19. Ci vediamo, mia piccola Elsa!

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I understood that when it comes to you I do not understand anything anymore.

***

«Mah..» porto le mani al viso ormai sconvolta dalla visione che mi si presenta davanti. Io credevo che ad Aiden piacesse Emma, ne ero convinta, come d'altronde lei è cotta di lui.

«Lei è la mia ragazza, Anna» Aiden mi guarda sospirando e con un sorriso smagliante stampato nel viso, ma conoscendolo riesco a intravedere un po' di falsità in tutto questo.

«Oh ma che bella notizia! -Alberto prende parola sorridendo- non trovi anche tu Elena?» tutto eccitato posò lo sguardo su di me e questo gesto lo fece anche la coppietta felice che nel frattempo era ancora appiccicata.

«Oh si, direi che è.. fantastico!» inizio a mordicchiare lo spago della felpa in modo nervoso e guardo Aiden con un sorriso falsissimo e cambiando dopo poco in uno sguardo minaccioso, pur sapendo di non riuscire a sembrare cattiva.

Fantastico tutto questo direi, a Natale non è successo nulla no. Stavano solo per baciarsi nella pista di pattinaggio ma è una cosa normale che avviene tra amici, vero?

Continuo a pensare a tutto questo finché i nostri genitori ci chiamano annunciando che il pranzo è pronto.

***

Dopo baci ed abbracci la famiglia Leonardi se ne va, lasciando però la figlia a casa nostra e provocandomi quindi, un nervosismo enorme.
«Ciao Elena! Ci vediamo a scuola» Alberto mi si avvicina e mi da due baci nelle guance.

Ricambio il sorriso. «Oh certo!»

«Aspetta! -indietreggia fino a raggiungermi- Ci vediamo a scuola?» Supplichevole mi guarda e alla fine accetto. «Grazie Elsaa!» inizia a ridere e io sbuffo spazientita, è peggio di un bambino.

«Ehi non prendermi in giro!» gli faccio la linguaccia e lui fa un espressione che mi fa ridere ancora di più.

«Non dovevi dirmi che ti piace Fronzen! -mi ricorda- Ci vediamo, mia piccola Elsa!» si volta e raggiunge i suoi genitori che nel frattempo erano saliti in macchina e io non riesco a levare il sorriso che mi si è creato nella faccia. È strano tutto questo, è strana questa situazione, anzi, è abbastanza irreale secondo i miei pensieri, ma se ci rifletto non è successo niente di che, se non la nascita di un cambiamento e di una cosa nuova, che sarebbe avvenuto da lì a poco.

Salgo in camera mia e mi stendo nel letto con le cuffie alle orecchie, non facendo nemmeno caso all'entrata di Aiden in stanza e quindi spaventandomi alquanto non appena si stende affianco a me.

«Ehi» si gira verso di me e con sguardo triste cerca i miei occhi.
Mi stacco le die cuffiette dalle orecchie e lo guardo incazzato; sono a conoscenza del feeling che c'è tra lui ed Emma e di sicuro non lo lascerò svanire per colpa di una nuova ragazza apparsa dal nulla.

«Aiden De Luca, mi vuoi spiegare per quale cavolo di motivo ti sei fidanzato con quella?!» sgrano gli occhi e lo guardo con un mix di incazzatura e nervoso. Lui continua a guardarmi e poi sbuffa iniziando a parlare a vanvera.

«In realtà questi non sono affari tuoi. A dirla tutta sono venuto qui per parlare di Lorenzo -fa una pausa e la sua espressione cambia nel pronunciare il suo nome, mostrando disgusto(?)- non della mia relazione con Anna» dopo aver marcato sul nome della sua ragazza sorride vittorioso. Sinceramente non lo capisco, si sta comportando da persona immatura in questo modo, il vero Aiden non si sarebbe mai comportato così, non avrebbe mai interrotto una quasi relazione con una persona che conosce da molto come Emma.

«Senti, io con Lorenzo ci esco. Non sei nessuno per impedirmelo» detto questo mi alzo dal letto con il telefono in mano e il guinzaglio, ed esco assieme a Mrs Harlock, che non appena vede la cordicina rossa con il collare attaccato inizia a scodinzolare felice iniziando a seguirmi. Andiamo per l'ennesima volta verso il mio posto felice, verso il luogo in cui hanno inizio le mie varie idee e i miei vari pensieri.

Il telefono vibra ed io faccio finta di nulla, finché non cedo e do un occhiata alla schermata accesa. Tra i vari messaggi di mio fratello che mi chiedono dove io stia andando noto un messaggio da un numero sconosciuto.

"Ciao mia piccola Elsaa!"

Rimango sconvolta alla lettura e mi chiedo come Alberto abbia fatto a trovare il mio numero, per poi scrivermi. Dopo poco la risposta arriva.

"È stato tuo fratello a darmi il tuo numero"

Alla vista di questo messaggio la rabbia che già provavo dentro si alimenta ancora di più e dopo aver risposto con un semplice 'ehi' al messaggio del ragazzo torno verso casa.
Durante il tragitto non faccio altro che tirare Mr Har che si ferma ad ogni angolo per annusare chissà quale traccia lasciata da qualsiasi cane passato nei paraggi.

«Ma andiamo! Mr Har dobbiamo andare a casa» il cucciolo, che tanto cucciolo non sembra data la sua grandezza, si siede a terra iniziando dopo poco a rotolarsi in cerca di coccole, lo guardo spazientita ed inizio a tirare; mi chino vicino a lui e lo guardo negli occhioni, così inizio a fargli un po' di carezze cercando poi di farlo alzare, ma ogni tentativo è vano.
«Basta, mi hai fatto perdere la pazienza!» sbuffo e cerco di prenderlo in braccio, inciampando dopo pochi passi e facendomi una gran figuraccia davanti agli occhi confusi e divertiti dei pochi passanti per strada.
Una bimba si ferma con la nonna ed inizia ad indicarmi facendo ridere l'anziana e facendomi fare una smorfia seguita da un «Sto bene, potete andarvene».

«Sei goffa» sento queste due parole e mi giro di scatto verso il luogo da dove arriva la voce notando la folta chioma riccia e bionda di Lorenzo.
Gli sorrido e lui si avvicina aiutandomi ad alzarmi, «Mr Har non mi ascolta» mi gratto la nuca un po' imbarazzata e lui sorride al sentire il nome del cucciolo.

«Stavi cercando di parlare con un cane?» mi guarda sconvolto e divertito ed io porto le mani ai fianchi spazientita.

«Io.. ma no figurati. Stavo solo cercando di evitare che annusasse qualsiasi cosa, devo andare a casa, è freddo» inizio a blaterare non sapendo cosa dire nonostante sappia che Lorenzo ha ragione e quindi tenendo a mente di aver fatto una figuraccia.

«Farò finta sia vero -sospira avvicinandosi e togliendosi il giubbotto- tieni, starai meglio» un grande sorriso gli si forma sul volto e un calore immenso nasce nel mio petto.

«Ma morirai di freddo tu!» lo indico notando che indossa solo una felpa.

«Non mi succederà nulla, tranquilla» detto questo avvolge le mie spalle con il suo giubbotto e mi cinge la vita con un braccio iniziando a trascinare Har che a quanto pare ascolta dì più Lorenzo che me.

«Senti, dobbiamo parlare, è una cosa seria e ne ho proprio bisogno» nei suoi occhi leggo un senso di ansia e desiderio (?).

«Certo, dimmi» deglutisco rumorosamente ed inspiro profondamente non appena si ferma e mi fa girare pronunciando una frase che mi lascia col fiato sospeso.

«Vuoi essere la mia ragazza?» quelle cinque parole galleggiano nell'aria e l'unica cosa che riesco a fare in quel momento è seguire l'istinto, prendendo Mrs Har e scappando via, verso casa, non degnandolo di una risposta.
Non può tornare all'improvviso ed essere perdonato, non dopo tutto quello che mi ha fatto; non riesco più a vedere un futuro con lui e sto iniziando a pensare che Aiden non abbia tutti i torti a detestare questo ragazzo.
Potrò sembrare incoerente ma sbaglio o ho passato gli ultimi quattro mesi della mia vita a deprimermi, a stare male e tutto questo per chi? Per una persona che ora vuole tutto questo improvvisamente?

Aggiornamento notturnoo♥️

5 ottobreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora