Quarantottesimo testo.

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E alla fine entro sempre da quella porta che si chiude a chiave dietro i miei passi.
Ci sono però certe cose che stanno cambiando lo stesso.

Sono sempre stata troppo buona con le persone che non si meritavano nulla e adesso voglio cercare di dare agli altri ciò che si meritano davvero.

Ho imparato,
Sto imparando
Che a dare tanto
A persone
Che sanno solo
Ricevere
Non si va
Da nessuna parte.

Ad amare
Persone che
Non ricambiano
In egual modo,
O addirittura
Non gliene importa
Miseramente,
Stai solo male tu.

Non ne vale la pena
Soffrire ancora e
Sempre per
Le stesse persone che
Per la milionesima volta
Ti dimostrano che
Non gli tocchi
Nemmeno un po'
Il cuore.

Non serve,
Non serve proprio
Ed io ne sono
Pienamente
Consapevole,
Eppure non riesco
A smettere di
Guardarti con
Gli stessi occhi
Degli anni passati.

E sai perché? Se si tratta degli altri, se si tratta di dare una lezione a chi non ha mai capito niente di te e del rispetto, mi riesce quasi semplice ignorare e basta.

Ma quando si tratta di te, se un giorno ti vedessi triste, correrei da te a prescindere da tutto per starti accanto. Perché già ti ho detto che ormai dipende tutto dalla tua felicità.

Se un giorno venissi a sapere che sei triste, mi sentirei un po' mancare anche io. Perché ciò che senti tu lo sento io, siamo legati, cioè io sono legata a te e ti sento sempre dentro, avverto sempre uno strano presentimento quando ti succede qualcosa perché qualcosa di te appartiene a me da ormai tanto tempo.

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