare in casetta,non avrò Emma 24h su 24 per me.
Però so che non possiamo fuggire in continuazione.Spero solo che le cose tra di noi continuino ad andare così perché senza di lei non potrei farcela.
<< Oh mi ascolti? >> dice mentre mi spinge leggermente il braccio,ero immerso nei pensieri.
Annuisco.
<< Stavo dicendo,guarda quanti colori che ci sono in questo posto...è magico,ammettilo!
Questo colore mi ricorda un bel gelato al fior di latte >> afferma entusiasta indicando delle margherite bellissime.
<< Ne vuoi uno? >> le chiedo.
Lei annuisce e io fermo la macchina davanti a una gelateria vicino a Roma.
Lei prende cono,io invece coppetta.
Cominciamo a mangiare e lei me ne spalma un po' sul naso e sulle labbra per poi leccarlo via.
Dannazione,è così provocante.
<< Non vorrei rovinare questo momento ma...cosa diciamo a Simone? >> mi chiede.
Stringo le mani e conto fino a 10 per calmarmi,non voglio dire niente di offensivo e ferirla.
<< Non adesso >> scatto.
<< Adesso,invece >> insiste accarezzandomi la guancia.
Non so perché ma in qualche modo torno ad essere un pezzo di ghiaccio e respingo il suo gesto.
<< Non fare così Fil >> mi dice alzando gli occhi al cielo.
<< Senti,se hai intenzione di litigare con me questo non è il momento adatto >> urlo.
<< Maledizione,io sto solo cercando di farti ragionare.I problemi esistono e bisogna affrontarli >> dice incrociando le braccia al petto.
<< Torniamo in macchina,non abbiamo molto tempo >> sospiro con tono freddo.
Sembra che si sia arresa e mi segue.
Ma ad un certo punto si sporge verso di me girando la chiave e ferma la macchina.
Che diavolo?
Scende velocemente e si appoggia al lato dell'auto.
Odio quando fa la bambina.
Stringo ancora il manubrio e alla fine decido di scendere anche io.Calmo,Filippo.
<< Quindi? >> le chiedo con tono piuttosto secco.
<< Smettiamola con questi stupidi giochini,sali e torniamo a casa >> concludo.
<< Ti ricordi quando litigavamo? >> mi chiede.
<< Si >> rispondo nervoso.
<< Ecco...io non voglio vederti così acido e teso,ti ho fatto scendere per questo motivo.
Sei troppo testardo >> finalmente mi guarda.
<< Ti sbagli,stai solo peggiorando la situazione >> le dico.
<< Vattene,io resto qua.
Chiamerò Simone più tardi >> impianta i piedi nel terreno.
A quelle parole reagisco malissimo.
Perché deve sempre nominare quello stronzo? Prova ancora qualcosa per lui?
<< Non me lo ripetere Barbie perché lo faccio davvero >> la avverto.
<< Tu non ci stai con la testa >> urla.
<< Sali in quella cazzo di macchina >> dico mentre stringo i suoi polsi fino a sentirla gemere per il dolore.
<< No...e poi mi stai facendo male! >> si divincola immediatamente.
Me ne rendo conto solo dopo e posso dire di non essermi mai pentito così amaramente.
Ma la rabbia mi sovrasta.
<< Andiamo >> dice con tono ruvido e io cerco di abbracciarla ma lei mi respinge.
Ho distrutto tutto,come sempre.
Non c'è stata nessuna parola durante il viaggio,zero assoluto.
Odio il mio carattere.
La testa mi scoppia e prima o poi finirò per andare da uno psichiatra.
È buio quando arriviamo in casetta.
Gli altri ragazzi corrono verso di noi e ci stringono forte.
Simone sorride rendendosi conto che tra noi è successo qualcosa.
<< Sapevo che non saresti durata più di 48h con questo >> dice ad Emma abbracciandola.
Vorrei picchiarlo e sento il fuoco dentro di me ma decido di controllarmi,per lei.
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Un respiro in due || Iremma - Il libro verrà completato a breve.
Fanfic"Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina acca...