Una volta pronta per uscire mancavano dieci minuti al suono della campanella, ma proprio oggi nessuno poteva accompagnarmi, come iniziare una giornata nel modo giusto insomma.
Decisi di usare la mia velocità da lupo per arrivare in tempo, so che è pericoloso farlo in pubblico, ma la disperazione prese il sopravvento.
Uscii dalla Stark Tower e mi infilai il cappuccio in testa per evitare di essere riconosciuta.
Corsi veloce per le strade fino ad arrivare a scuola, fortunatamente, in orario.
"Emma" mi chimó qualcuno, facendomi girare,
"Ciao Peter" risposi avvicinandomi a lui che mi sorrideva, ad un tratto mi ricordai di quello che mi aveva detto Ned la sera prima, ma scossi la testa per mandare via quel pensiero.Varcammo la soglia della scuola insieme e ci avviamo alla lezione di economia.
"Odio questa materia" sussurai prima di entrare nella classe, facendo sorridere Peter che stava davanti a me.
Una volta entrati ci avviammo verso Ned che era già arrivato,
"Ciao ragazzi" ci salutó entrambi, io gli sorrisi scuotendo la mano, in risposta.
La professoressa entrò poco dopo in classe ed iniziò la sua lezione.
Parlò di tanti argomenti, troppi a parer mio, infatti in poco tempo il mio cervello andò in tilt e io smisi di ascoltare.Per il resto la giornata passò abbastanza bene, cioè era pur sempre una giornata scolastica, ma passò tranquillamente.
"Oggi pomeriggio cosa fate?" chiese Peter mentre uscivano dall'edificio,
"Niente" rispondemmo io e Ned,
"Magari possiamo fare un giro" propose il ragazzo dai capelli color miele, riscontrando una risposta positiva sia da me che da Ned.
Nessuno di noi fece in tempo ad aggiungere qualcosa che in lontananza sentii il rombo della moto di Steve che si fermava nel solito punto dietro scuola,
"Io devo andare, ci vediamo più tardi" dissi salutandoli."Ciao ragazzina" mi salutò Rogers sorridendo, passandomi il casco,
"Ciao Cap" risposi mentre mi sedevo dietro di lui, che partì velocemente verso la Stark Tower.
Arrivammo in poco tempo e appena entrai nell'edificio mi avviai a fare i compiti, come sempre.Cercai di finire il prima possibile, ma fu faticoso perché avevo davvero tante cose da fare e quando riuscii a concludere mi sentivo la testa scoppiare.
Decisi di prepararmi per uscire, mi avviai verso l'armadio e presi dei vestiti semplici: leggins, felpa verde militare e un paio di scarpe basse.
Mi infilai il tutto poi andai a spazzolarmi i capelli, presi un capello nero al volo e me lo misi in testa.
Stavo per uscire dalla Stark Tower quando dietro di me apparve Tony dal nulla, facendomi prendere un infarto,
"Per Odino" imprecai mettendomi una mano sul petto,
"Scusami non volevo spaventarti, volevo solo capire cosa stavi facendo" disse Stark,
"Vado a fare un giro" risposi semplicemente dopo aver fatto regolarizzare il battito cardiaco,
"Con Parker vero?" chiese aggrottando le sopracciglia,
"Si insieme a Peter e a Ned" dissi tranquillamente non capendo la sua preoccupazione,
"Esci troppe volte con quel ragazzo"
"Ti prego, dimmi che non sei serio"
"Non c'è niente tra di voi, vero?" chiese, scuadrandomi dall'alto al basso,
"Cosa? No" risposi,
"Sappi che vi controllo ad entrambi" disse Tony,
"Stai diventando inquietante, ora vado" detto questo, uscii senza aspettare una sua risposta.Incontrai Ned e Peter, come al solito nelle vicinanze della scuola.
Li salutai entrambi e loro ricambiarono.
"Cosa vogliamo fare?" chiese Peter,
"Andiamo al parchetto dove siamo stati la scorsa volta?" propose Ned,
"Così lei può giocare insieme ai bambini sulle altalene?" disse Peter ridendo,
"Si, esatto" risposi io facendogli la linguaccia, poi iniziai a correre verso il parco lasciando gli altri indietro.
Arrivai velocemente e mi sedetti subito su una delle altalene, c'erano poche persone quel giorno, giusto quattro bambini che facevano su e giù per lo scivolo.
"Siete lenti" schernii divertita Peter e Ned una volta che mi ebbero raggiunta.Il resto del tempo lo passammo tra risate e prese in giro, ma ci divertimmo.
Ma ad un certo punto dei bambini iniziarono a gridare e ad indicare in alto, mi allarmai subito ma appena alzai gli occhi vidi l'armatura rossa e oro di Iron Man.
Stark si tolse l'elmo e bambini gli si strinsero attorno schiamazzando.
"Quello è...cavolo, sto sognando, non e possibile" difianco a me Ned era più eccitanto dei bambini.
"Signor Stark perché è qui?" chiesi avvicinandomi,
"Salve signorina, facevo solamente un giro, per controllare la situazione" rispose con un sorrisetto facendo passare un occhiata da me a Peter e poi infine a Ned, che sarebbe potuto svenire da un momento all'altro, e in quel momento capii quale 'situazione stesse controllando',
"È sono molto frequenti questi suoi giri di ricognizione?" chiesi stringendo la mascella,
"Forse si oppure no, chi lo sa?" rispose sempre più divertito.
Lo fulminai con lo sguardo e mi voltai andando verso i miei amici.
Se stavamo cercando di avere una conversazione normale per non fare capire a tutti che ci conoscevamo, ecco, quello non era assolutamente il modo più adatto per farlo.Tony se ne andò via poco dopo, non prima di aver salutato tutti, e quando toccò a Ned ci mancò poco che svenisse per davvero, a volte mi sorprendevo di quanto possa entusiasta.
Quando iniziò a fare buio salutai i due ragazzi, abbracciandoli.
Poi mi diressi verso la Stark Tower.Una volta entrata sentii le voci degli Avengers nel salotto al piano superiore e mi avviai la sicura di trovare anche Tony.
"Tu sei fuori di testa" dissi appena lo individuai, facendo zittiare tutti gli altri che era seduti sui divanetti bianchi.
"Perché?" chiese l'uomo con aria innocente,
"Non puoi pedinarmi quando esco, è inquietante" risposi avvicinandomi a lui,
"Tony" lo rimproverò con la voce Steve,
"Ascolta Capitan ghiacciolo non mi fare la predica, lei esce troppo con Parker" disse Stark,
"Tu non puoi essere serio" sussurrai facendo uscire un righio sommesso,
"Non ci provare neanche a ringhiare, eh"
Fu così che si accese un animata discussione.
"Le primi liti padre e figlia, spero che non durino a lungo" disse Clint, massaggiandosi le tempie,
"Zitto" lo richiamammo io e Stark in coro prima di rimetterci a discutere.
Andò avanti così per un po' di tempo finché lui non se ne uscì con: "sono tuo padre ho il diritto di sapere quello che fai" e io che facevo diventare i miei occhi gialli, a quel punto Steve mi prese per le spalle e mi fece sedere affianco a lui, e lo stesso fece Clint con Tony.
Non ci parlammo più per il resto della serata, ma la tensione scomparve.
Il prima possibile mi infilai il pigiama e andai sotto le coperte.
Ma non riuscivo a dormire perché mi sentivo un po' in colpa.
Infondo Stark mi aveva seguito perché gli importava di me, solo che io ancora mi ci dovevo abbituare ad avere un padre.
Intorno alla mezza pian piano riuscii a prendere sonno.Coso Autrice:
Ecco un nuovo capitolo.
Ok, non mi piace e non mi convince di come è venuto.
*piccolo spoiler* dal prossimo capitolo in poi succederanno delle cose parecchio shookanti, e, purtroppo, stiamo arrivando alla fine della storia.
Cooomunque, in tutto questo siamo a 9K di letture, io vi amo💘
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Heroes // Peter Parker - Avengers
Fanfiction"Mi chiamo Emma, ho 18 anni terrestri, il pianeta Líkos è il pianeta dove sono nata, ma per quanto possa ricordare ho sempre vissuto ad Asgard. Sono una mezzosangue metà umana e metà Líkante" Dissi ansimante, era come una poesia che mi ripetevo più...