13. Infinity

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Non mi sono mai interessata molto alla vita sentimentale di mio cugino. Nella mia testa, ho sempre dato per scontato che fosse etero e non perché io sia omofoba, semplicemente non abbiamo mai parlato del fatto che potrebbe preferire la zucchina alla patata o viceversa.

Guardo attentamente Luke durante l'ora di pranzo, che parla tranquillamente con Madison e Michael di qualcosa che non sto nemmeno ascoltando. Sembra tranquillo, come se non stesse vivendo dentro di sé la confusione tipica di chi non sa ancora cosa vuole e vorrei sapere se gli piace Michael, prima di ogni cosa. Mi sono detta, però, che non gli chiederò nulla e che sarà lui a parlarmene, quando si sentirà pronto.

"Babi, che hai?" mi domanda proprio Luke, il suo sguardo accigliato e vedo con la coda dell'occhio Michael rivolgermi un'occhiataccia.

Ma che cazzo vuole?

"Niente, sono solo un po' stanca" prendo le mie cose e il vassoio ancora mezzo pieno e mi alzo. "Vado ad occuparmi del progetto per teatro, ci vediamo"

Cammino per la mensa, notando Archer che mi rivolge uno sguardo mentre ascolta quello che dice un suo compagno di squadra. Gli passo davanti, lasciando il vassoio in uno dei bidoni lì vicino, per poi uscire dalla stanza. Mi dirigo verso gli armadietti, lasciando il biglietto di Garrett in quello di Madison, proseguendo poi verso il bagno.

Entro un attimo, guardandomi allo specchio ed aprendo il getto d'acqua, lavandomi le mani e bagnandomi un po' i polsi. Quando prendo alcuni pezzi di carta per pulirmi, sento un singhiozzo dall'unica porta chiusa. Non sopporto situazioni simili, ma non posso nemmeno ignorare chi sta piangendo chiusa in quel bagno, anche se, probabilmente, vorrebbe essere effettivamente ignorata.

Sospiro, bussando alla porta, attendendo qualche segno di vita.

"Chi c'é?" chiedo, domandandomi poi chi si metterebbe a piangere a scuola, rinchiusa in questi bagni che puzzano solo di fumo. Anch'io fumo, ma almeno ho la decenza di farlo fuori. "Sono Babi, dimmi chi sei e rimarrà tra noi due questa cosa. Giuro che non lo dirò a nessuno" non é una vera promessa, soprattutto se ho le dita incrociate. Potrebbe essere qualcuno di importante per Mission Cupid. "Vuoi parlarne?" tento l'ultima spiaggia, anche se spero che dica di no, perché non mi piace tanto ascoltare i problemi degli altri, devo ammetterlo.

La porta viene aperta e mi trovo davanti il viso piangente di Joyce. Nonostante tutto, m'intenerisce, perché é brutto scoprire di essere stata tradita dopo tanti anni di fidanzamento.

"Forse non mi conosci, ma come ho detto, sono Babi" faccio un piccolo sorriso, porgendole una mano. Lei ricambia, dicendo il suo nome.

"E tu forse mi conosci come la 'cornuta' della scuola"

"No, già sapevo prima chi fossi" ammetto. Joyce va verso il lavandino, lavandosi la faccia e cercando di ricomporsi.

"Mi dispiace che mi hai trovata in queste condizioni. Ho preso a parolacce Judy e Nigel, ancora una volta. Cerco di essere forte ma mi vengono questi momenti di tristezza e comincio a piangere. Qualche minuto e mi sarebbe passata"

"Non so cos'abbia spinto Nigel a tradirti ma é veramente un coglione. Se non ti amava più, poteva avere la decenza di lasciarti prima, invece di continuare a tradirti. Questo é quello che penso, sinceramente" sorride amaramente, asciugandosi il viso.

"Vorrei che lo avesse fatto, almeno non mi sentirei così. La cosa che mi fa più rabbia é che ho dovuto scoprirlo tramite uno dei Cupidi di Mission Cupid"

"Sei arrabbiata con loro?" se scoprisse che, in realtà, sono stata proprio io a scrivere quell'email, molto probabilmente mi strapperebbe i capelli dalla testa. Joyce sospira, guardandomi negli occhi. Sono scuri come i miei e, osservandola nel complesso, é una bella ragazza. Cos'avrà spinto Nigel a tradirla? Mancanza di sentimento, 'noia' o vera attrazione verso Judy?

"No, alla fine mi hanno aperto gli occhi. Ha provato ad inventarsi un sacco di scuse, ma non potrei mai tornare con lui, non sono così stupida o accecata dai miei sentimenti. Li ringrazio, ma vorrei capire perché mandarmi un'email simile, cioé perché interesso loro?"

"Non agiscono per conto degli innamorati? Quindi qualcuno dev'essere innamorato di te e ti volevano semplicemente far aprire gli occhi" decido di dirle, perché Joyce, in questi dieci minuti di conoscenza, mi sembra una ragazza simpatica che ha solo bisogno di tranquillità. Non di qualcuno che la ami, ma ha bisogno di chiarire i suoi dubbi, di andare avanti e di pensare a se stessa.

"Forse" sorride, adesso più tranquilla, forse nemmeno pensa al fatto che qualcuno potrebbe essere innamorato di lei. Guarda il suo telefono, aggrottando le sue sopracciglia. "Scusami Babi, ma il mio amico Leon mi sta cercando. Grazie per avermi aiutata e ascoltata, ci vediamo a lezione"

Esco anch'io dal bagno, andando verso il teatro scolastico, intenzionata a mettermi a lavoro e a portami avanti con esso.

HOLAAA

Partiamo dal presupposto che sì, Babi è egoista e non le piace tanto aiutare gli altri, però potrebbe migliorare, non lo so manco io.

Nigel, sei un coglione, su questo non ci sono dubbi. Joyce mi fa tenerezza invece.

Non ho molto da dire, solo che settembre si avvicina sempre di più e non mi piace.

Alla prossima,
Kisses

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