Prologo

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"Ormai hai compiuto trentadue anni, Camila, perché mai sei ancora single?"

"Vogliamo dei nipotini, Karla...Noi stiamo invecchiando, vorremmo vederti felice e con una bella famiglia".

"È un errore che abbiamo commesso noi? É colpa nostra?"

Queste e altre frasi, ormai, mi frullavano per la testa. Tutte parole dei miei genitori, tutte parole che ad un certo punto, avevano iniziato ad avere un certo effetto su di me.
Avevo compiuto i trentadue anni nemmeno due settimane fa-ovvero il tre marzo-, e loro avevano ritenuto necessario ricordarmi che volevano dei nipotini, volevano vedermi con un uomo e mettere su famiglia.

So a cosa state pensando...Non ero timida e durante il corso della mia vita, avevo scoperto quello che c'era da scoprire sul sesso.
Non mi ritenevo bruttina, ma nemmeno una top model. Alcune ragazze sono così insicure riguardo i loro corpi, e quindi, non me ne starò qui a dire che sono troppo magra, ho il seno troppo piccolo e il sedere sproporzionato per la mia statura minuta. (A proposito, se una di quelle ragazze insicure dovesse leggere, sappi che sei bellissima e sta' pur certa che qualcuno è lì fuori pronto ad amarti. Tuttavia, tesoro, sappi che prima devi saperti amare tu. Non puoi pretendere che gli altri ti amino, se non sei in grado di farlo tu per prima)
Però, voglio lamentarmi un po' dei capelli. Non sono lisci, ma tantomeno ricci, diciamo che sono mossi e diventano impossibili da gestire. Se uso la piastra, somiglio un tantino a Samara di The Ring- con l'unica differenza che i miei capelli sono castani, non scuri come i suoi- e se, invece, uso l'arricciacapelli, viene fuori una matassa riccia ed indomabile. Alla fine, quindi, opto sempre per tenerli legati. Se potessi, cambierei solo i capelli.

Come stavo dicendo, durante la mia vita, avevo avuto modo di conoscere il sesso e anche gli uomini.
Erano tutti uguali. Tutti volevano solo portarti a letto e gettarti via il giorno dopo, come se tu fossi una bambola. Nessuno sembrava voler mettere su famiglia, e se trovavi un uomo simpatico che accennava a dei bambini, era sposato.
Mi ero stancata di cercare ed uscire uomini che mi avrebbero deluso, quindi avevo deciso di aspettare a mio rischio e pericolo. Ero giunta a trentadue anni e attendevo ancora.

<<Dio, Shawn...sta diventando una tortura>>, mormorai, gettandomi sul suo letto.
Shawn era il mio migliore amico dai tempi del liceo. Era canadese, quindi aveva un accento davvero carino quando parlava.
I suoi capelli erano castani, e durante il corso degli anni, li aveva lasciati crescere e avevano preso una piega riccia. Amava i suoi capelli così tanto, che perdeva più tempo lui a sistemarseli, che io.
Aveva un sorriso da bambino e un paio di occhi castani che ispiravano dolcezza, sicurezza e senso di responsabilità.

<<Credi che non lo sappia, Mila?>>, chiese.
Lui era più piccolo di me di un anno, ma ciò non significava che i suoi genitori non la pensassero come i miei. Dicevano che doveva sposarsi, incontrare una ragazza per bene e mettere su famiglia. Volevano dei nipotini, e facevano leva sul fatto che stessero invecchiando. In momenti come questo, desideravo avere un fratello o una sorella. Sicuramente, non si sarebbero accaniti così tanto su di me, o Shawn.

<<Tu e Morgan siete stati insieme per tre anni, Shawnie...io non vedo un uomo da quando...quand'è che Obama ha perso la carica da presidente? Ecco, prendi quella data e toglici altri quattro anni>>, dissi. Lui ridacchiò.
Shawn era gay, ma i suoi genitori non lo sapevano. Erano molto religiosi e se l'avessero saputo, sicuramente avrebbero dato di matto. Certo, la situazione per gli omosessuali era cambiata totalmente, però per due uomini o due donne era difficile adottare un bambino. I Mendes sarebbero impazziti se avessero saputo che la loro unica speranza di avere nipoti, era andata in frantumi a causa dell'orientamento sessuale di Shawn.
Quindi, da quando aveva avuto la conferma di essere gay, aveva saputo che avrebbe dovuto nasconderlo. Usciva di tanto in tanto con dei ragazzi e diceva sempre ai genitori che usciva con degli amici, oppure solo con me. Tranne me ed un altro paio di amiche, non aveva mai portato in casa altre donne. E quando gli chiedevano della sua ragazza, lui diceva sempre che non era un qualcosa di serio. Tuttavia, i suoi genitori iniziavano sempre a fare più pressioni e i suoi fidanzati volevano che lui li presentasse alla sua famiglia. Nel peggiore dei casi, loro lo lasciavano perché lui aveva paura. Morgan era stato uno di quelli.

<<I miei sono totalmente contrari a queste cose, okay? Mi darebbero fuoco se lo sapessero>>, disse, alzando gli occhi al cielo. Si stese, posando la testa sulle mie gambe. Iniziai ad accarezzargli i ricci, lui quindi chiuse gli occhi e sospirò. Che schifo di vite che avevamo...

<<Shawn, io...>>, sua madre si interruppe, appena ci vide dopo aver aperto la porta. Ci sorrise dolcemente, i suoi occhi presero a brillare come se avesse capito qualcosa che sfuggiva a tutti quanti noi.
Viveva ancora con i suoi, anche se aveva un appartamento che sarebbe diventato suo...appena sposato. Suo nonno gliel'aveva lasciato in eredità, ma sua madre si era rifiutata di darglielo finché non avesse messo su famiglia. In quel periodo Shawn era minorenne, quindi non potette fare nulla. Adesso, diceva che se i suoi non lo avrebbero mai accettato, il minimo che poteva fare era rompere loro le scatole vivendo ancora insieme ai suoi.

<<Ciao, Camila. Non sapevo ci fossi anche tu>>, disse.

<<Ciao, Karen>>, risposi, sorridendo in maniera pigra. La conoscevo da così tanti anni. Era quasi come una seconda madre per me, e avevamo superato la fase di chiamarla "signora" parecchio tempo fa.

<<Shawn, volevo dirti che io e tuo padre andiamo a cena con i Fitzgerald. Ti va di venire?>>, chiese, addolcendo visibilmente il tono di voce.

<<Noo!>>, grugnì, nascondendo il volto contro il mio stomaco. Ridacchiai, pizzicandogli il braccio.

<<Non fare il bambino!>>, lo rimproverai scherzosamente.

<<Mila, c'è una donna brutta e cattiva con cui vogliono farmi mettere insieme!>>, borbottò. Oh, capivo il problema. Di fatti, Shawn era un ragazzo solare e socievole, quindi mi aveva un po' stupito sentire che non voleva uscire. Adesso, però, era tutto perfettamente chiaro. Anche i miei genitori avevano provato a farmi conoscere dei figli dei loro amici, ed io avevo iniziato ad evitare ogni singola cena che organizzavano.

<<Puoi restare qui, con Camila>>, disse sua madre, alzando gli occhi al cielo per la teatralità del figlio.

<<Grazie mille, Karen. Non avevo proprio voglia di tornare a casa>>, dissi, ringraziando la donna con un sorriso dolce.

<<Cucini tu, tesoro. Sai che Shawn non è in grado di prepararsi nemmeno un panino>>, disse, facendomi l'occhiolino. Ridacchiai, osservando Shawn che borbottava parole incomprensibili.

<<Mi prenderò cura di Shawnie boy>>, la rassicurai.

<<Oh, tesoro, non potresti dirmi parole migliori...E, quando siete pronti, ci presenteremo alla tua famiglia>>, disse, uscendo dalla stanza senza darmi nemmeno il tempo di fare domande.

<<Ma già ci conosciamo...>>, mormorai, mentre Shawn scattava improvvisamente in piedi. Si passò una mano tra i ricci disordinati, sbottando qualcosa.

<<Merda, Mila...crede che stiamo insieme!>>, disse lui, alzando gli occhi al cielo.

<<Eh?>>, esclamai, utilizzando una voce acuta che non sapevo di possedere.

<<Sì, insomma...passiamo tanto tempo insieme, e lei ha iniziato a mandarmi delle frecciatine ma io non capivo...Però quello sguardo...merda...quello sguardo significa che crede che usciamo insieme>>, disse, girando nervosamente per la stanza.

<<Basta dirle la verità, no?>>, dissi io, cercando di calmare il battito accelerato del mio cuore. Karen era una donna intelligente, avrebbe capito subito che tra di noi non c'era niente.

<<Aspetta>>, disse, fermandosi. Alzò lo sguardo, incontrando i miei occhi. <<e se invece non smentissimo?>>.

Così, ebbe inizio tutto.

CAST

Camila Cabello as Herself

Shawn Mendes as Himself

Lauren Jauregui as Herself

Dinah Jane as Herself

Normani Kordei as Herself

Ally Brooke as Herself

Beautiful Angel(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora