18.Contachilometri

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La cena è di una noia mortale. Nessuno di noi due spicca parola da quando siamo usciti di casa ed io avrei di gran lunga preferito rimanere a casa con i miei amici a guardarci un film o a fare altro.
《Sei molto silenziosa amore.》Jonathan si porta il bicchiere d'acqua alle labbra.
《Anche tu.》taglio un altro pezzo di carne di vitello e me la porto alle labbra《Dimmi un po di Hollywood. Da quanto tempo me lo nascondi? Settimane? Mesi? Anni?》
《Non ti sembra esagerato chiedermi da quanti anni te lo nascondo?》un sorriso tirato si dipinge sulle sue labbra.
《Era per aggiungere pathos.》prendo il mio bicchiere di vino e ne bevo un piccolo sorso《Allora?》
《Un mese e mezzo circa, forse un po di più.》tiene lo sguardo basso sul suo piatto.
《Io ti ho sempre detto tutto.》mormoro《Sempre. Tu sai tutto di me, io invece mi sto rendendo conto di non sapere praticamente nulla di te.》mi rattristo《Vorrei che fossi sincero con me Jonathan.》prendo la sua mano sopra il tavolo《Ti prego.》Jonathan guarda il bracciale che lui stesso mi ha regalato e poi si concentra sul mio viso.
《Sono sincero.》
Perché mi stai facendo questo? Io sto cercando di non essere cattiva, di farti ammettere i tuoi errori, di non tirare fuori il peggio di me per non ferire quel Jonathan di cui mi sono innamorata...E tu che fai? Continui ostinatamente a mentire!
《Se lo dici tu...》mi rattristo《Hai più sentito Jack?》
《Sì, è a casa in Nebraska.》
《Sta bene?》
《Sì, sta bene. La sua solita vita da spirito libero.》sorride《Come mai chiedi di lui?》
《Ero solo curiosa. Sai, è il tuo migliore amico.》
《Già.》sussurra《E mi fa la paternale.》si lascia sfuggire.
《Perché? Cosa hai combinato?》
《Nulla. A volte ama fare il filosofo.》non riesco a strappargli nulla di bocca, che cavolo!《Non mangi più?》
《Mi è passata la fame.》
《Hai fame di altro?》ammicca facendomi alzare gli occhi al cielo.
《No, non ho proprio fame di nulla Jonathan.》porto il bicchiere di vino alle labbra e ripenso a quei due smeraldi che mi avrebbero voluta spogliare sia dalla vestaglia di raso nero che dagli abiti che ora ho addosso. Ho sentito mentre mi mangiava con gli occhi e avrei voluto che continuasse, lo ammetto. Avrei voluto tanto che non staccasse gli occhi da me.
Forse le ragazze lo hanno fatto apposta, devo chiedere. Probabilmente sapevano che Nicholas e Kimberly sarebbero venuti e mi hanno proposto di indossare un vestito rosso eccessivamente provocante, scatenando il mio sgomento. Con gli altri ragazzi non mi vergogno di apparire come sono apparsa perché uno è mio fratello, l'alto è Kevin che non stacca gli occhi di dosso da Kelly neppure quando è supervestita e Derek non mi ha mai guardata con interesse, oltre ad essere innamorato perso di Cris.
Nicholas invece...
《A che pensi?》Jonathan mi risveglia.
《A nulla.》
《Ti stavi mordendo il labbro.》
《Stavo pensando a cosa fare con i bambini la prossima volta che ci vediamo.》mento《Non posso portarli fuori dalla scuola e questo è un peccato. Magari riesco a convincere la maestra a darmi il permesso.》
《Ci facciamo due passi?》domanda chiamando il cameriere e chiedendo il conto.
《Ok.》accetto.

☆☆☆☆

Mi appoggio alla ringhiera e sospiro, osservando il Golden Gate per poi spostare lo sguardo sul ragazzo al mio fianco che osserva l'orizzonte con la mascella serrata e uno sguardo serio.
《Vuoi dirmi qualcosa, vero? Hai le parole sulla punta della lingua.》mi guarda ed io torno a fissare il ponte intensamente trafficato.
《Vorrei che fosti tu a parlare.》ammetto chiudendo gli occhi《Perché sì, io di cose da dire ne ho, ma potrebbero cambiare leggermente.》
《Ti amo.》mi abbraccia da dietro《Ti amo come non ho mai amato nessun'altra.》
《Sicuro che il tuo amore non si sia trasformato in ossessione?》mi giro a guardarlo.
《Ossessione?》si stacca da me《Ti sembro un cazzo di ossessionato?!》sbraita.
《Calmati.》cerco di mettere una mano sul suo petto ma me lo impedisce.
《Davvero ti sembro ossessionato? Forse sei tu quella ossessionata, visto che chiedi sempre se ho qualcosa da dirti. Pensi che ti possa tradire?》cammina verso la mia auto.
《Non sono ossessionata! Ti conosco abbastanza per sapere quando c'è qualcosa che ti turba! Stiamo insieme da tre anni, ho imparato a conoscerti.》saliamo in macchina e lui parte verso casa.
《Allora, se mi conosci così bene dovresti sapere tutto.》accelera.
《So tutto.》mormoro e lui accelera ancora《Dov'è il Jonathan di cui mi sono innamorata anni fa?》guardo il contachilometri e vedo che sta andando ai 95 km/h《Jonathan rallenta.》metto una mano sulla sua posizionata sul cambio《Jonathan, mi hai sentita?》110 km/h, 120 km/h 《Jonathan, fermati!》mi agito mentre vedo che stiamo andando sempre più veloci. 150 km/h, 160 km/h《Jonathan, ti prego rallenta!》scoppio a piangere stringendo il suo braccio.
《Non sono ossessionato!》stringe il volante con forza e continua ad accelerare.
《Ci vuoi uccidere?!》urlo tra le lacrime《Mi vuoi uccidere?!》comincio a colpire il suo braccio.
《Tu sei solo mia!》
《Sei impazzito?! Jonathan, fermati! Ci vuoi uccidere?!》urlo mentre il contachilometri supera i 190 km/h《Già mi hai tolto la luce nell'arte! Mi stai prosciugando! Stai rendendo la mia arte una fottuta gabbia!》lo colpisco con forza《Vuoi rovinarmi completamente?! Rovinami! Toglimi tutto! Cancellami di nuovo la memoria! Vai, schiantati contro un muro!》urlo continuando a piangere《Cancellaci dalla faccia della terra!》la macchina si ferma di colpo ed io piango sempre più forte.
《Piccola...》Jonathan cerca di abbracciarmi.
《Ti odio! Ti odio con tutta la mia anima!》colpisco il suo petto mentre lui mi stringe a sé, accarezzandomi i capelli
《Va tutto bene piccola.》lascia dei baci sulla mia testa.
《Non mi toccare! Lasciami brutto stronzo!》riesco a levarmelo di dosso e lui prova ad abbracciarmi ancora《Non ti avvicinare!》mi tolgo la cintura di sicurezza e cerco di scendere dall'auto, ma il ragazzo me lo impedisce《Lasciami scendere! Lasciami!》mi divincolo mentre lui mi allaccia nuovamente la cintura《Sei un folle!》non ho mai smesso di piangere.
《Sta zitta!》sbraita ed io taccio, continuando a songhiozzare per colpa del pianto《Andiamo a casa, amore.》dice dolcemente ma io non rispondo, voltando lo sguardo verso il finestrino e notando il mio viso stravolto. Spero che dormano tutti, che nessuno mi veda in questo stato.
La macchina si ferma nel giardino di casa mia ed io cerco di ascougarmi le lacrime e scendere.
《Apri.》ordino con il viso ancora rigato dalle lacrime e con il cuore che non smette di tremare dalla paura《Mi hai sentita?!》
《Mi dispiace.》mormora passandsi le mani tra i capelli.
《Apri!》ubbidisce e subito mi segue.
《Non so cosa mi sia presto.》apro la porta di casa e mi tolgo i tacchi.
《Non mi parlare!》sbraito《Non mi toccare! Non mi guardare!》lascio cadere i tacchi sul pavimento.
《Che succede?》i miei amici corrono verso di noi, accendendo la luce.
《Amy, per favore...》supplica Jonathan cercando di fare gli occhioni grandi.
《Per favore nulla! Per favore nulla! Non mi parlare!》lo guardo in faccia e lui abbassa lo sguardo《Rivolgimi ora o domani la parola e non so che ti faccio!》mi avvicino a lui《Ti è chiaro?!》gli urlo in viso, riprendendo a piangere per poi andare verso le scale.
《Cos'è successo? Perché piangi?》Caleb cerca di fermarmi.
《Lasciatemi sola!》urlo《Tutti quanti! Chiaro?!》gli occhi di mio fratello si spalancano come quelli degli altri《Non rompete le scatole.》salgo velocemente le scale, rifugiandomi in camera mia e chiudendo la porta a chiave.
Scivolo ai piedi della porta prendendomi la testa tra le mani e scoppiando in un pianto isterico.
Perché a me? Perché?

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