Ventiquattresimo capitolo.

1.1K 88 0
                                    

Uscii velocemente da casa di Luke e tornai da Ashton, che trovai annoiato con il telefono fra le mani.
«Risolto con Luke?» mi domandò con tono piatto, mentre salivo in macchina.
«Si. E ora dobbiamo risolvere io e te.» dissi seriamente. Ne avevo abbastanza di quell'aria composta da tensione ed ansia che potesse andare tutto storto. 
«Non pensavo dovessimo risolvere qualcosa.» biascicò, con lo sguardo fisso sul telefono. Sporsi la mano verso di lui e gli presi il telefono, così finalmente lui mi guardò.
«Ah davvero? Te la sei presa perchè non ti ho raccontato ciò che mi è successo. Adesso voglio dirtelo, vuoi sentirlo o vuoi continuare a fare come se nulla fosse?» sbottai cercando di non far trasparire l'irritazione nella mia voce
«Okay, scusa.» mormorò. Così presi e iniziai a raccontare, di nuovo, tutto ciò che mi era stato detto, tutte le mie sensazioni, tutta l'ansia che portavo dentro. Mi sfogai nuovamente, Ash mi porse una mano, che strinsi con forza mentre parlavo e ogni tanto urlavo. Perchè forse per gli altri sarebbe potuta risultare una situazione poco importante, magari non avrebbero capire il mio reagire così male, ma io ci soffrivo davvero, perchè anche con i miei 18 anni di età, avevo bisogno di un padre, ne avrei avuto sempre bisogno. Ash mi strinse a se, facendomi poggiare la testa sul suo petto, non che fosse facile visto che eravamo sempre in automobile e avevo praticamente il freno a mano impiantato nella gamba. 
«Scusami se sono stato acido, ma volevo solo sapere che cosa fosse successo.» mi sussurrò ad un orecchio dolcemente. Lo strinsi più forse a me, avevo le braccia che goffamente cercavano di avvolgere il suo bel corpo e il suo profumo mi riempiva le narici e mi faceva stare bene. Restammo così qualche minuto, finchè non mormorai: «Amore, ho il freno a mano che mi sta sfondando la coscia, ci stacchiamo?»  «Ci sto.» esclamò ridacchiando.
«Non mi va di andare a casa, mm.» mugugnai lamentandomi, come al solito.
«Neanche a me, andiamo un po' in giro.» decise lui, facendomi annuire. Aprii di poco il finestrino dal mio lato, facendo entrare tutta l'aria fredda e chiusi gli occhi ispirando lentamente. Mi appisolai, con la testa poggiata su un braccio.

 Venni svegliata da un bacio umido all'angolo della bocca. Socchiusi gli occhi, trovandomi il bel viso del mio ragazzo così vicino al mio. Sorrisi goffamente e gli diedi un leggero bacio a stampo, per poi guardarmi attorno. Un parcheggio vuoto, c'eravamo solo io e lui. Un parcheggio vuoto e grigio tutto attorno a me, ma alzando lo sguardo e guardando di fronte, vidi le alte onde invernali del mare.
«Tutti dicono che il mare d'inverno sia una meraviglia, ma visto che qui ci sei anche tu, passerà sicuramente in secondo piano.» mi disse, facendomi sorridere davvero, nonostante fossi mezza addormentata e con il polso formicolante.
«Direi che ci sai proprio fare con le ragazze, sai?» gli dissi schioccando la lingua sotto il palato.
«Non lo so, sei la prima che me lo dice.» mugugnò lentamente, per poi aprire la portiera dell'auto, togliendosi da dosso a me. «Andiamo?» aggiunse semplicemente. Io annuii e uscii dall'auto, ritrovandomi i capelli scompigliati dal vento freddo. Il mio ragazzo mi prese la mano e stretti l'un all'altro ci ritrovammo a camminare sulla spiaggia, senza una meta precisa. Io respiravo a pieni polmoni l'odore di mare, con i capelli che volavano a destra e a manca, anche sulla faccia del povero Ash che doveva sputacchiare per togliersi i miei capelli dalla bocca. Ci sedemmo sulla sabbia umida, l'uno accanto all'altro, io con le mie mani fra le sue. La mia testa si poggiò sulla sua spalla coperta dal giubbino scuro che indossava spesso in quel periodo.
«Dopo ciò che mi hai detto, ci tengo a farti sapere che io per te lotterò. Lotterò sempre.» mi sussurrò all'orecchio sinistro,  facendomi spuntare un sorriso. Faceva davvero freddo lì, ma le sue parole mi scaldavano dall'interno.
«Lotterò contro qualunque cosa, qualunque persona. Potrei mettermi contro chiunque per te.» aggiunse ancora.
«Non c'è bisogno che tu faccia niente, insomma.. non c'è bisogno che tu lotti contro nessuno solo per me. Forse potresti lottare se il premio fosse qualcosa di prezioso, raro, ma io non lo sono. Sono semplicemente me.» risposi sta volta io in un sussurro.
«Per me tu sei sia speciale, che rara. Speciale perchè sei una persona fantastica, bellissima, dolcissima. Hai un carattere particolare, ma che a me piace davvero tanto. E rara, insomma, dimmi una qualunque altra persona che possa amare così tanto. Tu ami in un modo raro, poca gente ama quanto ami tu.» mi sussurrò ancora, facendomi rabbrividire ancora. Solo che, precedentemente rabbrividivo per il freddo, ma in quel momento rabbrividii per ciò che mi aveva detto lui.
«Se mi permetti di correggerti, è come amo te. Io non amo così tanto la gente in generale. Ma amo davvero immensamente e completamente te. Amo così tanto solo te.» lo informai sinceramente. Gli stavo dichiarando cose che fino a quel momento avevo solo pensato. Non l'avevo mai detto, ma ne ero consapevole, sapevo di provare tutte quelle emozioni. Prima di Ashton forse non pensavo di poter provare cose così intense per un'altra persona, ma con lui l'avevo capito.
«Ti amo, Ashton Irwin.» gli sussurrai a fior di labbra. Provò a dire qualcosa, ma venne bloccato dalla mia bocca e la mia lingua. Non che non mi piacesse ciò che diceva, anzi. Ma avevo bisogno di baciarlo, come se le sue labbra mi stessero provocando una specie di dipendenza. 
E così in poco tempo, ci ritrovammo a fare l'amore per la seconda volta. Ci ritrovammo stretti l'uno fra le braccia dell'altro nell'auto del mio ragazzo, con il mare a pochi passi da noi, con il rumore delle onde che si infrangevano sulla scogliera. Questa volta non la rovino, pensai. Perchè avevo rovinato la nostra prima volta a causa dei miei pensieri, delle mie ansie. E quella volta volevo godermela davvero, per poi andarla magari a raccontare alla mia migliore amica con gli occhi piedi d'amore.

GUERRA FRA BAND. |5sos fan fiction|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora