Semplicemente, pensieri.

Ventiseiesimo testo

Promettimi
Che verrai a cercarmi
Quando io
Non lo farò più,
Che mi cercherai
Finché non mi troverai
Consapevole
Anche del fatto
Che riceverai una porta
Chiusa in faccia.

Mi ritrovo a leggere le nostre ultime conversazioni, giusto per provocarmi un'altra dose di dolore come quella che mi affligge quando ascolto la musica dei ricordi. Mi ricordo come se fosse ieri quel giorno tanto grigio, quanto pieno di sole.
Cosa mi diresti adesso se io ti rileggessi le promesse di un tempo? "Le promesse sono fatte per non essere mantenute." Nonostante ciò però ricorda che mi hai promesso..

Che mi chiamerai
Quando non mi sentirai
Più al telefono
Quando non mi farò
Più vedere per strada.

Che mi penserai
Se non si sentirà più
Il mio nome in bocca
Alle persone,
Che penserai a me
Quando giocherai a carte
Perché ti piaceva tanto
Giocarci con me.

Che chiederai di me
Alla mia famiglia o
Ai miei amici
Più stretti
Perché sarai in
Pensiero per me.

Che sorriderai
Quando vedrai
Qualcuna che
Mi somiglia
Nei modi,
Nei gesti,
Nelle frasi.

Che leggendo
I miei testi
E i miei libri
Sorriderai
E ti accorgerai
Che parlo sempre,
Sempre di te.

Spengo il cellulare e guardo il soffitto pensando e ripensando a come ho fatto ad arrivare fin qui. Mai avrei immaginato di soffrire così tanto per chi mi ha fatto stare così bene. Mi alzo dal letto con i passi ancor più pesanti di prima e con una canzone triste, quella tua canzone preferita la quale dicevi che ti faceva ricordare di me, alcune lacrime con dentro le immagini di me e te assieme prevalgono sul mio falso sorriso pomeridiano per sconfiggere i demoni almeno per finta.

Quando sento squillare il mio cellulare spero sempre di trovare ancora una volta, almeno per l'ultima volta, il tuo nome sul display. E la dose di malinconia che mi provoca trovare quello di qualcun altro mi manda ancora più scariche di veleno, quel veleno che bevo ormai da quando tu non ci sei più, quel veleno che dovrebbe riempirmi ma non fa altro che provocarmi solitudine.