Semplicemente, pensieri.

Ventottesimo testo

Vi starete chiedendo com'è finita questa storia che sembrava una di quelle dei film.
Lui diceva di amarmi davvero ed io ci ho anche creduto per molto più di un attimo. Sono stata felice in quella enorme bugia che poi, poco dopo, mi ha provocato un ancor più grande delusione, ancor più difficile da sopportare della menzogna stessa. Cosa mi dicesti quella sera qualche ora dopo avermi detto che mi amavi alla follia?

<<Avrei voluto avere
Più tempo
Per capirti
E capirci,
Per conoscerti bene
E sapermi comportare
Bene con te.

Avrei voluto
Incontrarti
In un altro momento
Così che l'avrei ricordato
Come momento più
Bello della mia vita.>>

Il tempo non ci è mai mancato, sai. Tu non avevi alcun problema con me. Sono sempre stata pronta a perdonarti perché sai che è un mio punto debole. Appunto per questo hai deciso di usarlo contro di me. Non sono rimasta in silenzio questa volta davanti a questa scena pietosa.

<<Invece sei arrivato
Veloce e all'improvviso
Nell'attimo più sbagliato,
Nel periodo più
Complicato e con
Persone troppo diverse
Da me e da te.

Saresti dovuto arrivare
Con calma
Avresti saputo
Anche
Prendermi il cuore
Se solo fossi
Comparso
Dopo e non adesso.>>

Il cuore. Il mio cuore. Non dico che non sei riuscito a portarmelo via, anzi, una parte è ancora dentro di te anche se tu non lo sai, ma è stato tutto fatto nel modo più sbagliato possibile. Il cuore dovevamo condividerlo, invece te ne sei pienamente impossessato ed io, debole com'ero, sono rimasta ancor più triste e solitaria di prima.

Adesso tu vivi con un pezzo in più, un pezzo che non sai di avere, ma quello che magari ti rende ancora una bella persona agli occhi degli altri.

Che tu lo accetti o meno, io sono riuscita a far emergere, sebbene per pochi istanti, una delle parti più belle di te, ma che non hai deciso di spezzare e dividere con me.