È passato quasi un mese dal primo giorno di scuola e sono già stanca di alzarmi ogni giorno presto.
La scuola mi piace, è un buon ambiente ma la stanchezza si sta già iniziando a far sentire.
In questo mese non ho più avuto attacchi di panico e questa cosa mi rende molto felice.
Ho conosciuto un ragazzo che si chiama Sabatino, siamo diventati molto amici, se non migliori amici. Parliamo di qualsiasi cosa e sta cercando in tutti i modi di aiutarmi a trovare quel ragazzo.In questo arco di tempo non ho più visto quel ragazzo che continua a lasciarmi domande in testa e sinceramente mi dispiace questo.
Lascio stare i pensieri costantemente rivolti ad una persona completamente estranea e decido di alzarmi.
Poggio un piede a terra e rabbrividisco appena tocco il pavimento, sta iniziando a fare freddo già ad ottobre e non è una cosa che mi piace molto. Scendo in cucina e mi preparo un caffè, prendo poi una brioche e consumo la colazione.
Poi vado a cambiarmi ed esco di casa.Arrivo alla fermata e trovo Giulia, con lei ho legato tantissimo in questo mese, parliamo di qualsiasi cosa e usciamo ogni tanto.
È veramente simpatica e solare, poi siamo entrambe molto pazze e facciamo cazzate assieme.Arriva la corriera e saliamo iniziando a litigare per chi deve stare nel posto vicino al finestrino, alla fine cedo e si siede lei lì, ma decidiamo di fare a turno giorno per giorno.
È una cosa un po' strana ma sì, la normalità l'abbiamo salutata parecchio tempo fa.Durante il viaggio continuiamo a parlare e io le ricordo che manca pochissimo al mio primo vero e proprio concerto, in cui vedrò uno dei miei cantanti preferiti, Jacob.
Sono molto eccitata per questo e non vedo l'ora. Quel giorno vedrò lui ed avrò pure la possibilità di visitare una bellissima città come Milano, perché sì, non ci sono mai stata.Il viaggio passa molto rapidamente ed arriviamo a scuola, lì ci salutiamo, lei entra nel suo istituto ed io nel mio.
Vado verso la classe e trovo Giorgia così iniziamo a parlare.Dopo poco suona la campanella della prima ora ed entra la nostra professoressa di italiano dicendo. 《Ragazzi, oggi faremo un attività con la mia classe seconda quindi prendete il materiale di italiano e andiamo in aula proiezioni.》
Così prendiamo il materiale e ci dirigiamo verso l'aula. Mi siedo vicino a Giorgia e Iris ed ascoltiamo la professoressa che ci raccomanda di comportarci bene.
Dopo poco arriva l'altra classe ed entrano un po' alla volta.
Guardo ogni ragazza e ragazzo e mi soffermo su uno in particolare.
Lui, il ragazzo della corriera che non vedevo da tanto.
Guardo Giorgia e le strattono il braccio. 《Giorgia! Il tipo della corriera. È lui, oddio è lui.》Dico iniziando ad andare in panico.
Lui si gira e mi vede, mi guarda per un tempo che non riesco a determinare e io mi sento avvampare.
Giorgia inizia a ridere e lui distoglie lo sguardo per poi andare a sedersi proprio nel posto dietro al mio.
Non capisco questo suo comportamento, lo sguardo, che poi non era un semplice sguardo. Mi ha guardato per più di un secondo, lasciandomi mille piccoli brividi e una strana sensazione in pancia. Non riesco a capire il motivo della mia reazione così esagerata.La professoressa notando questo mia strana reazione mi si avvicina. 《Lo conosci?》Chiede sorridendomi.
Io la guardo perplessa e non rispondo così lei lascia perdere ed inizia a parlare e noi ci silenziamo iniziando ad ascoltare l'attività. Ci vengono presentati alcuni libri, che vengono recensiti e narrati in breve. Parliamo di diverse tematiche, compreso il bullismo che ormai è un argomento sempre presente visti i cattivi comportamenti di certi studenti negli ultimi anni.La professoressa continua a parlare ed all'improvviso si sente il rumore di una macchinetta fotografica. Diverse foto sono state scattate così alzo la testa dal foglio su cui stavo prendendo alcuni appunti e guardo nella direzione da cui proveniva il rumore.
Appena capisco cos'è successo mi pietrifico. Il famoso ragazzo della corriera stava facendo foto nella mia direzione utilizzando pure lo zoom. Non riesco a capire il perché di questo gesto, mi lascia alquanto senza parole. Non so nemmeno come si chiama e fa questo? Non riesco a capirne la ragione.
Così faccio finta di nulla ma purtroppo diversi miei compagni si accorgono di quanto appena successo ed iniziano a lanciare sguardi interrogativi e curiosi a me e a lui.La mattinata passa molto rapidamente ed arriva la ricreazione.
Scendo in atrio assieme a Giorgia, Cristina, Eleonora ed Iris e iniziamo a parlare di quanto successo fino ad ora.
Cristina interviene chiedendomi 《Elena, ma tu conosci Riccardo?》La guardo con una faccia interrogativa e lei aggiunge 《Il ragazzo che faceva le foto, quello con il cappellino nero》
《No, non lo conosco. Perché?》Chiedo incuriosita.
《Ti ha guardata per tutto il tempo e ti ha pure fatto delle foto.》Dice molto tranquillamente.Rimango zitta qualche minuto ed esamino quello che mi ha appena detto.
Riccardo. Foto. Mi fissava.
Mi fermo all'improvviso in mezzo al corridoio, e guardo Cristina.
《Lo conosci?!》Chiedo un po' troppo euforica.
《Sì, veniva alle medie nel mio paese e ci ho parlato alcune volte.》Risponde.I miei occhi si illuminano e una speranza mi si accende dentro.
Forse in questo modo avrò la possibilità di conoscerlo o almeno di parlargli.
La mattina continua molto tranquillamente e io inizio a fare domande a Cristina scoprendo il cognome di questo ragazzo, ovvero De Rossi e altre piccole cose riguardo alla sua persona. Ad esempio il suo compleanno, che ha un fratello più piccolo, chi è la sua migliore amica e altre cose molto basilari.Arriva l'ultima ora e suona la campanella. Vado alla fermata delle navette e prendo la prima che mi capita assieme a Sofia, dopo poco la navetta parte, e appena arrivata alla mia fermata mi alzo per scendere salutando Sofia.
Mi stacco dal palo per reggersi e inizio a camminare verso l'uscita. Ma la navetta all'improvviso riparte e io non essendo aggrappata a nessun supporto cado, proprio addosso a una persona. Alzo lo sguardo e rimango senza parole. Non può essere possibile che oggi succedono tutte queste cose, riguardanti lui. Il ragazzo della corriera mi sta fissando, e io sono appoggiata con le mani sul suo petto. Sono caduta in un modo molto imbarazzante, andandogli proprio addosso. Andando addosso a colui che si dovrebbe chiamare Riccardo.
Rimango imbambolata a guardarlo negli occhi e dopo qualche secondo, che sembra però un tempo estremamente più lungo, mi alzo diventando paonazza. Lo guardo e mi allontano camminando all'indietro. Ho fatto davvero una brutta figura, non voglio più vederlo dopo questo. Non so come farò a guardarlo ancora in faccia, mi vergognerò troppo. Sono caduta addosso a lui e sono rimasta a fissarlo, assurdo.Arrivo alla fermata e chiamo Giulia, raccontandole della brutta figura appena fatta. Dopo poco arriva la corriera e mi siedo a fianco a lei , che mi sta tenendo il posto.
Dopo che le ho raccontato quello che mi è successo non fa altro che ridere e prendermi in giro per la mia sbadataggine.
Io invece guardo fuori e penso a cosa mi stia succedendo a causa di questo ragazzo. L'ho visto pochissime volte e non so perché mi fa questo effetto.All'improvviso mi arriva un messaggio così prendo il telefono e leggo.
Sabatino:-)
"Gli ho parlato"Guardo fuori e respiro. Poi riprendo il telefono e rileggo. Un altro messaggio arriva, sempre da lui.
Sabatino:-)
"Con Riccardo se non l'avevi capito"Così, senza farmelo ripetere due volte lo chiamo. Risponde dopo tre squilli e io non lo lascio parlare.
《Cosa gli hai detto? Ma sei matto?! Così capirà che mi piace!》Dico un po' troppo forte.
《Che ti piace?》Chiede lui curioso.
Mi blocco; non posso averlo detto seriamente. Non credo a quello che ho sentito uscire dalla mia bocca.
《No, ti sbagli. Non l'ho detto.》Dico ridendo in modo isterico.
《Va bene, comunque gli ho chiesto alcune cose molto generali per capire che tipo di persona è.》Dice
《E..》Dico io.
《Nulla, secondo il mio parere non è una persona da seguire, ha un carattere strano e ti userebbe solo. Non illuderti e non affezionarti troppo ad una persona che nemmeno conosci》Dice.
《Ah, capito. Ma può essere che ti sbagli, secondo me non è così. Voglio almeno provarci.》
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5 ottobre
ChickLitUna caduta, ma letteralmente una caduta, mi ha fatto conoscere la mia rovina. ****** Avete presente quando incontrate per la prima volta una persona, e fin dal primo istante in cui vi lanciate un'occhiata...