Dieci luglio. Palace Hotel di San Francisco. Io piena di ansia in un ascensore che mi sta conducendo nella suite di un principe orientale a cui non so neppure come rivolgermi. Meraviglioso!
Jonathan è a Hollywood, sta vedendo il suo sogno diventare realtà ed io l'ho accompagnato fino in aeroporto il giorno della partenza.
Nessuno sa cos'è successo tra noi, in che rapporto siamo ma non provano a fare domande. Aspettano che sia io a parlare.
《Signorina Edwards Brown, mi segua.》quando le porte dell'ascensore si aprono, vengo accolta da una donna giovane dalla pelle non troppo scura, i capelli e gli occhi neri come la notte ed un corpo da far invidia alle modelle.
Quando entro nell'enorme salotto della suite noto il principe seduto accanto ad una ragazza molto bella, vestita in un abito giallo che le dona particolarmente.
《Signorina Edwards, quale onore conoscerla!》il principe e la ragazza si alzano dal divano e mi vengono in contro.
《L'onore è mio, principe.》
《Oh, elimina queste formalità!》ride invitandomi a sedermi accanto a loro《Io sono Omar e lei è la mia futura moglie Hadiya.》si presentano ed io mi alzo per stringere la mano alla donna. Solo ora noto che sia il principe che la sua futura moglie sono molto giovani e forse hanno qualche anno più di me《Ti abbiamo chiamata perché vogliamo un ritratto, per le nostre nozze.》spiega ed io annuisco. Il principe comincia a dirmi le dimensioni del quadro, in quanto tempo deve essere pronto e cosa vorrebbe migliorare alla sua immagine《Ho il naso un po grande...》ammette facendo sorridere la futura moglie《Non che mi dia fastidio, ma il mio naso occuperebbe troppo spazio sulla tela, non pensi anche tu?》
《Non saprei Omar. Se tu vuoi che si rimpicciolisca un po io lo rimpicciolisco senza problemi. In fondo il committente è il padrone.》sorrido mentre mi segno tutto sul mio taccuino.
《Lo sfondo decidilo tu che sei l'artista. Ora ti mostriamo la posa e gli abiti in cui vogliamo essere ritratti.》si alzano《Se vuoi scusarci un momento, noi andremo a cambiarci d'abito.》
《Certo, fate con comodo.》
《Fatima, prepara alla nostra ospite un tè o un caffè!》ordina alla giovane che mi ha accompagnata fino a qui.
《Cosa desidera che le prepari?》
《Un caffè, grazie.》le sorrido e lei se ne va. Dopo un po la donna rientra con un caffè per me e me lo porge《Grazie.》
Dopo una decina di minuti, il principe e la sua consorte ritornano nel salotto ed io resto a bocca aperta. Sono entrambi di una bellezza straordinaria, e poi gli abiti...
《Posso toccare i materiali delle vostre vesti?》domando e loro annuiscono《Sono davvero dei bellissimi abiti.》mi allontano da loro dopo aver constatato che la stoffa è pregiatissima《Dovrò farvi una fotografia per poter...》
《Sì, certo. Scegli tu dove metterci per farci la foto e noi ci mettiamo in posa.》mi interrompe il principe. Guardo la stanza e mi illumino quando vedo la posizione con la luce perfetta.
《Mettetevi qui.》indico il posto e loro si posizionano. Mi abbasso ai loro piedi e comincio a sistemare gli abiti così da potermi divertire con luci, ombre e panneggi. Prendo la mia macchina fotografica e scatto loro una serie di foto《Ok, io ho fatto.》prendo la mia borsa e me la metto in spalla.
《Grazie mille.》finalmente la ragazza parla ed io posso sentire la sua voce.
《Di niente. È un piacere.》mi conducono all'ascensore e mi salutano.
Ok, avrò un bel po di lavoro da fare.☆☆☆☆
《È una cosa enorme.》mormora mio fratello guardando la tela su cui il principe desidera che il ritratto venga realizzato.
《Lo so.》sospiro continuando a tracciare i contorni delle figure per mantenere proporzioni esatte.
《Quanto ti paga?》
《Tanto.》noto che si siede sulla sedia a dondolo del mio atelier.
《Con Jonathan come va? Avete risolto?》
《Perché lo chiedi?》lascio la matita e prendo i colori ad olio.
《Nicholas la scorsa settimana vi ha visti parlare in piscina e sembravate molto calmi. Poi Jonathan è partito e non so in che rapporti siete.》spiega.
《Va tutto bene.》lo rassicuro《Ci siamo lasciati.》
《Che?!》quasi urla《Stai bene?》chiede preoccupato.
《Sì, ci siamo lasciati in un bel modo. Lui mi ha confessato la verità e...niente. Non mi pento di nulla!》sorrido.
《Stasera esci?》cambia argomento.
《Pensavo di sì. Avevo voglia di farmi quattro passi. Perché? Qualche festa?》distolgo lo sguardo dal mio quadro.
《No, nessuna festa. Era per sapere se stavi a casa.》fa spallucce mentre il mio telefono vibra sul tavolo《Un messaggio.》mi passa il telefono.
《Leggilo tu. Ho le mani impegnate.》mormoro.
《Ciao Amanda! Sono Nicholas. Sei libera questa sera?》Caleb legge il messaggio.
《Rispondi di no.》intingo il pennello nel colore e comincio a dipingere.
《Perché sorellina? Non vuoi uscire con lui?》
《È fidanzato, la ama. Non voglio illudermi.》guardo mio fratello che tiene il mio telefono tra le mani《Dà qui.》inserisco la password cercando di non sporcare lo schermo.
《Amy, pensaci.》Caleb mi guarda negli occhi《Vi incontrate, parlate, magari fate pace e...》
《E no. Non voglio. Ama la sua ragazza ed io non voglio rovinare la sua felicità.》
Noi saremo solo amici quando la Gioconda verrà dipinta da Caravaggio.
《Sicura?》i suoi occhi marroni mi esaminano attentamente.
《Per niente.》sospiro riprendendo a dipingere《Dopo quello che mi ha detto...》mi mordo il labbro facendo scivolare il pennello sulla tela.
《Cosa ti ha detto?》
《Noi saremo solo amici quando la Gioconda verrà dipinta da Caravaggio.》
《Io l'ho sempre detto che Kim non contava nulla!》gioisce.
《Dovrei uscirci secondo te?》guardo i miei colori ad olio《Rispondigli che sono libera.》
《Sì, sono libera. Perché?》scrive《Ti va di uscire con me questa sera? Una partita a biliardo, qualcosa da mangiare, magari anche una birra...che ne dici?》
《Suona interessante. A che ora?》dico e mio fratello digita sullo schermo.
《Alle otto ti va bene?》Caleb legge la risposta.
《Ci vediamo alle otto.》mormoro《E ora molla quel cellulare fratellone.》sorrido.
《Io l'ho sempre detto: lui non ama Kimberly.》
《Sembra che ci stia per uscire tu con Nicholas per quanto stai gioendo!》do vita ai miei pensieri e mio fratello scoppia a ridere.
《Sono solo felice per te.》mi scompiglia i capelli《È tardi. Sono le sei e alle otto devi uscire con Nicholas. Dovrai prepararti.》
《Ok. Andiamo.》ecco perché amo la pittura ad olio: non si secca subito perciò puoi lavorarci più giorni senza dover raschiare via il colore asciutto. È meraviglioso.
Saliamo entrambi sulle nostre rispettive auto e partiamo verso casa dove Cecilia ci accoglie con un sorriso e ci informa che i signori Brown arriveranno tardi.
《Allora...》Caleb entra in camera con me.
《Allora, tu ora esci da questa stanza e vai nella tua, lasciandomi decidere da sola cosa indossare!》lo caccio via.
《Ok, ok!》sorride andando in salotto.
Guardo tutti i vestiti che ho nella cabina armadio e sospiro, non sapendo proprio cosa mettere.
《Ma perché mi faccio tutti questi problemi?!》sbuffo《In fondo non è un appuntamento e lui è fidanzato.》mi rattristo.
Scelgo un intimo, un jeans strappato alle ginocchia, una maglietta a maniche corte bianca con una semplice scritta sopra, ed un paio di Adidas bianche. Dopo essermi fatta una doccia veloce, indosso gli abiti scelti, mi trucco leggermente e lascio i capelli sciolto sulle spalle《Come sto?》mi metto davanti a Caleb che sta guardando un film in televisione.
《Infila la maglietta nei jeans.》eseguo《Perfetta!》sorride《Dovrebbe arrivare tra dieci minuti. Hai fatto in..》il campanello al cancello suona e Cecilia va ad aprire.
《Signorini, avete visite.》dalle spalle di Cecilia appare un Nicholas decisamente teso.
《Ciao Nick!》lo saluta mio fratello.
《Ciao Caleb.》Nicholas si avvicina a noi, non dostogliendo lo sguardo da me《Ciao Amy. Vedo che sei già pronta.》
《Ciao Nicholas. Vado a prendere la borsa ed arrivo subito.》salgo velocemente le scale, prendo la borsa lasciata sul letto e torno dai ragazzi《Possiamo andare.》
《Buon divertimento!》esclama Caleb mentre chiudo la porta di casa alle nostre spalle.
Nicholas mi fa salire sulla sua Jeep ed io mi allaccio la cintura in silenzio.
《Sei bellissima.》alzo lo sguardo sul ragazzo che mi sorride e tiene una rosa bianca in mano.
《Grazie.》mormoro arrossendo e prendendo tra le mani il fiore.
《Pensavo di andare al Ivy's a farci un biliardo.》parte.
《Sì, va bene.》osservo la rosa cercando di trattenere il sorriso《Kimberly non ti ha detto nulla?》
《E Jonathan?》stringe il volante.
《Dettagli. Osserva i dattagli come facevi a lezione di storia dell'arte.》sorrido guardandolo.
《L'abitudine di parlare ad enigmi non ti è passata, eh?》
《Credo di no.》mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio《Non hai ancora risposto, comunque.》
《È a Hollywood da stamattina. Voleva andare a vedere gli Universal Studios.》risponde tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
《Perché non sei con lei? È la tua ragazza, dovresti accompagnarla e non uscire con le tue ex.》dico acida. Non perdo nulla. Lui ama lei, mi sto solo illudendo maggiormente e le parole della mamma riguardanti la collana non aiutano proprio.
《Sei proprio fissata con quella collana.》si rilassa sul sedile ed io mi rendo conto di tenere il ciondolo d'argento a forma di chiave tra le dita.
《Certe cose non cambiano negli anni.》guardo la città fuori dal finestrino.
《Hai proprio ragione bimba. Certe cose non cambiano mai.》sorride lanciando uno sguardo verso di me.
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Need Us 3
Romansa[Sequel di Need Us 2- È consigliata la lettura degli altri due libri per capire il contenuto di questa storia] Amanda è più consapevole che mai che qualcosa dentro di lei manca. A quella mostra, dove i suoi occhi non potevano vedere, il suo cuore h...