26 - Lettere minatorie

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L'attesa dell'inizio del pranzo quasi mi snerva, perché non vedo l'ora di iniziare a parlare con Ilenia, ma lei rimane rintanata nella cucina ancora per un po', indaffarata com'è nel preparare il nostro pasto. Si palesa solo un quarto d'ora dopo, quando, rossa in viso per il vapore delle pentole, esce fuori, reggendo fra le mani, ricoperte dai guanti, una grossa pentola di acciaio fumante.

«Vedrete. Ile è una cuoca straordinaria» dichiara Stefano, battendo piano le mani in segno di approvazione. Le dà una leggera pacca sulla spalla, che per poco non la fa sbilanciare, però la donna riesce subito a riprendere l'equilibrio.

«Stefano» lo ammonisce con tono severo e sbuffa, ma subito dopo inizia a ridere, perché l'uomo ha iniziato a farle delle boccacce. Potrebbero sembrare dei bambini un po' cresciuti, visti così, però darei non so cosa per avere anche io quella spensieratezza, quella leggerezza in grado di sciogliere qualsiasi freno inibitore e di allontanare i cattivi pensieri.

«Io non ho fatto niente!» Stefano incrocia le mani dietro le spalle e mi fa l'occhiolino, per poi mettere su un finto broncio. «Perché te la prendi con me? Sei sempre così acida nei miei confronti!»

Rido, dapprima, ma la mia risata si ferma quando osservo Antonio e Margherita, fermi a guardare la scena con aria persa. Immagino quanto si sentano spaesati, qui, in mezzo a gente che non conoscono, quindi cerco di coinvolgerli. «Anche Antonio e Margherita sono bravissimi. Ho assaggiato qualcosa fatto da loro proprio ieri sera e sono dei cuochi eccellenti!»

«Il merito è stato tutto di mamma» inizia a spiegare la compagna di Antonio, guardandosi attorno come se cercasse di evitare il contatto visivo con chiunque. «È stata lei a insegnare a me e Tonio come cucinare e adesso, grazie a lei, possiamo portare avanti il panificio. Se non ci fosse stata lei, noi, adesso, chissà dove saremmo.»

«Avete una panetteria? Dove?» Anche Ilenia sembra essersi accorta del disagio provato dai coniugi e della loro timidezza, quindi cerca di coinvolgerli come meglio può. «Qualche volta potrei venire da voi per prendere qualcosa. Se Sol dice che è buono, allora devo assaggiare qualcosa anche io.»

«Proprio al termine della strada dei mercanti, in corrispondenza della torre civica» spiega Antonio e le sorride. Adesso ha un'espressione più rilassata e così sua moglie, che ora osserva la scena con più interesse.

«Cosa hai preparato, oggi?» domanda, curiosa, Margherita, imitando suo marito.

«Cavatelli con le cozze» annuncia Ilenia, soddisfatta e guarda in direzione di Stefano, rimasto a bocca aperta quando ha sentito queste parole, come se non si aspettasse una simile affermazione.

«Era da assai che non li cucinavi!» esclama il ragazzo, guardando il suo piatto con gli occhi luminosi e colmi di meraviglia.

«Cosa posso dire: oggi è un giorno speciale e ho tutta l'intenzione di renderlo indimenticabile anche per te» asserisce la donna, finendo di servire tutti noi e sedendosi a sua volta con un sospiro.

«Speciale? Come?» domando, trovando finalmente l'occasione di parlare per davvero. «Mi avete solo ritrovata e sarebbe potuto accadere tutti i giorni. Ma, immagino, il motivo sia un altro, visto che mi hai detto che non ci sentivamo da anni.»

«Non sminuire una situazione simile» dice con un tono quasi di rimprovero, eppure così dolce da impedirmi di arrabbiarmi. «Avremmo anche potuto non rivederti mai più, per quello che avremmo potuto saperne, ma hai ragione: c'è un altro motivo per cui essere felici». Ilenia sospira, come se le parole a venire la caricassero di un peso invisibile e lei volesse solo disfarsene. «Vedi, mi dispiace aver quasi approfittato della situazione per portarti qui, ma in altre occasioni non mi avresti ascoltata. Sei così testarda, Sol, ma lo sono anche io e se c'è una sola occasione di fare pace con te, sia anche in questo modo, allora non voglio perderla.»

«Cos'è successo quando ci siamo separate?» domando con un tono un po' contrariato. Essere manipolata in questo modo non mi piace affatto, ma d'altra parte voglio sentire cos'ha da dire, per cui cerco di controllarmi.

«Mi dispiace aver cercato di allontanare Valerio da te, per un certo periodo». La testa è china e il suo sguardo è puntato sul pavimento color sabbia, ricoperto da puntini colorati. «Mi vergogno di averlo fatto, ma sono stata costretta, devi credermi e sono pronta a provartelo.»

La donna si alza senza aspettare una risposta e prende una busta da lettera bianca da un cassetto. Sul retro c'è solo il destinatario, ma del mittente non v'è alcuna traccia. Mi porge anche un foglio con una semplice lista della spesa.

«Vedi, questa è la mia grafia». Indica l'elenco del cibo e dei detersivi fra le mie mani. «E quella è la lettera che ho ricevuto poco tempo fa. Quindi quelle parole non le ho scritte di mio pugno» aggiunge alla fine.

Infilo la mano nella busta, incerta e inizio a leggerne il breve contenuto ad alta voce. «Se non riuscirai ad allontanare Valerio dalla tua amica, allora noi continueremo a perseguitarti. Il furto che hai appena subito è solo l'inizio.»

«Mi hanno minacciata!» grida lei, scoppiando in lacrime e io non posso fare a meno di sentirmi in colpa, ancora. Quanta altra gente dovrà farsi del male o subire danni a causa mia?

Mi alzo e la stringo in un abbraccio, il più confortevole che posso donarle. Se solo lo avessi saputo prima dell'incidente, con ogni probabilità l'avrei già perdonata. Non posso incolparla delle disgrazie avvenute a causa mia e, anzi, mi sento in dovere di scusarmi con lei per il male subito. «Non ti preoccupare, adesso sistemeremo tutto.»

SPAZIO DELL'AUTRICE:

La trama inizia a infittirsi, non credete? Ma sono solo le stoccate finali prima delle ultime verità. Tra due capitoli vedrete il prossimo ricordo di Sol e già si capiranno altre cose. Inizierà già a essere tutto molto più chiaro e, inoltre, salteranno fuori altri personaggi decisivi per la storia: uno in particolare lo odierete, secondo me. 

Secondo voi chi potrebbe essere? Avete delle idee al riguardo?

Vi auguro buona lettura e ci aggiorniamo martedì! :*

Maria xxx

La chiave di SolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora