Ventitreesimo testo.

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Hai l'inverno dentro nonostante il sole che brilla per gli altri e i ricordi, invece di aiutarti, continuano a farti stare peggio. Questa mattina a scuola abbiamo parlato della cruciale differenza che c'è tra "piacere" e "amare" e, ad ogni aggettivo attribuito a quest'ultima, mi rendevo sempre più conto di quanto il mio sentimento per te è forte.

La cosa che sempre mi fa imbestialire è quando le persone più grandi d'età dicono che noi ragazzi non sappiamo cos'è l'amore. Forse noi siamo in grado di amare più di loro. Quando parlavano d'amore oggi, i ricordi mi hanno trafitto la mente e ho ricordato tante di quelle cose belle che quasi mi veniva da piangere.

Quando sono con te
Il mondo si spegne,
Le urla degli altri
Diventano piccoli
Sospiri nascosti
Dal nulla
E tutto quello che
Ci circonda
Si mimetizza
Nel buio della notte.

Il vento
Smette di sospirare
E non si sentono più
Le parole del mondo.

L'unico suono
Che riesco a sentire
È il battito del mio cuore
In sintonia con il tuo
Come se fosse
Una cosa sola,
Come se fossimo
Una sola anima,
Come se ci fosse
Un meccanismo
Ad incastro perfetto
Tra me e te.

Quei due suoni che erano così precisi e fatti l'uno per l'altro, c'era una sintonia così speciale che ho addirittura pensato fosse quella giusta, ma ho dovuto rincredermi. Quel lontano presente assieme a te mi ha dato tutte le certezze di cui avevo bisogno allora, ma allo stesso tempo ha distrutto quelle che mi mancano in questo preciso istante e le ha buttate via in un luogo impossibile da raggiungere: il tuo cuore.
Mi hai chiusa fuori per fare spazio ad un'altra che a malapena sapeva di cosa avevi realmente bisogno.

A volte mi viene da pensare a come sarebbe stato, come saresti stato tu se adesso fossimo ancora qualcosa assieme. È così brutto pensare di essere diventati un piccolo puntino nero su un foglio bianco o semplicemente uno dei tanti tulipani in un comune giardino. Tutti uguali. Nessuno può mai rendersi conto di un tulipano in particolare, anche se magari è il più bello di tutti.

E mi fa ancor più male pensare che a te non interessa niente perché hai trovato già un'altra persona che ti riempie quel quaderno stracciato che hai al posto del cuore. Quel quaderno stracciato da me. Ho portato via quei fogli e ti ho reso più vuoto di quanto potessi immaginare, ma a quanto pare riesci a vivere anche quando ti manca una parte di te perché forse per te non è essenziale, non è abbastanza.

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