Semplicemente, pensieri.

Diciannovesimo testo.

E non mi dimenticherò
Mai di te
Di come mi hai fatta sentire
Protetta
Mi hai fatto stare bene
Nello stesso lasso di tempo
In cui mi hai fatto stare
Tanto male.

Non saprei dirti adesso se sono più le volte in cui mi hai fatto soffrire, o quelle in cui sono stata bene con te e mi sono ricreduta. Non so dirti davvero, non riesco a paragonarti né ad una bella né ad una brutta persona. So per certo però che, se non voglio proprio dimenticarti, è perché qualcosa di buono me lo hai lasciato o forse solo perché sono una testa calda io.

Non potrò mai
Dimenticare
Ciò che provavo
Quando ti vedevo
E non era amore,
Parola grande per noi,
Era qualcosa
E quel qualcosa mi piaceva,
Mi attraeva,
Eri come una calamita per me

La mia calamita,
La mia calamità.

Non riuscirò
Così facilmente
A lasciare andare
I ricordi che abbiamo
Insieme
Di quanto io ci tenga a te
Che sei così speciale
Per me
E non riesco a dimostrarlo.

È vero. Ci provo in ogni modo a farti capire che senza di te tutto ciò non avrebbe senso, che se non ti avessi conosciuto non avrei nemmeno scoperto questa mia passione per la scrittura o a questo punto non starei nemmeno scrivendo queste cose. Tu invece non mi dimostri nulla non perché non sai come farlo, ma perché tra di noi per te non c'è esattamente niente.

Da quando ti ho conosciuto
Ho capito com'eri
Mi sei entrato nel cuore
E non ti capisco quasi mai
E mi fa impazzire
Ma io amo impazzire
Amo tutto quello
Che mi prende così tanto.

E ci sbatto la testa,
Tante ma tante volte
Per cercare di capire
Dove sbaglio
E che poi alla fine
Sono solo paranoie
Questo è vero
Perché si
Quando si tratta di te
Anche una virgola fuori luogo
Mi fa stare male.

Perché non vorrei mai
Perderti
Anche quando
Tra un po'
Ci perderemo di vista
E magari non ci ricorderemo più
I nostri sguardi,
I nostri discorsi
Io mi dimenticherò, pian piano
Tu mi dimenticherai
Forse subito
Forse ci metterai tempo.

Poi comincerà
Tutto da capo
Perché noi
Che non siamo niente
Che siamo perfetti
Sconosciuti
Ma riusciamo ad essere
Persone che si conoscono
Da una vita quando siamo
Insieme.

A volte è bello essere perfetti sconosciuti pur conoscendoci da una vita. È quasi entusiasmante scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo dell'altro pensando invece di sapere tutto. E quindi ricredersi ancora una volta. Dall'altra parte invece la vedo anche come una sconfitta, ovvero non riuscire a capirsi pur stando assieme.

E ci capiamo
Ci basta una parola
Per comprenderci
Un solo sguardo
E tutto va bene.

Peccato che però poi quegli sguardi diventano ancora più fonte di un'incomprensione vera e propria facendoci fraintendere ancora di più.

Perché siamo così
Imperfetti
Da essere straordinari.

E non siamo mai stati niente
Ma quel niente
Era così pieno
Così forte e profondo
Che non riesco a scacciarlo via
Non dimenticherò
Facilmente.

Sei tu
Sono io
Siamo noi
Che non ci completiamo
Perché non ci conosciamo
Anche se mi sembra
Di conoscerti da sempre.