Cinquantaseiesimo testo.

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È passato un po' di tempo, non ti penso più la mattina e sono un po' più felice del solito. Hai capito di aver sbagliato e poi sei tornato da me, ma ho dovuto darti una porta chiusa. Da quel momento ho amato me stessa, ho portato rispetto per la mia persona e di colpo il mio cuore è tornato come prima. Il mio cervello ha iniziato a funzionare di nuovo e ho sentito la fierezza attraversarmi il corpo.

Questa volta sto bene, mi sono sentita realizzata. Ho fatto la cosa giusta. D'altronde so che non ci rimarrai male perché sei ritornato per solitudine, non per amore.

La verità è che non ho più bisogno di te, cioè voglio dire, in verità non ne ho avuto mai bisogno perché oggi ho capito che riesco ad essere dannatamente felice, forse anche più di prima, anche senza di te.

Perché non ho bisogno di essere completata da te che non hai i pezzi per completarmi. Sono solo pezzi falsi e adesso non mi servono.

Non ho bisogno di nessuno, adesso saranno gli altri ad avere bisogno di me. Non dipendo più dalle scelte di qualcuno, dal sorriso di qualcuno soprattutto.

Adesso tutto gira intorno a ciò che voglio, attorno alla mia vita. Tu non ci sei più.

Non voglio dire che non mi mancherai perché quando ti vedo mi fai ancora un certo effetto, ma non sei più la ragione delle mie lacrime dato che non piango più per nessuno se non per me stessa. Non sei più il motivo per cui mi rinchiudo in casa senza uscire.

Sei però l'unica ragione per cui adesso sono così, forte e viva. E per questo devo solo ringraziarti. Grazie per essere andato via.

Perché la cosa bella sai qual'è? È che non avevo capito che bastava perdere te per ritrovare me stessa. E non avrei potuto fare scelta migliore.

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