In un batter d'occhio fui su Líkos, non ricordavo molto del mio pianeta originario, io e mia mamma ce ne andammo quando io ero piccola.
Una vasta landa di terreno si estendeva davanti a me, alberi folti crescevano rigogliosi a formare piccoli boschi, c'era solo natura, ovunque ti girassi quel posto urlava libertà, un posto ideale per un lupo.
Anche se non ci avevo vissuto per parecchio tempo sapevo molto sulle tradizioni di quel luogo: la popolazione era divisa in 3 branchi, con a capo tre alpha diversi che, per la maggior parte delle volte, collaboravano tra di loro.
Mi addentrai nella fitta boscaglia e molto preso mi ritrovai nel bel mezzo di un accampamento fatto di tende decorate da dei disegni che avevano un'aria antica.
I líkanti intorno a me appena sentirono la mia presenza illuminarono i loro occhi di giallo e iniziarono a ringhiare allarmarti, io feci colorare i miei occhi e mi misi sulle ginocchia abbassando il capo, facendoli capire che venivo in pace.
Un bambino si avvicinò a me senza timore,
"Ciao, tu chi sei?" chiese puntando i suoi occhioni gialli su di me,
"Sono Emma, tu?" dissi alzando leggermente il capo,
"Mi chiamo Michael" rispose, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio con le sue piccole manine per riuscire a vedere meglio il mio viso,
"Alzati, il branco non vuole farti nulla" continuò, io mi sollevai di poco, e guardai le persone intorno a me, notai che avevano ricominciato a fare ciò che facevano precedente, ma continuando a tirarmi delle occhiate poco convinte.
"Ascolta Michael, sai dirmi dove si trova la capanna dei vostri tre alpha?" chiesi al bambino di fronte a me,
"Si, è due boschi più avanti, la riconoscerai subito, è la capanna più grande del mondo" rispose aprendo le braccia per evidenziare le dimensioni, facendomi sorridere.
"Grazie, mi ricorderò di te" dissi alzandomi e salutandolo, cominciando a correre,
"Anche io!" lo sentii gridare dietro di me.Arrivai nel luogo indicatomi da Michael, presi un respiro profondo ed entrai nella grande tenda color porpora.
Dentro trovai tre persone un uomo e una donna che parlavano insieme, e un terzo, il più giovane che stava da parte ad occhi chiusi.
Da quanto potei vedere l'uomo che parlava era il più anziano, aveva un aspetto massiccio, i capelli neri un po' brizzolati e gli occhi scuri e profondi; la donna aveva il viso solcato da delle piccole rughe, aveva i capelli biondi un po' rovinati dal tempo, ma negli occhi aveva un'aria arzilla; il ragazzo che stava con gli occhi chiusi, invece, aveva delle grandi spalle e le braccia muscolose, i lineamenti del volto duri e i capelli erano scuri e ricci, sembrava davvero un bel ragazzo.
Il trio sentì la mia presenza, ma non mi prestarono attenzione finché non mi sottomisi alla loro posizione.
Il più giovane aprì subito i suoi occhi, che si rivelarono verde smeraldo, e li puntó su di me e fu seguito dagli altri due.
"Tu chi sei?" chiese in tono duro il più anziano dei tre, alzandosi e avvicinandosi a me,
"Emma" risposi alzando lo sguardo e puntando i miei occhi nei suoi,
"Tu sei una líkante ma non ti ho mai visto, e non ho mai visto nemmeno quei vestiti" disse la donna mettendosi sull'attenti e illuminando i suoi occhi,
"Sono qui per chiedere il vostro aiuto" risposi per poi iniziare a raccontare parte della mia storia e ciò che stava succedendo sulla terra.
"No, assolutamente no" rispose secco l'uomo,
"Cosa? Ma perché?" chiesi stringendo i pugni,
"Siamo sempre stati pacifici e non sarà questa situazione a farci cambiare" disse la donna, facendo alzare gli occhi al cielo al riccio,
"Ma sono dei nemici comuni" controbattei facendo colorare di giallo i miei occhi,
"Ha ragione" disse il ragazzo più giovane, alzandosi anche lui,
"Ti prego non rincominciare, Calum" rispose l'uomo dai capelli brizzolati, facendolo ringhiare.
"Ascoltate, non ho tempo per i vostri litigi" ringhiai facendo voltare tutti e tre verso di me,
"Sulla terra alcune delle persone a cui tengo di più stanno rischiando la vita proprio in questo momento. Sono venuta qui sperando nella vostra saggezza e sperando nella vostra comprensione di questa situazione, che può giovare anche a voi visto che non dovrete più vivere con la paura di una civiltà crudele che invece di coltivare lo strozza lupo, lo usa per ferire una popolazione che non gli ha mai fatto nulla. Ma se preferite rimanere qua con le mani in mano a sperare che qualcuno vi salvi, sappiate solamente che la vita non andrà avanti sempre in questo modo" dissi tutto d'un fiato, ricevendomi un'occhiataccia dalla donna, un sorriso vittorioso dal ragazzo chiamato Calum e uno sguardo indecifrabile dall'uomo.Pov's Peter
"Mi vuoi dire che l'hai lasciata andare da sola?" urlò il Signor Stark per la terza volta di seguito a Thor, sapendo già la risposta,
"Se la sa cavare, stai calmo" rispose il figlio di Odino, rischiando di prendersi un pugno dall'armatura rossa se il Capitano non si fosse messo in mezzo,
"Smettetela voi due, Thor non dovevi lasciarla sola, Tony stai tranquillo, conosciamo Emma, se la caverà" disse quest'ultimo,
"Non possiamo litigare fra di noi, quelle barriere che Loki a messo alla navicella, per impedire agli alieni di uscire, non dureranno per sempre" continuò, e fece tempo a dirlo che, dopo un frastuono, un'orda di Xetron molto arrabbiati si riversò in strada.
Mi alzai di scatto dalla macchina su cui ero seduto e, poco dopo, la battaglia ricominciò.
I guerrieri che venivano da Asgard erano per di più maschi, e i tre quarti erano tutti giovani, erano in pochi quelli più grandi, ma erano bravi, molto.Gli alieni sembravano non finire più, continuavano ad uscire dalla navicella come se quest'ultima non avesse fondo.
E di Emma ancora nessuna traccia.
Finché un ululato che scuarció l'aria fece girare tutti ed io mi bloccai appeso ad un palazzo mentre intrappolavo, con le mie ragnatele, uno Xetron.
Un gruppo di lupi enormi si stagliava minaccioso, un ringhio diede il via al loro attacco e fece ricominciare la battaglia.Coso Autrice:
Siamo quasi alla fine aiuto, ancora non realizzo di aver portato avanti una storia fino a questo punto, ma ne sono felice.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e preparatevi che ho già scritto metà del prossimo quindi non ci baderó molto a farlo uscire.
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Heroes // Peter Parker - Avengers
Fanfiction"Mi chiamo Emma, ho 18 anni terrestri, il pianeta Líkos è il pianeta dove sono nata, ma per quanto possa ricordare ho sempre vissuto ad Asgard. Sono una mezzosangue metà umana e metà Líkante" Dissi ansimante, era come una poesia che mi ripetevo più...