20.

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La sveglia suonò e io mi alzai di mala voglia, quel giorno non avevo proprio voglia di andare a scuola, sapevo già che mi sarei ritrovata Eleonor alle costole ed era l'ultima cosa che volevo.
Con un grande sforzo mi alzai dal letto e andai a prendere qualcosa da mettermi, per poi andare in bagno a lavarmi la faccia e spazzolare i capelli.
Infine mi avviai con molta lentezza a fare colazione,
"Buongiorno, tutto bene?" mi chiese Tony, appena mi vide, riferendomi alla serata precedente,
"Si, dai, mi è capitato di peggio" ironizzai,
"Ascolta mi dispiace...dovr..."
"Tu non hai fatto nulla, va tutto bene" lo interrompei,
"Vieni con me" disse prendendomi per un polso, senza lasciarmi alternative, nonché quella di seguirlo.
Mi portò sull'attico della Stark Tower, ci sedemmo e mi porse una tazza di caffè e una ciambella per fare colazione,
"Perché siamo qui?" chiesi,
"Non posso voler trascorrere un po' di tempo con te?" rispose lui, io annui semplicemente, non sapendo come rispondere,
"Posso non andare a scuola oggi?" lo sipplicai di punto in bianco,
"No"
"Ti farò saltare un giorno di scuola solo se c'è una battaglia in corso o se sei malata" rispose,
"Ma io non mi posso ammalare" dissi io,
"Lo so" disse semplicemente, io aprii la bocca per ribattere, ma non seppi cosa dire,
"Magari però, potresti saltare la prima ora, effetivante siamo parecchio in ritardo" continuò poi guardandosi l'orologio sul polso,
"Meglio di niente" dissi sorridendo, finendo l'ultima goccia di caffè.
Restammo sull'attico per una buona mezz'ora, parlammo del più e del meno e quando arrivò l'ora di andare a scuola, ci avviammo verso il garage per prendere la macchina di Stark.
Durante il viaggio restammo in silenzio, poi una volta davanti a scuola, ci salutammo velocemente ed io entrai nell'edificio.

Andai verso l'aula di chimica e una volta entrata andai a sedere vicino a Ned e Peter, che appena seduta mi chiesero perché ero arrivata alla seconda ora, e io li raccontai, a bassa voce, cosa fosse successo la sera prima e della mia scarsissima voglia di stare a scuola quel giorno.
La professoressa ci richiamò appena si accorse che non le prestavano attenzione, e tutti e tre abbassammo la testa sul libro.

Arrivata l'ora di pranzo ci sedemmo allo stesso tavolo come sempre, e la giornata  sarebbe passata anche in totale tranquillità se non fosse per Eleonor, che una volta arrivata in mensa si staccò da Flash e si avviò verso di me.
"A cosa dobbiamo la tua visita, visto che siamo persone troppo 'in basso' per te?" chiesi usando le sue stesse parole della sera precedente per provocarla,
"Sappi che scoprirò tutto quello che c'è da sapere su di te" disse schietta, come se volesse minacciarmi,
"Accomodati pure, e poi cosa vorresti fare con le cose che hai scoperto?" chiesi con un sorriso sarcastico stampato in volto, Eleonor aprì bocca ma non rispose,
"Vorresti usarlo per ricattarmi? Sai benissimo che non puoi dire nulla in giro, credo che i tuoi genitori te lo abbiamo spiegato" continuai allora io,
"Sai Eleonor non capisco proprio perché tu cerchi sempre di fare la 'forte', e probabilmente non lo capiro mai, ma sai, informazione di servizio, con me non funziona" dissi schietta, a volte sono troppo dura e me ne accorgo, ma è l'unica cosa che riesco a fare,
"Ora, per favore, vattene, voglio pranzare in pace con i miei amici" Eleonor si alzò impettita e andò verso Flash,
"Credo che tu sia il mio idolo" disse Ned,
"Cosa?" chiesi corrugando le sopracciglia,
"Cioè io non sarei mai riuscito a fare una cosa del genere" mi rispose facendomi sorridere,
"Si che potresti farlo" dissi per poi iniziare a mangiare.
L'unica cosa di cui non mi accorsi e che la mano di Peter, sotto il tavolo, si era avvicinata alla mia.

Quando tornai a casa mi misi dei vestiti più comodi e feci i compiti, come al solito.
Una volta finiti andai a cercare dove erano tutti gli altri, li trovai riuniti a parlare degli ultimi avvenimenti,
"Cosa vogliono? proprio non capisco perché questi Xetron sono venuti da noi due volte, senza però causare danni alla città" disse Clint gesticolando con le mani,
"Forse volevano capire quanto fossimo preparati per una guerra" proposi io sedendomi accanto a lui,
"Si ma perché due volte? Cioè dai gli abbiamo spaccato il culo, in entrambe le situazioni" chiese Stark,
"Forse volevano capire chi fosse il più forte tra di noi" disse Thor,
"E sappiamo tutti chi" continuò  indicandosi,
"Si infatti sono io" rispose Brouce,
"Ma non farmi ridere" disse il dio con aria sarcastica,
"Tu hai un martello e io sono un mostro di due metri di altezza e due di larghezza" continuò Burner,
"Stai parlando con il dio del tuono" disse Thor,
"Dove vogliamo mettere la mia armatura?" si aggiunse Tony,
"Stanne fuori tu" dissero in coro gli altri due.
Così i tre si misero a litigare su chi di loro fosse il più forte come dei bambini, mi passai una mano sul viso non credendo che lo stessero facendo davvero, ma allo stesso tempo ridevo, perché dai su, era esilerante.
"Smettetela voi tre, subito" li richiamò Natasha,
"Basta" si aggiunse Steve.
La discussione finì senza un vincitore, e con noi che avevamo le lacrime agli occhi dalle risate.
"Io vado a fare un giro" annunciai alzandomi e uscendo dalla porta,
"Dove?" chiese Tony prestando attenzione a me, io feci spallucce e chiusi la porta.
Effettivamente non sapevo nemmeno io dove sarei andata, avevo semplicemente bisogno di camminare e schiarirmi un attimo le idee.

Senza pensare i miei piedi si avviarono verso il parchetto in cui eravamo stati io, Ned e Peter insieme, mi sedetti su una panchina e guardai i bimbi che giocavano.
C'era chi urlava mentre scendeva dallo scivolo, chi rideva mentre andava veloce sulle altalene e faceva finta di volare e c'era anche un bimbo che piangeva dopo essersi sbucciato il ginocchio e si faceva consolare dalla sua mamma, sorrisi a quella scena, mi ricordai di quanto da piccola, giocavo a fare la guerra in Accademia e un bambino mi spinse per terra, anche io piansi in braccio a mia mamma, subito dopo andai da lui e gli tirai due schiaffi ma questi sono solo dettagli, ironia della sorte quel bambino diventò il mio migliore amico, non so se lo è ancora, visto che me ne sono andata senza dire niente a nessuno, ma avevamo una bella amicizia.

"Emma" sentii qualcuno chiamarmi, mi girai e mi trovai davanti Ned,
"Ciao, che ci fai qui?" chiesi sorridendogli,
"Stavo tornando a casa, e tu?" disse rivoltando la domanda,
"Nulla di speciale" risposi,
"Posso sedermi con te?" chiese e io, ovviamente, feci segno di assenso.
Parlammo un po' del più e del meno, nulla di speciale.

"So cosa sta succedendo tra te e Peter" disse di punto in bianco lasciandomi spiazzata,
"Cosa?" chiesi, avendo capito benissimo quello che aveva detto,
"Può sembrare strano, ma anche noi ragazzi parliamo di queste cose" disse sorridendo, io mi morsi il labbro guardando da un'altra parte, non sapendo assolutamente come rispondere,
"Per lui sei davvero importante, credo che a volte si riveda in te, per la questione della morte di tua mamma e di suoi zio, sai, e credo che ormai abbia capito tutta la scuola che tu gli piaci" continuò lui, facendomi muovere nervosamente sulla panchina dopo aver detto l'ultima frase,
"Sai l'anno scorso c'era una ragazza di cui si era perdutamente innamorato, non sai quanto mi ha stressato con lei, ma suo padre era un delinquente che ha provato ad ucciderlo più di una volta" disse,
"E poi?" chiesi spronandolo ad andare avanti perché, cavolo, volevo capirci qualcosa,
"Poi la ragazza si è trasferita dopo che Spider-Man ha catturato suo padre, e tu non hai idea di quanto Peter ci sia rimasto male, credo che abbia paura che possa accadere la stessa cosa con te" concluse Ned,
"Dovrebbero esistere più persone come te a questo mondo sai Ned?" dissi,
"Cioè?"
"Leali"
"Ora devo andare, grazie, credo che mi hai aiutato parecchio a schiarirmi le idee" dissi alzandomi e dandogli un bacio sulla guancia, per lui inaspettato,
"Emma aspetta, non dirgli che ti ho detto quello che ti ho detto, per favore" mi chiese lui mentre mi incamminavo,
"Va bene tu non mi hai detto nulla" dissi sorridendo e facendo sorridere anche lui.

Poi tornai alla Stark Tower, stringendomi nella mia felpa in quella fredda serata.

Coso Autrice:
Voi non avete idea delle madonne che ho tirato giù ieri, è da due giorni che non mi si apre wattpad, per Odino è stato SPAVENTOSO.
Comunque fortunatamente adesso funziona e sono riuscita a finire il capitolo, grazie al cielo.
La copertina della storia è cambiata e mi è stata gentilmente concessa da Br0nzey mia amica romagnola a cui vorrei rubare la felpa.
Benissimoo, da casa mia è tutto, ci vediamo in un prossimo capitolo yey.
Ok basta.

Heroes // Peter Parker - Avengers Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora