Diciottesimo testo.

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Ti è sempre piaciuto stare al centro dell'attenzione, così come stare al centro dei miei pensieri giornalieri. Oggi hai pubblicato uno dei tuoi soliti scatti di cui io mi sono innamorata per la prima volta, lì dove sembri una persona che non sei. Un sorriso smagliante e rassicurante che sembra di poterti proteggere, è la prima cosa ad ingannarti. La cosa invece che più ti frega è la didascalia che ci aggiungi sopra, quella che dovrebbe rappresentarti, ma fidati che questa non lo fa per niente.

Ti ho sentito
parlare d' amore
Ma tu non sai
Nemmeno
Lontanamente cos'è.

Ti ho sentito
Parlare di rispetto
Come se tu
Lo portassi
Per qualcuno.

Ti ho sentito
Parlare di fiducia
Ma non sei mai stata
Una persona leale.

Ti ho sentito
Parlare di sincerità
Ma non mi hai mai
Detto la verità.

Ti ho sentito
Dire agli altri
"Tratta come ti
Trattano"

Ma tu
Hai sempre fatto
L'opposto di quello
Che vai a dire in giro,
Di come ti racconti
Al mondo.

Pensi che adesso la mia opinione su di te sia magicamente cambiata. E hai ragione. Cambiata in peggio. Quello che ti piace fare è renderti sempre quello giusto e perfetto agli occhi degli altri sminuendo sempre di più ciò che invece è la verità, cioè quella che dico io. E passo sempre io per quella pazza e senza sentimenti.

Il miglior modo
Per parlare di sé
Agli altri
È dimostrarsi,
Immedesimarsi
Nei discorsi
Che si affrontano.

In verità
Ti ho sentito parlare,
Parlare troppo
Ma sei stato sempre
Fermo lì
Su quella panchina
Bagnata di pioggia
Dove ci siamo lasciati
L'ultima volta.

Non so se ti ricordi cosa mi hai detto l'ultima volta, ma io tanto sono qui come sempre per rinfrescarti la tua lurida memoria. Mi hai detto, anzi, espressamente consigliato di essere sempre me stessa e di non fingere sul mio io perché alla fine le persone verranno a sapere come siamo realmente.

Credi
Pensi
Di fare passi avanti
E mentre ti esprimi
In parole che
Non sono le tue
Rimani fisso,
Inchiodato
Al punto di partenza.

Ti costruisci
Dietro frasi e discorsi
Che non ti appartengono
Pensando al dopo,
A come ti acclameranno
Le persone che
Ti stanno ascoltando.

Ma rimani lì
E non ti muovi
Perché
Non sai dimostrare
Chi sei davvero.

Non sai
Chi sei
E se lo sapessi
Non staresti lì,
Seduto
Su quel ferro umido
A ridere e scherzare
Di niente.

Sappi che dietro questi muri alti e imponenti che ti sei costruito stai svanendo poco a poco.

Semplicemente, pensieri.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora