Semplicemente, pensieri.

Quarantatreesimo testo.

Assegno per casa: scrivi un testo riguardante uno degli incontri più significativi della tua vita. Ne ho avuti tanti.

Di solito, quando scrivo, mi aiuto con le cartoline e le foto di tempi addietro. Prendo la mia scatola dei ricordi e rovistando ne trovo una molto particolare. Ricordo quel giorno. Era il nostro primo giorno assieme, fu la nostra prima foto.

Non volevi fare una di quelle semplici foto comuni a tutti, per questo abbiamo deciso di fare le nostre smorfie più strane per iniziare a conoscere il lato più esuberante che teniamo spesso nascosto.

Guardo prima il tuo volto che, anche con quella smorfia così stupida, riusciva ad essere lo stesso quello più bello di tutti. Poi il mio. Non mi soffermo tanto sulle occhiaie evidenti che avevo quel giorno perché soffrivo di insonnia o sul brufolo gigante sulla fronte, ma sulla mia felicità

Lì si che ero davvero felice e chiunque poteva vederlo. Quella foto dava a vedere solo i dettagli più felici della nostra prima avventura assieme.

Del nostro primo incontro
Ho tralasciato
I dettagli più tristi
E li ho fatti marcire
In una scatola nel ripostiglio
Al buio pronti
Per essere dimenticati
Come tutte le cose
Di misera importanza.

Seduti sul divano mi dicesti <<Sceglilo tu il film. Mi va bene tutto>>

Di quella sera
L'unica cosa che ricorderò
E conserverò bene
Per tutta la notte,
E anche domani,
Sarà solo l'incrocio
Perfetto e coinciso
Tra i miei occhi e i tuoi.

Quella scarica
Di energia positiva
Che ha creato
Il vortice fra noi
In cui siamo stati
Risucchiati insieme
E portati via lontano
Dove vivono i bei ricordi
Che non possono tornare.

Poso la foto accanto al mio foglio bianco e inizio a fantasticare su quali aggettivi userò questa volte per descrivere la mia allegria un tempo. Inizio a scrivere e poi cancello, scrivo e cancello ancora. Nessuna parola sarà mai adatta a raccontare le vere emozioni.

Poi tutti noi siamo abituati a tralasciare qualsiasi dettaglio triste per raccontare eventualmente solo il succo della situazione. Ma la verità è che tu già sapevi come sarebbe andata a finire. E anche io.