26. Promises

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Ci sono mattine in cui mi sveglio di buon umore. Sono rarissime, ma esistono.

Sono giorni in cui mi sveglio tranquilla, bevo il mio caffè in pace e decido anche di vestirmi in modo meno da barbona. Forse tutta questa tranquillità è dovuta al fatto che ho finalmente fatto la tinta ed adesso i miei capelli sono di un bel mogano.

Indosso una maglietta corta nera, con una gonna a scacchi rossa e delle calze nere, con i miei amati anfibi. Vado in bagno per truccarmi e sistemarmi i capelli e, una volta aver finito, indosso una collana lunga, i miei anelli e il giubbotto di pelle. Prendo lo zaino, gli occhiali da sole ed esco di casa, camminando verso la fermata dell'autobus.

Oggi nessuno mi farà innervosire, penso mentre sorseggio il mio secondo bicchiere di caffè, neanche Geko che potrebbe venirmi a parlare del bacio.

Non c'è stato bisogno di pensarci, lui a me non piace, punto. Un conto è baciare quell'idiota di Archie perché doveva scappare da una ragazza, un altro è essere baciata senza alcun motivo. Potrebbe avere tutte le motivazioni di questo mondo, a me non importa.

Salgo sul bus appena arrivato, buttando prima il bicchiere di caffè già terminato, mettendomi poi gli auricolari alle orecchie. Per tutto il tempo guardo le storie su Instagram, sorridendo leggermente ad una di Archer, in cui c'è lui che gioca a basket e sotto la scritta 'Passion'.

Nel frattempo io sono arrivata a scuola, così scendo dall'autobus, dirigendomi verso l'entrata. Raggiungo Luke e Michael che stanno parlando con Jacqueline di qualcosa.

"'Giorno" dico, intromettendomi nel discorso.

"Ehi Babi. Bellissimo il colore che hai fatto" risponde gentilmente Jacqueline, mentre mio cugino e il suo fidanzato mi osservano scioccati.

"Che ne hai fatto della barbona scorbutica?"

"Babi, ti sei fatta un'endovena di caffè? Oh Santa Maria" comincia a dire Luke, ma una mia occhiata ammonitrice lo fa subito zittire.

"Smettetela voi due, mi sono solo alzata tranquilla oggi. Ergo, non fatemi incazzare" mormoro, guardandomi attorno. "Archie?"

Luke alza le spalle, facendomi capire che non sa dove sia.

"Boh, non lo abbiamo visto" risponde Michael ed io sospiro, cominciando ad andare verso la palestra, sperando di trovarlo lì.

Forse oggi non viene, non ha sentito la sveglia e questo spiega anche il fatto che non mi abbia mandato alcun messaggio questa mattina.

Ma mi devo ricredere quando entro in palestra e lo vedo palleggiare, prendere la palla e cercare di fare canestro, ma non ci riesce. Ci prova una seconda ed una terza volta, ma niente. Mi faccio avanti, camminando nella sua direzione, mentre prova di nuovo a palleggiare e a lanciarla per fare canestro. Ancora una volta niente.

"Giornata no?" gli domando sorridendo leggermente, vedendolo girarsi di scatto al suono della mia voce. Mi scruta con il suo sguardo dalla testa ai piedi ma non dice nulla, limitandosi a riprendere la palla. "Credevo che non ci fossi oggi" ammetto, avvicinandomi di più.

"Perché non dovrei esserci? Così ti sentirai più libera e non avrai seccature intorno?" aggrotto le sopracciglia a quelle parole, ma decido di lasciar perdere, mettendomi davanti a lui.

"Non mi hai mandato nessun messaggio e mi sono... diciamo... preoccupata, ecco. Credevo non stessi bene" ammetto tranquillamente, sperando che la sua espressione corrucciata vada via.

Non è possibile che per una volta che sono io tranquilla, gli altri siano nervosi.

"Sto bene, Babi, ora puoi anche andare" si sposta, smettendo anche di guardarmi, riprendendo la sua palla.

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