Quarantanovesimo testo.

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Hai presente quando tu svegli la mattina e ti rendi conto di essere sempre la stessa nonostante i tuoi sforzi per cambiare? Ti senti bloccata, chiusa in una bolla e vorresti tanto uscire allo scoperto, vorresti cambiare aria, ma hai paura di non riuscirci più ormai? Quella sensazione come si chiama di preciso?

Ho davvero paura,
Paura di te e
Di quello che sei per me.

Ho paura di non di
Dimenticarmi di te,
Ma allo stesso tempo
Ho paura di non riuscirci mai.

Perché il pensiero che un giorno
Ciò che c'è fra me e te
Svanisca del tutto
Non mi fa stare bene,
Anche se tra noi non c'è niente..
O forse si.

Un'energia positiva
Assieme ad un'altra negativa
Che ci danno una scarica elettrica
Che mi porta a starti vicino
Come se fossi una calamita.

Quest'energia mi fa male,
Male da morire, ma
Il solo pensiero che un giorno
Potrei non provarla più,
Soprattutto da te,
Mi fa tramare forte il corpo.

Perché c'è il mio lato razionale
Che vuole lasciarti andare via,
Anzi, lasciare andare via il
Pensiero che ho di te,
Ma l'altra invece, quella irrazionale,
Vuole stare con te
In qualsiasi modo.

E le due, combinate assieme,
Non mi daranno mai
La possibilità
Di poter essere felice con o senza di te.

Quando fai il resoconto della tua situazione attuale e ti rendi conto di non essere cambiata neanche di una virgola, lì ti senti ancora peggio di prima. Vorresti cominciare da capo e poter non ripetere gli stessi errori, ma ti limiti ad alzarti dal letto e ad affrontare la giornata così come hai fatto ieri.

Come li chiami questo invece: vivere o sopravvivere?

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