Trentunesimo testo.

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È notte
E ti sento
Picchiare
Forte, tanto forte
Nel mio cervello.

Neanche oggi la pioggia ha mandato via qualcosa dalla mia anima, qualche tuo ricordo, i segni delle tue dita sui miei polsi e quelli delle tue labbra sul mio cuore. La mia intelligenza e la mia razionalità continuano ad avere la segreteria telefonica e io ho lasciato già parecchi messaggi ancora non ascoltati.

Rovistando tra le mie cose nell'armadio per cercare qualcosa di caldo da indossare ho ritrovato la tua vecchia felpa che sa ancora di te. L'ho indossata e mi va ancora bene come una volta. Riesce ancora a coprire le mie cicatrici che mi ricordano le mille delusioni, alla quale oggi si è aggiunta anche la tua. Riescono a nascondere le mie imperfezioni che continuo ad odiare davanti allo specchio.

Voglio dormire
Lasciami stare.

Ti fai spazio
Ancora
Dentro la mia stanza.

Dovresti lasciarmi stare,
Non voglio ascoltarti
Non ti sopporto.

Lasciami in pace,
I tuoi mostri
Non voglio più
Ascoltarli,
Non mi riguardano più.

Ti sento
Ancora
Mi stai facendo male
E sto per piangere.

Le lacrime scendono molto velocemente e sono anche molto calde, bruciano. Sento ancora l'enorme peso della tua mancanza appesantirsi sempre di più sulle mie guance. Chiudo gli occhi molto forte per cercare di bloccarle, ma scendono sempre più forti di prima. Spero che con loro vada via anche questa tristezza che non sopporto più.

Smettila di invadere
Il mio cervello,
Non toccare il mio cuore.

Vai via,
Lasciami in pace.

Brutti pensieri,
Solo cattivi pensieri
Quelli che ho di te.

Perché
Anche quando
Non ci sei
Mi devi
Far star male?

Ti prego
Vattene,
Esci dalla mia testa
Esci dal mio cuore,
Io la notte
Voglio dormire.

Voglio dormire
Ma non col tuo pensiero
Dentro di me.

Mi giro sul fianco e con le tue parole in ripetizione casuale nel mio cervello ancora irraggiungibile mi addormento.

Semplicemente, pensieri.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora