«Io ottengo sempre quello che voglio. Non sai cosa ti aspetta.» Alberto fa uscire dalla sua bocca una risata cattiva che è seguita da diversi sospiri da parte di Lorenzo.
«Vai pure. Sarai mia prima o poi» conclude il discorso con queste poche parole e non riesco a trattenere le lacrime; mi fidavo di lui, avevo iniziato ad aprirmi e a sentirmi a mio agio ma a quanto pare, come da troppo penso, le 'facce da angelo' nascondono persone veramente orrende.
Non riesco a capacitarmi del fatto che ci siano persone così, con una mentalità talmente bassa da rendere un'altro individuo una scommessa. E per ricevere cosa? Denaro?
Una risata nervosa esce dalle mie labbra e noto lo sguardo dei due rendersi sospettoso. «Io non so che dire di voi. Guardatevi, siete due patetici adolescenti, pieni di egoismo e cattiveria ma io so, ne sono certa, che pure voi avete le vostre insicurezze, paure. Fate così per mascherare tutto, siete ingordi e bugiardi».«Tu non mi conosci Elena.» La frase di Alberto ha senso, io non so chi sia realmente; per tutto questo tempo ha finto cercando di modellare i miei pensieri facendomi così conoscere una persona non reale.
«È vero, io non ti conosco. Ma non è difficile trovare le debolezze delle persone, potrei fare qualcosa anche ora ma sto cercando di dimostravi che non sono una persona che porta rancore; sto cercando di farvi capire che fare tutto questo è insensato.» i loro ragionamenti ed il fatto di rendermi una scommessa sono insensati e non riesco a capire cosa io abbia fatto di male per meritarmi tutta la confusione che sta iniziando ad aprire una voragine nella mia vita; talmente velocemente ed improvvisamente da farmici quasi cadere dentro.«Attenta Elena, se non posso avere la felicità io, non puoi averla nemmeno tu. Quel ragazzo, -fa un sospiro- non lo avrai se io non posso avere te.» Alberto guarda l'amico con un fare trionfante e non riesco a capirne il motivo; se credono di poter decidere della mia vita facendo un discorsetto come questo sbagliano in partenza.
«Io non scherzo. Non sono mai stato più serio. Stagli distante o non puoi immaginare cosa succederà.» detto questo prende Alberto per un braccio e scompaiono dietro ad un piccolo edificio poco distante da lì.
Non sono a conoscenza di cosa potrebbe fare e fino a dove potrebbe spingersi; la vita e mia e voglio essere felice ma sto iniziando a pensare che questo misterioso ragazzo sia solo frutto della mia immaginazione, che la persona per cui io ho perso la testa e che mi fa versare fin troppe lacrime sia solo un ideale di ragazzo, impostomi dalla mia mente.
Le gambe mi cedono e mi accascio a terra prendendomi la testa tra le mani e scuotendola leggermente, il freddo vento di gennaio mi fa rabbrividire ancora dì più e nonostante inizi a tremare non riesco a muovermi da lì.«Elena?» la voce di una delle persone più importanti per me si fa spazio tra i piccoli fischi dovuti dal vento e dopo pochi secondi Emma si accovaccia vicino a me. «Ma stai piangendo? -inizia a preoccuparsi e cerca di aiutarmi ad alzarmi, così tiro fuori un po' di buona volontà e mi alzo- Che è successo? Andiamo subito a casa mia e mi racconti tutto; ma non prima di esserti scaldata, sei freddissima ti prenderai un malanno se stai fuori ancora.» La sua bontà è talmente tanta che a volte mi stomaca, anche se in realtà mi piacerebbe essere come lei; è una ragazza fortunata, non ha una vita movimentata e complicata come la mia e certe volte mi chiedo come sia essere lei, ma credo mi mancherebbero tutti i drammi che vivo.
Ci avviamo verso casa sua e durante il viaggio rimane in silenzio avendo compreso la situazione in cui mi trovo.
***
«Ora mi racconti tutto.» incrocia le gambe e si siede di fronte a me nel suo letto prendendomi una mano e iniziando ad accarezzarmela cercando di darmi conforto.
«Oggi dovevo uscire con Alberto, il ragazzo che ho conosciuto al pranzo con gli amici di famiglia di mio padre. Abbiamo fatto amicizia e oggi dovevamo incontrarci. -sospiro pesantemente e ripenso al tutto- Ho fatto un po' di ritardo perché Aiden stava male, -sgrana gli occhi e le faccio il cenno che le avrei chiarito questo più tardi- gli sono stata accanto e sono uscita un po' in ritardo.» Continuo a raccontarle quello che poco prima aveva allargato ancora di più la voragine che si trovava nella mia vita.
«E sì, come hai potuto capire ero la loro scommessa che appena veniva conquistata andava gettata nel dimenticatoio; questo dimostra il perché del riavvicinamento improvviso di Lorenzo.» L'ultima frase fatico a farla uscire dalla mia bocca, mi fa tanto male ammettere questo ma è la realtà e non posso continuare a vivere in un mondo fatto di principesse, principi e orchi. La vita è difficile, ha i suoi ostacoli e devo imparare a saltarli ed oltrepassarli senza un graffio.
«E tu cosa credi di fare con Riccardo?» Questa era la domanda che attendevo e quella a cui sto cercando di dare risposta da ormai tutto il pomeriggio.
«Lorenzo mi ha aperto gli occhi sai? Non perché mi ha detto cosa devo fare e quindi devo seguire l'ordine; ma il fatto di continuare ad affermare che sono innamorata di Riccardo è insensato, in fondo se ci pensi non lo conosco, so veramente poco di lui. Io mi sono innamorata di quello che la mia mente ha visto ed ha immaginato; lo vedo come un ragazzo a posto che non fa mai cazzate ma ragioniamo un attimo, lo vedo quei pochi minuti in corriera e in ricreazione, è venuto a casa mia e quello che è successo non doveva succedere. E se lo facesse con tutte le ragazze?» Inizio a pensare sul serio rendendomi conto che non posso dire di essermi innamorata di uno sconosciuto.«Elena tu non lo conosci, ma non puoi partire dicendo questo. Magari ti sbagli ed è una bellissima persona, la tua anima gemella. Oppure nel peggiore dei casi è un ragazzo come tutti gli altri che vuole solo una cosa dalle ragazze.» Mi stringe la mano ed alzo lo sguardo incrociando il suo.
«Sappi che in qualsiasi caso ci sarò.» Il suo sorriso mi rasserena il cuore e grazie a lei riesco ad accendere una lampadina che forse mi aiuterà a decidere cosa farne di tutto questo casino.
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5 ottobre
ChickLitUna caduta, ma letteralmente una caduta, mi ha fatto conoscere la mia rovina. ****** Avete presente quando incontrate per la prima volta una persona, e fin dal primo istante in cui vi lanciate un'occhiata...