Terzo capitolo- Un nuovo inizio.

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TERZO CAPITOLO-

UN NUOVO INIZIO

Quella mattina mi svegliai stranamente positiva e piena di aspettative. Spensi la sveglia sul telefono e notai circa 170 messaggi su whatsapp. è vero che prima non ne ricevevo neanche uno, però ora era un po' esagerato. Erano quasi tutti del nostro gruppo, poi ce n'era uno di Marty che mi dava la buonanotte dopo che io l'avevo data la sera prima e uno di Calum che mi diceva che mi avrebbero aspettato tutti fuori scuola. E la cosa mi fece sorridere, di solito entravo a scuola da sola, da quel momento sarebbe stato diverso. Indossai un pantalone strappato in alcuni punti, una canotta scura e le scarpe da ginnastica. La mia borsa color fragola e scesi al piano di sotto, come al solito vuota. Mia madre non c'era, ma ormai non era una novità. Poi voleva fare la predica proprio a me, certo. Evitai di irritarmi al solo pensiero e fece velocemente colazione per poi uscire molto allegra. Era bello sapere che all'entrata di scuola ci sarebbero stati degli amici ad aspettarti.

«Sei arrivata! Pensavamo che fossi rimasta così sconvolta da tutti quei messaggi che non ci volessi vedere più.» esclamò Calum divertito. «Non avevo intenzione di leggere 170 messaggi, scusa.»

Salutai lui e Luke, poi arrivai da Michael che teneva una ragazza fra le braccia che era appoggiata a lui. Capelli ricci e scuri che gli ricadevano morbidi sulle spalle.

«Ho sonno Green.» sussurrò per poi sorridere. «Ma..tu sei Marty!» esclamai io. Era l'unica che chiamava Michael così, quindi non potevo sbagliare. «In persona!» esclamò lei per poi salutarmi.

«Ma..Ashton?» domandai io non vedendolo. «Ti stai preoccupando?» mi chiese Calum per poi ridere.

«Ehm..no.» dissi io a disagio. "è una semplice curiosità, credo." pensai.

«Tranquilla si è svegliato tardi. Ora andiamo ad iscrivere la band al corso e segnamo noi per lui.» mi spiegò Luke per poi dirigersi verso l'entrata della scuola. «Venite!» esclamò facendo segno di seguirlo. Andammo tutti con lui e ci ritrovammo davanti alla grande bacheca come la mattina prima, anche se per me era cambiata totalmente la situazione. «Mar, tu non farai parte della band?» le domandai quando la ritrovai accanto a me davanti alla bacheca. «Lei è portata per la danza, è davvero brava.» esclamò Michael che era dietro di noi a giocare con il suo cellulare. Lei lo ringraziò e gli scompigliò i capelli ridendo. Sorrisi e guardai la bacheca, dove Luke stava segnando i nostri nomi.

«Sapevo eravate qui. Eccomiiii.» sentì urlare alla mia sinistra per poi ritrovarmi la testa di Ashton sbattere contro la mia.

«Ahio!» esclamai io tastandomi il lato sinistro della testa che aveva sbattuto con la testa di Ash.

«Ops, scusa.» esclamò massaggiandosi a sua volta il lato sinistro della sua testa.

«Iscritti! Oh, ciao Ash.» disse Luke contento. Evidentemente ci teneva molto a quel corso.

«Mi resterà il segno della tua testata.» mi lamentai massaggiandomi il capo.

«Potete pensare sia una cosa romantica se volete.» esclamò Luke sorpassandoci.

«Andiamo in classe?» domandò ai ragazzi. Loro annuirono e mi salutarono. Io andai nella mia classe, una noia mortale.

«Mi fa male la testa!» si lamentò Ashton a pranzo mentre si sedeva accanto a me.

«La prossima volta fai attenzione e non corri!» sbottai io divertita.

«Dai avete il mal di testa assieme, è una cosa romantica.» disse Luke con un sorriso furbo, io lo guardai male.

«A me non fa male la testa.» esclamai mangiando.

Michael e Marty continuavano a parlare fra di loro, sembrava che non parlassero da anni, ma se avevo capito bene, stavano nella stessa classe.

«Parlano sempre così tanto?» chiesi io a Luke che era seduto alla mia sinistra.

«Ti dico solo una cosa. Sono compagni di banco e il professore prima li ha rimproverati.» mi rispose guardandomi e ridendo. Io buttai un piccolo pezzo di pane ad entrambi, che si girarono e mi guardarono male, ricevendo in risposta la mia risata.

Pranzammo tutti assieme e andammo nel giardino della scuola, come il giorno prima, con la differenza che sta volta c'era anche Marty. Cercai di ripetere un paio di materie che avrei avuto dopo pranzo, ma continuavo a scoppiare in faccia a Calum che aveva deciso di aiutarmi.

«Smettila di ridere! Se no non posso aiutarti.» mi riprese ridendo a sua volta.

«Tu vuoi un aiuto proprio da lui, quello bravo in matematica e scienze sono io!» esclamò Luke che si era completamente steso nell' erba da poco tagliata. Cercai di ripetere seriamente, ma finivo sempre per ridere.

«La prossima volta ripeti con Ashton! Almeno con lui resti incantata, ma non ridi.» esclamò stavolta con molta disinvoltura. Lo guardai malissimo e non gli risposi. Anzi, rimasi in silenzio finchè la campanella non suonò e dovettimo tornare tutti nelle nostre classi. "Che figura di merda." pensai mentre entravo nella solita classe e mi sedevo in uno dei banchi singoli vicino alla finestra. Ero intensamente interessata a pensare alla figura di merda che mi aveva fatto fare Calum, quando sentì vibrare nella tasca sinistra del mio jeans. Un messaggio.

Da: Marty.

-Davvero ti incanti quanto parla Ash? Ahaha xx-

"Anche lei no però." pensai. Presi furtivamente il telefono dalla tasca dei miei pantaloni e lo poggiai nella borsa che era posata sul banco.

A: Marty

-No -.-' - inviato alle 3:45pm

Mi mandò in risposta una risata, ma io venni distratta dalla professoressa.

«Signorina vorrebbe farmi l'onore di ascoltare e posare la borsa e tutto ciò che è al suo interno sul pavimento?» mi domandò anche se era una domanda retorica. Annuii e poggiai la borsa a terra, accanto a me. Non mi avrebbero detto per sempre che mi incantavo quando Ashton parlava, vero? Lo speravo vivamente.

La campanella suonò dopo un tempo che non sembrava finire mai, io mi alzai tranquillamente, ma venni bloccata sulla porta della classe. La biondina con le solite tette al vento mi si era parcheggiata avanti.

«Gira voce che tu abbia deciso di far parte di una band di soli maschi, è vero?» mi domandò facendo un palloncino con la gomma da masticare.

«Non sono problemi tuoi.» la liquidai io superandola.

«Sai tesoro, non ci fa una bella figura. Insomma una band di soli maschi, ti può far sembrare una poco di buono. E non conta quanto questi ragazzi siano carini, anche se a detta mia sono solo strani.» aggiunse sbattendo ripetutamente le sue ciglia finte.

«Lasciala in pace. Quella dalla cattiva reputazione sei tu. Hai sempre le tette e il culo all'aria. E per la cronaca, uno dei ragazzi "strani" è il mio migliore amico, uno dei ragazzi più dolci e belli di questo pianeta!» sentì sbottare alle mie spalle. Marty era lì abbastanza incazzata, ma era stata veramente dolce mentre parlava di Michael. Magari c'era qualcosa che la sottoscritta non sapeva, ma potevo rimediare.

GUERRA FRA BAND. |5sos fan fiction|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora