La giornata è ancora lunga ed io sono già stanca di vivere. L'unica cosa buona che voglio fare è ritornare a casa per rimettermi nel letto.
Sbuffo, forse per l'ennesima volta, mentre la professoressa di fisica spiega qualcosa che io sicuramente non capirò. Vicino a me, mio cugino è concentrato a scrivere ogni formula o qualsiasi cosa stia dicendo la prof e non capisco che tipo di mostro sia per capire queste cose.
Alzo gli occhi al cielo, guardando il resto della classe, che è divisa tra persone come me ed altre come Luke. Bussano alla porta della classe e senza alcun permesso, entra la professoressa di arte.
I miei occhi si sono sicuramente illuminati alla sua vista e tutti quasi si zittiscono all'entrata della donna. Persino Archer Dempsey e i suoi amici fanno silenzio.
"Scusate il disturbo, cerco solo l'alunna Powell" sono contenta di essere stata presa in causa, così ho modo di allontanarmi da questa lezione estremamente noiosa.
"Certo. Powell, vai con la professoressa" prendo la mia tracolla con tutti i disegni e le cose che mi servono per disegnare e mi alzo, raggiungendo la donna alla porta. Usciamo dalla classe e non oso chiedere nulla, aspettando che sia lei a parlare.
La osservo con la coda dell'occhio, notando il suo abbigliamento eccentrico, i capelli ricci biondi, una mantella arancione e gli occhiali con la montatura a punta rossi.
Arriviamo in auditorium e forse comincio a capire perché sono qui.
"Allora Babi, per il musical invernale ho bisogno di qualcuno che si occupi della scenografia. Ho bisogno della migliore del mio corso, così ho pensato a te" sono lusingata per le sue parole, mi viene quasi da saltare per l'emozione. "Non mi potrò occupare io in prima persona della scenografia, quindi, come ho detto, ho pensato a te perché so che farai un lavoro eccellente. Hai praticamente l'arte dentro"
"Sono disponibile per qualsiasi cosa lei mi ha bisogno" adoro la professoressa Fitz, è come se avessi una specie di connessione con lei perché riesce sempre a capire a pieno cosa intendono i miei disegni.
"Bene, se vuoi, puoi farti aiutare da qualcuno, ma per quanto ti conosco, so che vuoi lavorare individualmente. Lo spettacolo abbiamo deciso che si terrà il giorno prima San Valentino, così con i ragazzi di teatro si può già pensare al musical di primavera" annuisco, cominciando a sentire tutte le raccomandazioni e le idee che la prof ha per me.
***
"Alla fine cosa voleva da te quella di arte?" domanda Madison durante la pausa pranzo in mensa, pausa che sta finendo troppo velocemente per i miei gusti.
"Mi ha chiesto di farle la scenografia per il musical invernale" rispondo, allontanando da me il vassoio, dato che ho terminato il pranzo.
"Proprio a te?" chiede con derisione Michael e Luke è veloce ad allontanarmi il coltello di plastica.
"Sì, testa di cazzo, a me. Non tutti perdiamo tempo come te con stupide tradizioni che non hanno senso" sbraito, guardandolo male, e mi domando come mai lui si sieda con noi. Tutta colpa del biondo spilungone al mio fianco.
"A me piace quella tradizione" ovviamente a parlare è proprio Luke, che crede nel romanticismo come io credo nell'arte.
"Ovviamente" borbotto, poiché un'altra cosa da dire è che Luke non andrà mai contro Michael.
Ci alziamo dal tavolo e lasciamo i vassoi, per poi dirigerci verso il corridoio fino agli armadietti. Prendo il necessario per la lezione di arte, a cui non vedo l'ora di partecipare. Quando mi volto, le cose mi cadono dalle mani per colpa di una palla ed è un attimo che scatto.
STAI LEGGENDO
Mission Cupid
Teen Fiction"Insieme, sarete i Cupido delle persone" "Io non farò niente e soprattutto non con questo idiota" "Dai, Dirty Dancing, non fare l'acida. Ad un bel faccino come il tuo non si addice" Alla Monroe High School vige la tradizione 'Mission Cupid': entr...