Undicesimo capitolo.- Piccole rivelazioni.

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UNDICESIMO CAPITOLO.-

PICCOLE RIVELAZIONI.

«Dianne, non mi dire che Ashton non prova nulla per te perchè mi istighi a picchiarti! Non ho mai visto un ragazzo così incantato a guardare una ragazza.» mi disse Marty mentre tornavamo in auditorium.

«Tranne Michael!» esclamai io aprendo la porta dell'auditorium. «E ora non parliamo più di questo argomento eh» l'avvisai mentre tornavo dai ragazzi per vedere le ultima esibizione di quella giornata.

«Allora, adesso vi diremo i nomi di coloro che hanno passato la sfida.» annunciò uno dei professori.

«Ovviamente non in ordine di gradimento.» aggiunse. Avrà avuto circa una cinquantina d'anni, era alto e un po' paffuto.

Iniziò a nominare i gruppi, dopo qualche nome persi anche il conto, non sapevo più quanti ne mancassero. Avevo il cuore che mi martellava nel petto. Volevo continuare la sfida, volevo continuare a far parte di quel gruppo. Volevo restare con quei quattro ragazzi e Marty e avevo un gran paura che finita la "guerra fra band" questo non sarebbe successo.

«5 seconds of summer!» annunciò il professore, per poi non parlare più. «La nuova sfida vi sarà annunciata a giorni.»

I 5 seconds of summer eravamo noi, Mikey aveva scelto il nome durante..mm, la lezione di matematica, mentre aspettava che Luke gli mandasse qualche messaggio con i risultati di un esercizio. Si, Luke era estremamente bravo in quella materia e faceva ripetizione praticamente a tutti noi. Era forse l'unica materia in cui non era con noi. Io avevo solo letteratura senza i ragazzi, anche se Marty era con me e quindi spesso aiutavamo i ragazzi. Ormai era diventata un' abitudine passare i pomeriggi insieme a studiare, anche se spesso era l'unica cosa che non facevamo perchè ci perdavamo a parlare di cazzate o a cantare tutti assieme.

Ci abbracciammo forte tutti quanti, la prima sfida era andata ed era una notizia fantastica.

«Tutti da me a giocare ai videogiochi!» esclamò Luke prima di camminare avanti a noi e portarci direttamente a casa sua.

«E noi che facciamo?» domandò Marty, quando i ragazzi presero ognuno un joystick, che erano quattro.

«Tu puoi andare a metterti fra le gambe di Michael e non pensare male, anche se forse non dispiacerebbe a voi, ma noi siamo dei piccoli bimbi e non vogliamo traumatizzarci.» esclamò Luke, mandando a fuoco le guance di Marty, che però si andò a mettere vicino a Michael. Okay, io ero rimasta come una deficiente alzata in piedi dietro il divano.

«Vieni qui, giochi con me.» facendomi segno di sedermi avanti a lui.

«Non so giocare, non fa niente Ash.» balbettai camminando per il salotto di casa Hemmings.

«Ti insegno, dai vieni qui.» mi disse sorridendomi dolcemente.

Dopo quel bacio non riuscivo a stargli vicino senza sorridere, ma sedermi avanti a lui, fra le sue gambe, era un po' imbarazzante. Mi prese le mani con le sue dandomi il joystick e cercando di spiegarmi, ma sinceramente, non ci stavo capendo niente. Ero troppo impegnata a pensare al suo respiro sulla mia spalla e il mio collo. Stavo letteralmente impazzendo.

«Senti Ash, gioca tu, io ti guardo.» gli annunciai tutto ad un tratto. Quel povero ragazzo stava solo perdendo tempo a spiegare a me.

Così poggiai la schiena sul suo petto e presi a vedere la tv con il videogioco inserito, lo stesso faceva Marty poggiata addosso a Mikey.

Le braccia di Ash erano vicine ai miei fianchi e le mani sul mio stomaco mentre mantenevano il joystick. Se era una sottospecie di sogno, sarei stata grata se mi avessero lasciata a sognare.

«Ashton, se perdo per via tua che sei troppo preso a fissare la tua ragazza, ti giuro che ti picchio.» sbottò tutto ad un tratto Calum. Stavano giocando a coppie e loro due stavano assieme.

ASpetta. Tua ragazza? C'eravamo solo io e Marty, quindi evidentemente si riferiva a me. Fissare la tua ragazza? Mi stava fissando? O Cal aveva semplicemente le allucinazioni?

«Sua ragazza?» domandai subito io. «Si, tu. E non dire che non è vero, anzi digli di guardare lo schermo!» urlò per poi ridere. Era strano quanto me quel ragazzo. Mi girai verso Ash, che questa volta non mi guardò negli occhi, ma puntò lo sguardo sullo schermo. Eppure avrei voluto incontrare di nuovo i suoi occhi. O più precisamente, avrei voluto baciarlo di nuovo. Però prima di tutto io gli avrei voluto parlare, parlare del bacio e di che cosa fosse successo, magari rivelandogli anche i miei sentimenti, completamente confusi, ma che erano molto forti. Magari gli avrei potuto spiegare quanto stessi bene anche semplicemente stretta fra le sue braccia, come in quel momento. Gli avrei potuto dire che quel bacio mi aveva praticamente teletrasportato in una specie di altro pianeta. Non mi era mai capitato, neanche da ragazzina, quando tutto mi entusiasmava veramente troppo.

Lo ammetto, poggiata al suo petto stavo davvero comoda, veniva voglia di addormentarsi. Ed effettivamente ero vicino all'addormentarmi. Mi girai più verso di lui, tenendo la sua maglia con una mano e con il viso vicino al suo collo.

Marty intanto lasciava baci sul viso a Michael che sorrideva mentre cercava di non perdere la concentrazione per il videogioco, così lei continuava.

«Questi ragazzi innamorati ci fanno perdere, eh Cal?» domandò Luke all'amico.

«Tutti innamorati, tranne me e te, ora ci mettiamo assieme.» gli disse sedendosi accanto a lui e abrbacciandolo con un solo braccio, tenendo il joystick con l'altra mano.

«Gli innamorati sono sol Mikey e Marty.» dissi io tenendo gli occhi chiusi.

«A loro è un caso chiuso, sono schifosamente dolci.» disse Cal, per poi aggiungere subito un «Ovviamente per lo schifosamente, scherzo.» . Probabilmente Marty l'aveva guardato male.

«Coumunque si, Michael è innamorato!» urlò Marty mentre io ero ancora poggiata al petto di Ashton che non parlava in quel momento.

«Potevo dirlo anche io e comunque ne sono consapevoli, credo.» disse il ragazzo dai capelli verdi. Sentii un po' di silenzio da quel momento, forse qualche secondo di silenzio, che venne poi interrotto.

«Frankie ha vinto totalmente addormentandosi.» sentii dire, per poi sentire la mano di Ash sfiorarmi i capelli. Forse era il caso di far finta di dormire.

«Ashton innamorato è inquietante.» ascoltai, per poi sentire una risata.

«Non sono innamorato. è una bella ragazza, è simpatica e le voglio bene, ma non sono innamorato o nulla del genere. Lei non mi interessa.» rispose lui forse un po' seccato. Forse avrei preferito non sentire. L'ammetto, ci rimasi un po' male. Insomma, dopo quel bacio speravo che fra me e lui potesse nascere qualcosa. Pensavo di interessargli, almeno un po'.

«Ma..» sentii dire da una voce femminile, Marty. Lei era stata la prima a dirmi che secondo lei, Ashton fosse interessato a me. Avevo pensato anche di alzarmi prima di quel momento, ma dopo quella frase, lasciai stare. Feci finta di dormire e alla fine lo feci davvero. Stretta al petto del ragazzo per cui avevo perso la testa, che però non ricambiava.

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