4. Teddy Bears

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Inutile dire che, quando è suonata la campanella, sono scattata dal posto in cui ero seduta, dirigendomi verso l'interno della scuola. Archer dietro di me che gridava il mio nome nel vano tentativo di fermarmi.

Sapevo esattamente dove si potesse trovare Michael in quel momento. Infatti, quando l'ho visto ridere con Luke di qualcosa, notare come mio cugino sembrasse un cretino per come quasi pendesse dalle labbra del ragazzo dai capelli colorati, ho velocizzato ancora di più il passo, cogliendoli di sorpresa ed attaccandolo al muro.

"Che cazzo hai fatto?" qualcuno mi ha presa per la vita, provando ad allontanarmi da lui, mentre Luke ha cercato di staccare le mie mani dalla felpa di Michael.

"Signorina Powell, immediatamente in presidenza" mi sono gelata a quelle parole, guardando male mio cugino e il suo amico e scrollandomi di dosso le mani di Archer. "E anche voi"

Ho sentito il giocatore di basket sbuffare, mentre Luke mi ha lanciato un'occhiataccia che io ho ignorato. Così imparava a farsi amici certi deficienti che minano continuamente la mia pazienza.

Ecco perché  ora ci troviamo nell'ufficio del preside, trovandolo intento a scrivere qualcosa sulla tastiera del computer fisso, puntando poi i suoi occhi su di noi. Sospira, togliendosi gli occhiali.

"Che ci fate qui?" il professore di diritto, fortunatamente non frequento le sue lezioni, spiega il motivo per cui siamo lì, uscendo poi dalla stanza.

"Babi Powell, pensavo che le vacanze ti avessero fatto bene e messo la testa a posto" vorrei ridere alle sue parole, perché non bastano due settimane di vacanza per farmi calmare. "Come mai hai attaccato il tuo compagno agli armadietti?"

"Mi ha coinvolta in qualcosa che non voglio fare e mi sono innervosita. Premetto che gli ho detto più volte no prima di attaccarlo agli armadietti" gli occhi scuri del preside mi scrutano, mentre io incrocio le mie braccia al petto annoiata.

"Hai saltato la prima ora" afferma, guardando il suo computer. Ormai non mi stupisco più se sa alcuni miei movimenti, semplicemente va a controllare le mie assenze quando mi ritrovo nel suo ufficio.

"Ho la giustifica" rispondo, mostrandogliela, nonostante sia abbastanza scettico.

Il preside Brown sposta gli occhi su Michael, volendo sicuramente sapere qualcosa da lui.

"Qual é la cosa che deve fare ma su cui si rifiuta?" domanda, portandosi una mano su tutto il viso.

"La tradizione Mission Cupid. Come sa, é qualcosa che si fa ogni anno ormai ed io e l'altra rappresentante stavamo cercando due possibili candidati per il ruolo di Cupido. La scelta é ricaduta su Babi e Archer" annuncia Testa Pelata, indicando il ragazzo che si ritrova tra me e lui.

Archer alza una mano e il preside gli dà la parola.

"Non per qualcosa, signore, ma esattamente io e lui cosa c'entriamo in tutto questo?" dice, indicando mio cugino Luke, che annuisce alla sua osservazione.

"Testimoni, semplice. Comunque, già che ci troviamo a parlare di questa cosa, dato che sarebbe troppo facile darti una punizione come le altre o sospenderti, ti costringerò a far parte dell'iniziativa presa dal signor Clifford e la signorina Young. Inoltre, lavorerai alla cosa con il signor Dempsey e non voglio sentire lamentele a riguardo. Al ballo di San Valentino, voglio vedere i frutti del vostro lavoro" sbatto i piedi a terra, importandomene poco di cosa lui possa dire.

"Ma Dom-"

"Per te come per tutti, sono il preside Brown. Babi, chiamo tua madre se non la smetti con questo comportamento. Ed ora andate, non voglio vedervi più nel mio ufficio, se non per cose importanti" sbuffo, girandomi ed aprendo la porta, per poi sbatterla alle mie spalle, sedendomi su una delle poltroncine messe qui per chi deve aspettare di parlare con il magnifico uomo che é all'interno della stanza.

Pochi secondi e la porta viene riaperta e ne escono i tre ragazzi che non riesco a sopportare manco mettendomi d'impegno. Luke si salva solo per metà. Michael ha un sorriso vittorioso e vorrei tirargli un pugno e spaccargli il naso, ma evito, limitandomi a guardarlo male.

"Credo proprio che adesso sarai costretta a farlo" mi canzona e Luke già é pronto ad allontanarmi da lui non appena faccio un passo verso l'amico.

"Pezzo di merda" mormoro, facendomi sentire dal diretto interessato, che mi manda un bacio volante.

"Ehi" esordisce Archer, dopo che abbiamo cominciato ad incamminarci per andare a lezione. "Come mai stavi per chiamare il preside per nome come se avessi qualche tipo di confidenza con lui?" non gli voglio seriamente rispondere, ma so che per le sue insistenze da bambino rischierebbe di farmi saltare la pazienza.

"Innanzitutto, ormai passo più di un quarto del mio tempo in un anno scolastico nel suo ufficio, dato che vengo sempre richiamata. E secondo, é di famiglia. È il cugino di mia madre e del padre di Luke" rispondo, guardando di sfuggita le notifiche sul mio telefono. Niente di importante, ma d'altronde, quando mai ho qualcosa d'importante o di diverso da fare? "E non pensare nemmeno che io sia una specie di raccomandata, perché non mi piace essere etichettata così, ecco il motivo per cui nessuno lo sa"

Archer annuisce, non dicendo più nulla. Camminiamo in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, io fin troppo nei miei.

Vorrei soltanto tornare a casa e chiudermi nella mia stanza, magari con le cuffie a coprire le mie orecchie, in grado di farmi staccare dalla realtà. Magari con dei colori in mano e un foglio, così da potermi sfogare lì e concentrarmi solo su quello.

Vorrei fare tante cose, vorrei staccare da questa realtà, da questa scuola, da questa città, dalle persone, dalla routine. A volte mi sento soffocare così tanto che ho bisogno di aria, che ho bisogno di respirare qualcosa di pulito, di nuovo ed ho bisogno di apprezzare quel qualcosa.

HOLAAA

Babi è una persona abbastanza aggressiva, ricordatevelo, quindi può avere anche reazioni eccessive. Ieri sono stata impegnata a stare male per The Originals, quindi capitemi.

Avete qualche pensiero su questo capitolo? Raga, io cerco di rendere tutto decente, ma non penso di riuscirci esattamente.

Alla prossima,
Kisses

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