Capitolo 12

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Shawn era stupito quanto me quando gli raccontai di Lauren, però si riprese subito, dicendomi che si sarebbe preso lui cura di Lily al momento giusto.
Dovevo ammettere di essere preoccupata: di cosa voleva parlare? Voleva spiegarmi la fede introno al suo dito, come se ci fosse bisogno di una spiegazione per essersi sposata e poi, voleva che anche io le dicessi qualcosa. L'aveva fatto intendere, e non potevo non essere agitata, perché non avevo la più pallida idea di cosa volesse che le dicessi. Forse, aveva dei dubbi su Lily? Forse, invece di portarmi a cena, mi avrebbe portata in un tribunale, perché per due anni le avevo impedito di vedere la figlia. O peggio ancora, mi avrebbe fatta arrestare. Non sapevo per cosa, però immaginavo che Lauren ci sarebbe riuscita a farlo anche per un motivo stupido, come la caramella che rubai quando avevo sei anni.

Dinah e Normani vennero a mangiare nella nostra camera quella sera, tenendoci compagnia per tutto il tempo. Lily giocava con un cavallo e una principessa che Dinah le aveva regalato quel pomeriggio stesso, e mia figlia si divertiva a imitare il nitrito del cavallo e dare voce ai pensieri della "pinshessha", come la chiamava lei. 
Adoravo Lily per questo: anche se le regalavi una cosa piccola e comune, lei la guardava e la trattava come se fosse unica e speciale. Fortunato il ragazzo che conquisterà il suo cuore alla fine, devo ammettere. Oddio, rabbrividivo al solo pensiero di un ragazzo che le girava intorno. Shawn era della stessa idea...non volevamo pensare che qualcuno arrivasse e la ferisse, o peggio ancora, che la portasse via.

<<Allora, come vanno i preparativi?>>, chiese Shawn, guardando le due future spose. Normani aveva un braccio poggiato sulle spalle di Dinah in maniera casuale, come se lo facesse senza nemmeno rendersene conto. Alla mia amica sembrava piacere, perché giocherellava con le dita della sua mano, toccando l'anello di fidanzamento che entrambe portavano. Anche se era stata Dinah a fare la proposta, si era scoperto che Normani ne aveva comprato uno per fare la proposta a Dinah. Alla fine, quindi, entrambe avevano l'anello che si erano regalate. Erano bellissime insieme, perché si vedeva che si amavano per davvero. E dopotutto quello che aveva passato la bionda, non potevo che essere felice per lei. Finalmente, aveva conosciuto qualcuno che l'amasse per davvero, e che non fosse solo interessato ai suoi soldi o al cognome della sua famiglia. Dinah se lo meritava più di chiunque altro. Meritava tutto quello che c'era di buono nella vita.

<<Abbiamo un mese davanti a noi, però ogni volta che provo a farglielo presente, si lamenta dicendo che è pochissimo tempo. Quando provo ad aiutarla, dice che faccio solo guai, quindi...direi bene>>, mormorò Normani, sorridendo. Dinah arrossì, mostrandole un sorriso di scuse.

<<Sono agitata. Voglio che sia tutto perfetto, che vada tutto bene. E un mese mi sembra davvero pochissimo tempo per fare tutto. Camila e Lily non hanno ancora il vestito, Troye sta avendo dei problemi con i fiori, perché quelli che volevo io, fioriscono raramente in questo periodo dell'anno. L'unica cosa su cui non abbiamo problemi è Lauren: quella donna è una santa! Suona il pianoforte e si è offerta di suonare per noi...>>. Dinah continuò a parlare, però Shawn ed io avevamo smesso di ascoltare. Se io immaginavo una Lauren con un meraviglioso vestito mentre suonava il piano, lui doveva star immaginando Troye che saltellava allegro in un prato fiorito. O meglio, loro due che limonavano tra i fiori, come in Imagine me and you.

<<Non preoccuparti, Dinah. Andrà tutto bene, fidati. Nessuno di noi dubita delle tue capacità organizzative>>, disse Shawn, sorridendole in maniera affettuosa.

<<Già. Normani è innamorata follemente di te, sicuramente non le importerà se i fiori sono bianchi o rosa. L'importante è che le portino te all'altare>>, la rassicurai io, facendole un occhiolino e portando la mia mano sulla sua. 

<<Hanno ragione>>, disse Normani, lasciandole un bacio tra i capelli. Erano davvero tenere insieme.

<<Lo so, però sapete che voglio un matrimonio perfetto...Domani facciamo altro shopping, solo io e te, questa volta. Non torniamo a casa, finché non troviamo un vestito>>, disse, puntandomi un dito contro. Mi lamentai, guardandola con gli occhi spalancati. I piedi mi stavano uccidendo, non volevo camminare di nuovo, bensì morire sul letto e lamentarmi come se non ci fosse un domani. 

Beautiful Angel(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora