PROLOGO

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Ho costantemente la testa persa tra il labirinto di pensieri che mi si forma in ogni momento,rincorro sempre quelle immagini di speranza che mi creo per resistere a tutto ciò, e mi piace, si mi piace vivere immersa nel mio mondo creato su misura per me, ideato per salvarmi, portato a distruggermi.

A volte mi sento pazza, bipolare, altre strana solo perché mi sento così, sono molte cose, tutte, tranne che normale, tranne che bene, tranne che aria. Sono acqua pura, bella, limpida, sporcata da terzi, misteriosa, immensa, che in un primo momento ti sembra di capire, di poter domare, governare, ma ti sbagli perchè l'acqua non appartiene a nessuno, io non appartengo a nessuno, e come lei mi basta una folata di vento per farmi per diventare pericolosa, spaventosa. E anche quando è calma a largo  non sai ma se quando arriva all'orlo della costa, al confine, diventerà uno tsunami che distruggerà tutto o no. Non sono aria, l'aria ti salva io l'aria te la tolgo e ti lascio affogare dentro di me convinto di potercela fare, di potermi ancora salvare, di potermi comprendere, ma una volta che sei dentro tutto è sfuocato e confuso, non puoi capire, non puoi salvarmi, sono più di quello che pensi e meno di quello che immagini.

Ma a te piaceva nuotare, amavi il pericolo, immergerti fino a sfiorare il fondo con la pancia e avere l'adrenalina nelle vene perché ogni volta rischiavi di non farcela. E quando uscivi con la testa non aspettavi molto prima di ributtarti e lo facesti ancora e ancora finché non potenziasti il fiato, finché non riuscisti a entrare fino al fondo in mezzo a misteri del mare, nella mia mente in mezzo ai miei pensieri.


My life is imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora