Secondo capitolo- Regolamento e spiegazioni.

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«Ragazzi, ma voi sapete precisamente cosa dovremo fare?» chiesi io bevendo un piccolo bicchiere di birra che i ragazzi mi avevano portato.

«Scherzi? L'hanno scorso decidemmo troppo tardi di partecipare.» mi spiegò Calum.

«E mentre aspettavamo il nuovo anno abbiamo imparato il regolamento a memoria.» aggiunse Michael completando la frase dall'amico. Mi sistemai sul piccolo divanetto di vimini che c'era nel giardino di Michael a gambe incrociate, mentre i ragazzi erano seduti attorno e di fronte a me su alcune poltroncine, con al centro il tavolino su cui erano posate alcune bevande.

«Dai su, spiegate.» incitai io bevendo un altro sorso di birra.

«Spiego io.» annunciò Ashton, sedendosi accanto a me con i gomiti poggiati sulle ginocchia,per poi iniziare a parlare in modo professionale.

«Allora, durante l'anno ci saranno varie sfide, il numero sarà deciso in base ai partecipanti. In queste si sfideranno tutte le band, che man mano, verranno elimate. Di solito sono due eliminati a sfida, ma questo può cambiare.» iniziò. Lui continuò a parlare, ma io non sentii altro. Mi persi a fissare il sorrisino che ogni tanto gli nasceva in viso.

Si, evidentemente mi piaceva molto il suo sorriso, ma si era capito insomma. Era bellissimo e avrebbe potuto illuminare una città.

«Fin dove hai seguito?» mi domandò Michael ridacchiando mentre io mi riprendevo dal piccolo momento d'incanto nel fissare Ashton.

«Come, che significa?» gli chiesi io smettendo di fissare il ragazzo che mi stava spiegando tutto.

«Che hai iniziato ad ascoltare e poi non hai ascoltato più.» disse ridendo.

«Ma..io sto parlando da tre ore.» fece Ashton con la faccia da finto offeso.

«Mi dispiace, hai spiegato bene, ce quello che ho ascoltato l'ho capito.» esclamai poggiando una mano sulla sua spalla, per poi toglierla abbastanza imbarazzata ed alzarmi.

«Dipende anche fin dove hai ascoltato.» disse Luke ridendo a sua volta.

Chiesi dove fosse il bagno e ci andai per chiudermi dentro. Era tutto abbastanza strano, di solito ascoltavo i discorsi della gente, a parte se non fosse la prof di biologia a parlare, ma anche in quel caso non mi incantavo a guardare la prof mentre le fissavo le labbra come una vera deficiente. Ma insomma forse non avevo tutto i torti, lui era un bel ragazzo e aveva un bel sorriso, andava anche bene che mi fossi incantanta, si.. credo. Rimasi qualche minuto in bagno, poi scesi nuovamente al piano di sotto, dai ragazzi.

«Come mai oggi non c'è Martina?» sentì domandare da Calum a Michael appena tornata giù in giardino.

«è andata a danza e tornava verso le 7, ma domani c'è sicuramente e verrà qui come sempre.» annunciò contento.

«Chi è Martina?» chiesi io sedendomi di nuovo sulla panchina, cercando di non attaccarmi troppo ad Ashton.

«La mia migliore amica!» esclamò felice Michael con un sorriso. 

«Alias, l'unica ragazza che riesce a sopportare Michael.» aggiunse Luke ridendo.

«Perchè dici così? Mi sembra un tipo apposto.» risposi io facendo spallucce.

«è strano.» aggiunse Luke. «Non credo che ci sia qualcuno di normale qua, compresa me.» risposi io convinta. Insomma, era vero. A questa affermazione loro risero.

Dopo un po' decisi di tornare a casa, erano circa le sette e mezza quando arrivai a casa mia, dove trovai mia madre ai fornelli.

«Sei tornata. Avresti potuto anche avvisare che non ci fossi, magari dicendomi dov'eri.» disse infastidita mettendo qualcosa in pentola.

«Non pensavo ti interessasse. Di solito non ci sei mai a casa e in quei casi rari quando tu ci sei e io no, potresti telefonarmi.» gli risposi io irritata, strofinandomi le mani sulle cosce coperte dai jeans chiari che indossavo.

«Secondo te, non mi interessa ciò che ti accade? Sei mia figlia!» sbottò girandosi e facendo cadere il coperchio di una pentola. «Non ho fame.» esclamai prendendo la borsa che avevo posato qualche minuto prima sulla sedia attorno al tavolo e salendo di sopra. 

"No, non ti interessa." pensai salendo sopra irritata e chiudendomi nella mia stanza. Non le interessava minimamente. Forse prima, quando ero piccina, ma ora sicuramente no. Se no avrebbe saputo che non avevo amici a Sydney, se no avrebbe saputo che il sabato sera restavo a casa solo perchè non avevo persone con cui uscire, se no avrebbe saputo che la domenica mattina di solito andavo al parco per suonare o leggere da sola, non con delle compagne di scuola. L'avrebbe saputo, se solo mi avesse dedicato dieci minuti o anche solo cinque. Ma non l'aveva fatto. 

Sentì lo squillo del cellulare, mi era arrivato un messaggio. Non succedeva da un po'. 

Da: Luke 

28 feb 2014 7.45pm

-Ehy!Sei arrivata a casa? Non vogliamo che succeda qualcosa alla nostra cantante preferita! La prossima volta ti facciamo accompagnare. :D - 

Sorrisi a quel messaggio, era carino che qualcuno si preoccupasse del fatto che fossi arrivata a casa. Di solito neanche mia madre lo faceva, quindi era una cosa nuova.

Nuovo messaggio. A: Luke.

-La vostra cantante preferita è arrivata a casa sana e salva, deve solo vedere se riesce a sopravvivere alle grinfie della signora madre. xX -  Inviato alle 7.46pm

Posai il mio cellulare sul comodino di legno chiaro e mi stesi sul letto. Per fortuna non avevo fame, o non ancora. Legai i capelli in una coda disordinata ed accesi la tv. Dopo un po' mi arrivò un nuovo messaggio.

Da: Ashton

28 feb 2014 7.52pm

-Signora madre, ci lasci stare la cantante! Ci serveeeeee. Comunque buonaserata e ricorda sempre che "Ci stai ;) " - 

Sorrisi istintivamente. Mi copiava anche ciò che dicevo, pft. Risi mentre mi sedevo al centro del letto. Poi aprii whatsapp, avremo potuto anche messaggiare da lì. "Sei stata aggiunta ad un nuovo gruppo." Andai a vedere e il gruppo conteneva me e quegli altri quattro scemi, più un numero che non avevo salvato.

-State ancora tutti insieme? E tu, Ashton non mi copiare più le citazioni!- scrissi per poi inviare quello stupido messaggio. Può sembrare strano, ma una diciottenne come me, non scriveva messaggi così sciocchi da un po'. Di solito li mandavo solo a mia madre e qualcuno ai miei vecchi compagni di classe, ma niente di speciale.

Calum: Noo, non stiamo insieme, semplicemente Luke e Ashton hanno la vista in comune e vedono anche i messaggi dell'altro.

Michael: Adesso tocca a me difendere lei, mi sembra una ragazza apposto! 

Io: Smettetela di prendermi in giro :'( 

Inviai quell' altro messaggio con un sorriso. Erano veramente simpatici ed io ero stata fortunata ad incontrarli, me lo sentivo. Ero finalmente felice, anche se ero chiusa in camera mia e non avevo cenato. Ero felice perchè finalmente avrei avuto qualcuno con cui condividere i miei sogni nel cassetto e condividere anche le cose più banali.

Nuovo numero: Ma che fate?! Un giorno che non ci sono, voi mi sostituite :c

Luke: Lo sai che nel cuore di Michael ci sei solo tu, dai! 

Nuovo numero: è ovvio! Lui sa che posso ancora tirargli i capelli. :)

Michael: ..cattiva.

Io: Aspettate! Vorrei cambiare il "nuovo numero" con qualcosa di più interessante :')

Nuovo numero: Tu devi essere Dianne! Piacere, Martina, ma chiamami anche Marty se vuoi :)

Io: Si sono io, Dianne, piacere tutto mio!

Salvai il numero di Martina in rubrica e passai tutta la serata a messaggiare con loro e poi anche solo con lei. Era una ragazza semplice, come me insomma e sentivo che anche lei sarebbe diventata una mia grande amica, anche se al momento erano solo pensieri, ma ci speravo davvero tanto.

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